domenica 15 giugno 2014

Isyleaks - I segreti di Isylea

Salve, cospiratori della rete. Io sono Suinollopa, il maiale atomico.
Nessuna parola stavolta. Poco tempo, mi cercano. Scrivo da un internet point a Ouagadougou, cirondato da nubi spesse e risate roche. Devo già fuggire.
Ecco il filmato dell'ultimo raduno dello staff di Isylea. Giudicate voi.



giovedì 6 marzo 2014

10 cose che non sapevate su Isylea



Il blog risorge dalle ceneri come Rimher dopo un Ban! non vi aspettate aggiornamenti giornalieri, cari ragazzi, ma il Grande Inquisitore è tornato, siate buoni con lui.

1- L'idea del gioco venne ad Athulea quando, alla fine del liceo, era ancora indeciso se intraprendere la carriera informatica oppure quella di maestro. In origine infatti il gioco doveva chiamarsi Asylea ed era concepito per riunire su una piattaforma online un gruppo di bambini difficili allo scopo di fargli sfogare in modo innocuo tutte le loro pulsioni distruttive ed infantili. Alla fine Athulea optò per la carriera informatica, ma, a parte il cambio di nome, il progetto rimase esattamente quello.

2- A proposito di Athulea, la leggenda racconta che oggi si dedica molto poco al gioco a causa dei suoi impegni nella vita reale (lavoro e famiglia). La verità è molto più inquietante: si è unito ad un comico genovese per fondare un movimento politico.

3- Nelle intenzioni degli admin le razze giocabili dovevano essere solo quella umana, quella nanica, quella dryma e quella orchesca. Si decisero ad implementare la razza elfica ed a relegarla in un luogo completamente inaccessibile e separato da tutti gli altri soltanto quando seppero che il player di Velarin aveva intenzione di iscriversi al gioco.

4- Contrariamente a quanto credono i player, non esistono su Isylea MOB invincibili. Per ognuno di loro è stato architettato un modo preciso con il quale anche l'ultimo vasaio può vincere. Ad esempio, esiste un modo per sconfiggere il mob Kormyon senza colpo ferire. Basta dirgli in linguaggio infernale "Ehy guarda dietro di te, una scimmia a tre teste!"

5- Molti player lamentano lo scarso numero di staffer in Isylea, chiedendoci a più riprese di assumerne qualcuno nuovo. Beh, cari player, sentite questa: negli ultimi 5 anni abbiamo avuto un quester che, resosi conto che la sua promozione non ha significato scoprire tutti i segreti segretissimi del gioco, ha rapito pg per costringerli a rivelargli le formule magiche; quattro o cinque quester che, resisi conto che i quester non vanno a letto ogni sera con 4 o 5 playeri diversi contemporaneamente, hanno capito che da pg si bomba di più e sono tornati indietro. Voi non ci andreste un pochino più prudenti?

6- A proposito di ex-master, ancora ci si chiede cosa sia successo di tanto terribile da spingere Shadya a diventare il Dottor Destino. Forse che Seavel l'ha spinto in una vasca di acido deformando il suo volto in una pallida maschera ghignante? Magari Dingwath ha ucciso i suoi genitori all'uscita di un cinema? Niente di tutto questo. Shadya mollò perchè fu bocciata una sua semplicissima proposta. Quale fu la proposta dello scandalo? Provate ad indovinare.

7- Ma come vengono decisi i BAN? In onore alla vocazione meritocratica dello staff, ogni volta riuniamo una commissione di grandi esperti in materia. Si tratta di un'occupazione a tempo pieno, con tutte le segnalazioni che arrivano; ecco perchè abbiamo fatto finta di bannare a vita Vavilov, Gromsh e Mokzod, così che i player non si chiedessero come mai non loggano più.

