martedì 27 marzo 2012

Non tutto è perduto

Questo post è stato scritto alle 4 del mattino.
Dovrebbe spiegare perchè ultimamente non postiamo niente.
Ma il Grande Inquisitore non può morire.

Non è morto ciò che può vivere in eterno
e in strani eoni anche la morte può morire.
Però se ti svegli tutti i giorni alle 4 del mattino
poi non è che puoi pretendere, eh.

Torneremo presto.

sabato 3 marzo 2012

Isy&Me: Mogpuff


Eccoci alla nuova puntata di Isy&Me, ovvero, come schiavizzare i player facendogli credere che gli stai facendo un onore.
In questa puntata abbiamo chiesto a Mogpuff di raccontarci il suo rapporto con Isylea. Lui si è precipitato a scrivere questo pezzo: dopodichè sarà bannato, perchè lo sanno tutti che i goblin non sanno scrivere.

Fin dall'inizio ho avuto un rapporto di odio-amore con Isylea: alterno momenti di entusiasmo con altri in cui cerco di liberarme senza riuscirci, a parte brevi periodi. Ho provato tante volte a sostituirla con qualcos’altro, ma non c’è nulla in grado di sopperire. Non è una droga, ma risponde ad un mio bisogno primario, quello di immaginare, di fantasticare, di vagabondare nei territori dell’irreale. I vari altri giochi di ruolo online che ho provato e a cui giochicchio ogni tanto, a confronto mi sembrano inconsistenti e piatti. Il fatto è che Isylea è complessa,con tante sfaccettature, elementi, fattori che si combinano tra loro in modo da formare un mondo vivo e pulsante. A differenza delle altre realtà GdR online italiane, il BG ha il pregio di non essere un accozzaglia di archetipi fantasy assemblati alla buona: Dingwath & company infatti hanno sicuramente il merito di essere riusciti a farne qualcosa di coerente e credibile, e inoltre di aver rivisitato gran parte delle figure fantasy classiche rendendole in parte originali e inedite, e tutte interconnesse tra loro. Tutto questo, e il fatto che le trame e le connessioni del BG non sono pubbliche, ma vanno scoperte pian piano nel gioco, mi rende molto difficile abbandonarlo, anche se a volte vorrei proprio farlo. Perché? Penso che il punto di forza di Isylea sia anche il suo punto di debolezza. E’ un gioco in cui si vede fortissima la passione che i suoi autori hanno messo nel realizzarla. Senza questaa passione, Isylea non esisterebbe o quantomeno sarebbe molto più brutta. Di conseguenza, deve necessariamente piacere in primo luogo a loro, ai suoi amministratori, che ne sono comprensibilmente gli" utilizzatori finali”: il "target" di loro stessi; noi giocatori invece siamo solo dei comprimari non indispensabili. I BG delle razze giocanti, anche se belli e curati, spesso mi sembra che non tengano conto dell’user experience. La bellezza e la coerenza spesso non sono sinonimo di giocabilità e di piacevolezza per i fruitori del gioco, o almeno non necessariamente. Per questo, non poche volte Isylea risulta frustrante o noiosa, a differenza di giochi commerciali in cui la godibilità del gioco è tutto, o dovrebbe esserlo, visto che sono gli utenti a pagare lo stipendio degli sviluppatori. La complessità del mondo e la molteplicità degli attori inoltre, rende la gestione molto difficile per il povero staff. Dal mio punto di vista questo appare molto chiaro: appartenendo alla razza che congiunge bene o male tutte le comunità del gioco, spesso ho provato a creare trame di gioco non previste da loro, che ci si sono trovati spiazzati, finendo per non riconoscerle e quindi non supportarle, o per intervenire in malo modo, rovinandole. Una volta Seavel ha scritto “pretendete ben oltre quanto vi si possa concedere (e nella massima buona volontà e buona fede, semplicemente perché non viviamo per accontentare voi).”, ma secondo me non siamo noi a pretendere, è la profondità e la varietà del gioco che richiedono moltissimo impegno per poterlo gestire adeguatamente: è il gioco stesso a fissare uno standard alto.

Ora basta, ma devo assolutamente concludere con la parte delle interviste di Apo che mi piaceva di più: i giudizi sulle razze!