8- Ma come si svolge una tipica serata dello staff su client? Quali eccitanti avventure, quanti impressionanti brainsotrming di epiche idee devono affrontare tutti insieme? Di solito, il primo a loggare è Xerion, che si dedica a due o tre animazioni. Dopo circa 30 minuti entra Dingwath che controlla bestemmiando a che punto sia la quest dello Zigurrath. Seavel intanto ripara i bug della meccanica dello scaccolamento, che sul forum proposte ha già raccolto 350 interventi inferociti. A questo punto arriva Apollonius, il quale butta lì un'idea  nascondendo poi la mano e lamentandosi che nessuno passi 15 ore giornaliere sul client per realizzarle. Infine arriva Drao, che invita immediatamente tutti ad una sessione di League of Legends. E la serata è finita.

9- Pochissimi player si sono accorti della quest più lunga della storia di Isylea, che ha impegnato lo staff per otto mesi di febbrile lavoro. Quando finalmente qualcuno troverà il pesciolino d'oro che realizza i desideri ne vedremo delle belle!

10- L'ultimo segreto di Isylea riguarda la domanda che tutti i player si pongono da almeno due anni. "Ma quando cazzo entra in vigore il nuovo regolamento attacchi?" Beh, sappiate che proprio ieri sera siamo giunti ad un passettino dalla fine. Ci manca quel piccolissimo pezzetto e potremo dire che è finito! Ma poi logga Drao. E la serata è finita.

Nei commenti: quale fu la proposta di Shadya? Un no-prize a chi indovina!

lunedì 24 settembre 2012

ApoGeo: perchè le zanzare sono il demonio

Partiamo da un presupposto:
le zanzare sono la prova della non esistenza di un Dio benevolo nei confronti dell'uomo.
Le zanzare sono degli animali inutilmente sadici ed i nemici naturali dell'uomo. Ragionateci sopra.
Metti pure che esista un qualche motivo per cui questa bestia debba succhiarti il sangue: perchè deve lasciarti il pizzico? A che serve il pizzico di zanzara? Serve solo a romperti i coglioni. Lei è soddisfatta, s'è presa il sangue, che se me lo chiedesse glielo darei: figurati, ne ho tanto. Ma no, lei senza alcuna motivazione deve lasciarti il pizzico!
E perchè devono pizzicarti soprattutto di notte, quando cerchi di dormire dopo una giornata al lavoro? Vieni di giorno. Diamoci un appuntamento, io sono un tipo disponibile. Nel pomeriggio, dopo la pennica.
E che senso ha che producano quel ronzio fastidioso? Se pure devi venire di notte, non puoi farlo senza svegliarmi, brutta puttana?

Come dici, Mufasa? Fanno parte anche loro del grande circolo della vita, nutrendo animali in estinzione come i pipistrelli?
Ma lo sapete quante zanzare mangia un pipistrello a notte? Circa 10.000. Caro Mufasa, la zanzara non ti sazia. Sarebbe come se a mia figlia, a colazione, le spargessi 10.000 Choco-Pops per l'isolato e le dicessi "trovali e mangiali, e tutto in tempo per la scuola". Parli bene tu che ti mangi uno gnu di 400 chili e stai a posto per una settimana. Diamo al pipistrello uan coscia di pollo, vedi come lo fai felice.
(Evidentemente Dio non è benevolo nemmeno con i pipistrelli).

Insomma, o Dio è una zanzara, oppure semplicemente ce l'ha con noi.
La lotta tra l'uomo e la zanzara dura da millenni ed è impari.

Per dire, ecco la zanzara-tigre:






Ed ecco l'uomo-tigre:






Il secondo combatte sputando sangue per proteggere gli orfanelli.
La prima li punge.




Poi sono arrivati i cinesi e hanno inventato questa:

La racchetta ammazza-zanzare, che ha pareggiato il conto con Dio. E' un affare che accumula tra le sue insidiose spire una piccola carica elettrica, sufficiente a annichilire l'odioso insetto. Basta agitarla come Jenny la tennista finchè non senti l'orgasmico "bzzzzz".
Basta con gli inutili zampironi che ti appuzziscono la stanza e ti incancrenano i polmoni.
Basta con le luci elettriche che uccidono tutti gli insetti e pure le fatine dei dentini (ecco perchè non si trova più un soldo sotto il cuscino, bambini!)
Basta con le zanzare!
Grazie, Dio, per aver inventato i cinesi.

E così da qualche notte a questa parte le zanzare fanno "bzzz" ed io mi sento soddisfatto.
Ma poi ci sono le mosche. Le mosche fanno più resistenza, ma basta un pò di tenacia e anche loro cadono col loro bel "bzzzz".

Ma il potere corrompe.
Da quando possiedo questo coso non riesco a resistere alla tentazione di annichilire tutto quel che vola ed ha più di due zampe.
Il piacere di sentire quel "bzzz" è irresistibile.
Come dice Marc Renton:

"immaginate il vostro miglior orgasmo. Moltiplicatelo centomila volte. Non ci andrete nemmeno vicino."

E così sono diventato un assassino. Un Drogato di morte. Uccido gratuitamente creature che non mi hanno fatto niente.

Maledette zanzare.

martedì 17 luglio 2012

Manuale del buon pendolare


"La vita del pendolare è (appunto) un pendolo che oscilla costantemente tra le multe ed i ritardi"
(Arthur Schopenhauer)

Quando mi hanno chiamato per fare il commissario esterno, io non volevo andarci. Ero appena uscito da un anno di pendolarismo: e sì, ora ero disoccupato. Sì, stava per nascere il secondo figlio. Sì, mia moglie già non sopportava più di tenermi in casa. Ma io non dovevo entrare più dentro un treno tutte le mattine.
Poi però mi hanno schiaffeggiato con delle banconote da 300 euro, e lì per lì non mi sono reso conto dell'inghippo, così ho accettato. E rieccomi qua sul treno del progresso.

Quello che segue è il racconto della lotta kafkiana di un uomo contro il folle ingranaggio scassato che si chiama Trenitalia. Che in questa prima puntata richiede una piccola premessa.
Dovete sapere infatti che Orte è un crocevia fondamentale nell'architettura ferroviaria italiana. Se tu sei uno spacciatore che vuole portare la droga dalla costa adriatica a quella tirrenica con il treno, devi passare per forza per Orte.
La stazione di Orte è dunque tutto un via vai di delinquenti. Magari vedi una madre di famiglia con otto figli dietro e pensi: "poveretta". Invece no! Tre o quattro di quei figli potrebbero avere su per il culo degli ovetti Kinder pieni di cocaina.
Si capisce che a Orte c'è bisogno di centinaia di poliziotti: contanto che la popolazione è di 8.700 abitanti circa, si capisce che l'indotto del business della droga scorre potente, in Orte.
Si capisce anche che la vita del poliziotto di Orte non deve essere semplice. Provate voi a fare un'ispezione anale a dei bambini senza beccarvi una denuncia per molestie.
Così devono andare a naso. Probabilmente i poliziotti ortani vengono istruiti con un bel manuale di Frenologia per imparare a riconoscere il delinquente mediante pochi semplici attributi.
Ora, poche settimane a fare l'insegnante di sostegno in un istituto professionale vi insegnano che l'aspetto non è importante quanto la prontezza di riflessi. Così, se il primo giorno mettevate la giacca ed i pantaloni buoni, il secondo portate la polo e dal terzo in poi non vi fate più la barba e vi mettete la tuta.

Se questo abbigliamento è funzionale al mestiere di insegnante di sostegno in un istituto professionale, NON è funzionale al mestiere di pendolare che passa per Orte.

La prima volta che vi chiederanno i documenti, mentre siete comodamente seduti sulla panca a fare la Settimana Enigmistica, crederete che dipenda da qualche eccezionale misura di sicurezza dovuta al sospetto che il figlio di Bin Laden stia andando a Roma a vedere la partita.
La seconda volta che vi chiederanno i documenti, potreste iniziare a fare qualche domanda innocente. Ad esempio "ma perchè mi chiedete i documenti"?
"Eh, per fare i controlli".
"Ma assomiglio a qualche criminale in particolare?"
(risata) "No no. E' il nostro mestiere".
"Capisco" (e sono sincero) "ma io non chiedo il perchè facciate i controlli. Io chiedo perchè li facciate a ME tra tanta gente".
"Beh" (imbarazzo) "è la pelle scura (dicesi abbronzatura da pendolare), la barba (dicesi avversione alle lamette), poi qui c'è scritto che sei nato a Napoli... (puntini di sospensione eloquentissimi)".