Goblin!
Difficilmente potrei giocare un'altra razza, per il semplice motivo che giocandola mi ritrovo spessissimo a ridere (e non sono l’unico a cui succede). E' comunissimo per un goblin trovarsi o creare situazioni comiche e divertenti, con chiunque. Inoltre è la razza che più di tutte secondo me consente di apprezzare la complessità di cui parlavo prima, ovviamente se si ha la pazienza di esplorare a fondo e di voler conoscere tutte le realtà del gioco. Oltre a questo, il privilegio più grande che abbiamo è poter decidere con chi giocare e con chi no. Chi non ci incontra molto spesso, dovrebbe iniziare a chiedersi cosa lui potrebbe fare per i goblin, invece di preoccuparsi di cosa i goblin potrebbero fare per lui!
Purtroppo anche se molto divertente e libero, è un gioco che rischia col tempo di diventare ripetitivo e inconcludente perché, come dicevo sopra, a mio avviso al momento della stesura del BG non si è tenuto abbastanza conto delle esigenze di chi avrebbe poi dovuto giocarlo. Non ci sono carriere e percorsi di crescita predefiniti come per le altre razze, ogni giocatore deve industriarsi a ritagliarsi un proprio ruolo da coltivare e un proprio spazio da difendere, e non tutti, anzi devo dire ben pochi, ne sono capaci o ne hanno voglia.

Umani!
Penso che tendano a diventare facilmente banali e prevedibili. Bisogna essere molto bravi per rendere il proprio personaggio umano interessante e caratterizzato. A parte questo, l’impressione che mi fanno è che gran parte di loro viva in una specie di microcosmo paesano (anche Khenam alla fine è un paese), tutto beghe e lotte di potere, tutto racchiuso nelle mura della propria città, inconsapevoli dell’immensità del mondo che li circonda e delle tante possibilità che offre.

Dryma!
Secondo me sono la razza meglio riuscita, e non a caso sono dilagati e hanno invaso due terzi del continente. E’ una razza adatta sia a beceri pwp che ad ottimi interpreti, non hanno grossi problemi di giocabilità e hanno personaggi che potenzialmente possono dare grandi soddisfazioni. Questo non significa che sia sempre un piacere giocare con loro, bisogna saper scegliere con chi farlo, come e quando. Secondo me andrebbe forse posto un qualche limite ON alla loro forza distruttiva, perchè a volte il loro gioco non porta ad altro che allo spezzare le gambe ogni 3 giorni agli stessi inermi pescatori o al bruciare qualsiasi nave che trovino in giro.

Elfi!
Storicamente mi pare sia stata una razza piuttosto problematica, divisa in fazioni litigiose, con un BG molto bello ma anche in questo caso poco orientato ai bisogni dei giocatori. Hanno delle meccaniche spettacolari, che tutte le altre razze si sognano. Interagirci può essere, salvo eccezioni, difficile, poco utile e poco gratificante.

Nani!
In genere mi diverto molto a giocare con i nani, c’è stato un periodo in cui vivevo con loro insieme ad altri goblin nella vecchia Saretec, e lo ricordo con molto piacere. Anche il loro BG originariamente non andava bene, ma nel loro caso lo staff ha dovuto trovare il coraggio di cambiare le cose. Sui nuovi nani sinceramente non so molto, forse per maggiore coerenza sono diventati più isolazionisti e autoreferenziali.

Orchi!
Non condivido l’idea di farne la razza ban, e di lasciarli abbandonati a loro stessi (anche se ora le cose forse stanno cambiando). Le interazioni pacifiche con loro possono diventare rapidamente noiose se non si può o non si è interessati a skillare combattimento per ore e ore. Invece di abbandonarli allo skillaggio, bisognerebbe aiutarli a caratterizzarsi e a rendere più ricco e vario il loro gioco.

Praticamente si è fatto da solo domande e riposte, proprio come voleva Quelo. Il fatto che tutti approfittino di questo spazio autogestito per scrivere quello che gli pare ignorando bellamente la mission della rubrica mi spingerebbe ad impegnarmi di più per spiegargliela. Dico "spingerebbe", perchè ciò mi richiederebbe troppo impegno, ed io sono pigro!
Alla prossima puntata!