Da che ora sono un esperto del manuale di Frenoligia Criminale del dottor Lombroso, sulle cui idee fu fondato il Ku Klux Klan.

Questa (non tanto piccola) premessa per spiegare la prima lezione che un pendolare impara a proprie spese:
- Fatti quella cazzo di barba.

Quindi se vi fate la barba, siete nati a Bolzano e siete albini avete una ragionevole probabilità di arrivare ad una dignitosa pensione da narcotrafficante.

Ora, torniamo al nostro racconto di una giornata.
La sera prima, mentre svuotavo i calzoni sporchi di tutto il bigliettame vecchio, mi capita di trovare un biglietto Orte-Terni regolarmente pagato ma non timbrato. Dico: "Olè, lo uso domattina per la tratta Terni-Orte; già una volta l'ho fatto e non mi hanno detto niente. Tanto il prezzo è uguale, la tratta è uguale. E' logico usarlo".
Così, il mattino dopo, ore 6, prendo il mio bel treno logico, armato del mio logico biglietto logicamente timbrato. Sono logicamente tranquillo anche quando vedo la Mastina, famigerato controllore (termine che non a caso non ha il femminile) del treno delle 6 del mattino che è (logicamente) incazzata di natura. Leggendaria è quella volta che fece fare 40 minuti di ritardo al treno per aspettare che la polizia venisse a prendere quel maledetto zingaro senza biglietto.

Le porgo il mio biglietto con aria logica. Lei è lì lì per vidimarlo, quando, preso da un folle istinto di onestà, le faccio notare che la tratta è quella Orte-Terni, "ma tanto è lo stesso, no?"
"No". Non è il fottuto stesso. Sono un abusivo. Un ladro. Un criminale. Le pare forse che questa sia la tratta Orte-Terni? Che c'è scritto qua, eh, eh? E questa che tratta è? Eh? Eh? Si becca una multa di 90 euro.
Paga subito?

Protesto vibratamente. La totalità dei passeggeri prende le mie parti (la lobby dei pendolari è molto compatta, tranne quando si tratta di prendere il posto a sedere). Il Mastino mi viene incontro: le faccio io il biglietto. Ah grazie. Eh no, il biglietto sopra il treno costa 30 euro. Le faccio un favore, ne risparmia ben 60.

Su un cazzo di biglietto da 2,80 euro.
Se fossi stato zitto, il Mastino avrebbe azzannato qualcun altro. Dietro di me c'è un tipo che chiaramente non ha il biglietto (si riconoscono dal fatto che ogni volta che si apre la porta del vagone scattano in piedi simulando un attacco di diarrea).
Ma tutti sanno che il Mastino sceglie la sua vittima e non la molla. Colpiscine uno per educarne cento, deve avergli detto il suo maestro delle elementari, Adolf Hitler.

Alla fine ho sganciato i 30 euro. Per mantenere la dignità mi sono fatto scrivere sul biglietto Orte-Terni che il timbro non era valido, così da poterlo utilizzare al ritorno. Il Mastino mi ha concesso l'onore delle armi, anche se era chiaramente delusa per non aver potuto vedermi in manette.
Quando mi ha mollato, al tizio dietro di me è tornata la diarrea.

Così ho imparato la mia seconda lezione:
- Chiudi quella cazzo di bocca

(fine prima parte)

martedì 27 marzo 2012

Non tutto è perduto

Questo post è stato scritto alle 4 del mattino.
Dovrebbe spiegare perchè ultimamente non postiamo niente.
Ma il Grande Inquisitore non può morire.

Non è morto ciò che può vivere in eterno
e in strani eoni anche la morte può morire.
Però se ti svegli tutti i giorni alle 4 del mattino
poi non è che puoi pretendere, eh.

Torneremo presto.

sabato 3 marzo 2012

Isy&Me: Mogpuff


Eccoci alla nuova puntata di Isy&Me, ovvero, come schiavizzare i player facendogli credere che gli stai facendo un onore.
In questa puntata abbiamo chiesto a Mogpuff di raccontarci il suo rapporto con Isylea. Lui si è precipitato a scrivere questo pezzo: dopodichè sarà bannato, perchè lo sanno tutti che i goblin non sanno scrivere.

Fin dall'inizio ho avuto un rapporto di odio-amore con Isylea: alterno momenti di entusiasmo con altri in cui cerco di liberarme senza riuscirci, a parte brevi periodi. Ho provato tante volte a sostituirla con qualcos’altro, ma non c’è nulla in grado di sopperire. Non è una droga, ma risponde ad un mio bisogno primario, quello di immaginare, di fantasticare, di vagabondare nei territori dell’irreale. I vari altri giochi di ruolo online che ho provato e a cui giochicchio ogni tanto, a confronto mi sembrano inconsistenti e piatti. Il fatto è che Isylea è complessa,con tante sfaccettature, elementi, fattori che si combinano tra loro in modo da formare un mondo vivo e pulsante. A differenza delle altre realtà GdR online italiane, il BG ha il pregio di non essere un accozzaglia di archetipi fantasy assemblati alla buona: Dingwath & company infatti hanno sicuramente il merito di essere riusciti a farne qualcosa di coerente e credibile, e inoltre di aver rivisitato gran parte delle figure fantasy classiche rendendole in parte originali e inedite, e tutte interconnesse tra loro. Tutto questo, e il fatto che le trame e le connessioni del BG non sono pubbliche, ma vanno scoperte pian piano nel gioco, mi rende molto difficile abbandonarlo, anche se a volte vorrei proprio farlo. Perché? Penso che il punto di forza di Isylea sia anche il suo punto di debolezza. E’ un gioco in cui si vede fortissima la passione che i suoi autori hanno messo nel realizzarla. Senza questaa passione, Isylea non esisterebbe o quantomeno sarebbe molto più brutta. Di conseguenza, deve necessariamente piacere in primo luogo a loro, ai suoi amministratori, che ne sono comprensibilmente gli" utilizzatori finali”: il "target" di loro stessi; noi giocatori invece siamo solo dei comprimari non indispensabili. I BG delle razze giocanti, anche se belli e curati, spesso mi sembra che non tengano conto dell’user experience. La bellezza e la coerenza spesso non sono sinonimo di giocabilità e di piacevolezza per i fruitori del gioco, o almeno non necessariamente. Per questo, non poche volte Isylea risulta frustrante o noiosa, a differenza di giochi commerciali in cui la godibilità del gioco è tutto, o dovrebbe esserlo, visto che sono gli utenti a pagare lo stipendio degli sviluppatori. La complessità del mondo e la molteplicità degli attori inoltre, rende la gestione molto difficile per il povero staff. Dal mio punto di vista questo appare molto chiaro: appartenendo alla razza che congiunge bene o male tutte le comunità del gioco, spesso ho provato a creare trame di gioco non previste da loro, che ci si sono trovati spiazzati, finendo per non riconoscerle e quindi non supportarle, o per intervenire in malo modo, rovinandole. Una volta Seavel ha scritto “pretendete ben oltre quanto vi si possa concedere (e nella massima buona volontà e buona fede, semplicemente perché non viviamo per accontentare voi).”, ma secondo me non siamo noi a pretendere, è la profondità e la varietà del gioco che richiedono moltissimo impegno per poterlo gestire adeguatamente: è il gioco stesso a fissare uno standard alto.

Ora basta, ma devo assolutamente concludere con la parte delle interviste di Apo che mi piaceva di più: i giudizi sulle razze!

Goblin!
Difficilmente potrei giocare un'altra razza, per il semplice motivo che giocandola mi ritrovo spessissimo a ridere (e non sono l’unico a cui succede). E' comunissimo per un goblin trovarsi o creare situazioni comiche e divertenti, con chiunque. Inoltre è la razza che più di tutte secondo me consente di apprezzare la complessità di cui parlavo prima, ovviamente se si ha la pazienza di esplorare a fondo e di voler conoscere tutte le realtà del gioco. Oltre a questo, il privilegio più grande che abbiamo è poter decidere con chi giocare e con chi no. Chi non ci incontra molto spesso, dovrebbe iniziare a chiedersi cosa lui potrebbe fare per i goblin, invece di preoccuparsi di cosa i goblin potrebbero fare per lui!
Purtroppo anche se molto divertente e libero, è un gioco che rischia col tempo di diventare ripetitivo e inconcludente perché, come dicevo sopra, a mio avviso al momento della stesura del BG non si è tenuto abbastanza conto delle esigenze di chi avrebbe poi dovuto giocarlo. Non ci sono carriere e percorsi di crescita predefiniti come per le altre razze, ogni giocatore deve industriarsi a ritagliarsi un proprio ruolo da coltivare e un proprio spazio da difendere, e non tutti, anzi devo dire ben pochi, ne sono capaci o ne hanno voglia.

Umani!
Penso che tendano a diventare facilmente banali e prevedibili. Bisogna essere molto bravi per rendere il proprio personaggio umano interessante e caratterizzato. A parte questo, l’impressione che mi fanno è che gran parte di loro viva in una specie di microcosmo paesano (anche Khenam alla fine è un paese), tutto beghe e lotte di potere, tutto racchiuso nelle mura della propria città, inconsapevoli dell’immensità del mondo che li circonda e delle tante possibilità che offre.

Dryma!
Secondo me sono la razza meglio riuscita, e non a caso sono dilagati e hanno invaso due terzi del continente. E’ una razza adatta sia a beceri pwp che ad ottimi interpreti, non hanno grossi problemi di giocabilità e hanno personaggi che potenzialmente possono dare grandi soddisfazioni. Questo non significa che sia sempre un piacere giocare con loro, bisogna saper scegliere con chi farlo, come e quando. Secondo me andrebbe forse posto un qualche limite ON alla loro forza distruttiva, perchè a volte il loro gioco non porta ad altro che allo spezzare le gambe ogni 3 giorni agli stessi inermi pescatori o al bruciare qualsiasi nave che trovino in giro.

Elfi!
Storicamente mi pare sia stata una razza piuttosto problematica, divisa in fazioni litigiose, con un BG molto bello ma anche in questo caso poco orientato ai bisogni dei giocatori. Hanno delle meccaniche spettacolari, che tutte le altre razze si sognano. Interagirci può essere, salvo eccezioni, difficile, poco utile e poco gratificante.

Nani!
In genere mi diverto molto a giocare con i nani, c’è stato un periodo in cui vivevo con loro insieme ad altri goblin nella vecchia Saretec, e lo ricordo con molto piacere. Anche il loro BG originariamente non andava bene, ma nel loro caso lo staff ha dovuto trovare il coraggio di cambiare le cose. Sui nuovi nani sinceramente non so molto, forse per maggiore coerenza sono diventati più isolazionisti e autoreferenziali.

Orchi!
Non condivido l’idea di farne la razza ban, e di lasciarli abbandonati a loro stessi (anche se ora le cose forse stanno cambiando). Le interazioni pacifiche con loro possono diventare rapidamente noiose se non si può o non si è interessati a skillare combattimento per ore e ore. Invece di abbandonarli allo skillaggio, bisognerebbe aiutarli a caratterizzarsi e a rendere più ricco e vario il loro gioco.

Praticamente si è fatto da solo domande e riposte, proprio come voleva Quelo. Il fatto che tutti approfittino di questo spazio autogestito per scrivere quello che gli pare ignorando bellamente la mission della rubrica mi spingerebbe ad impegnarmi di più per spiegargliela. Dico "spingerebbe", perchè ciò mi richiederebbe troppo impegno, ed io sono pigro!
Alla prossima puntata!