giovedì 21 luglio 2011

Lo chiamavano Incazzatos


Riassunto delle puntate precedenti:
Il nostro intrepido Inquisitore, stufo di sentir parlare di spread con i Bund tedeschi, rischio default, stock option, hedge fund e compagnia bella, ha deciso di smetterla di non capirci un cazzo. Approfittando della disoccupazione forzata estiva degli insegnanti precari e di una biblioteca ben fornita, ha cominciato a prendere a casaccio libri con la parola "economia" nel titolo, sotto lo sguardo di derisione della bibliotecaria che annotava scetticamente sul loro terminale Multivac. Ha così iniziato a studiare la materia ed è infine giunto ad un bivio esistenziale:
1- L'Economia non ha alcun senso;
2- L'Economia ha senso ma lui non è stato capace di coglierlo.

PREMESSA 1:
Un tempo frequentavo un tizio, all'università, che studiava con profitto Economia e Commercio. Lui ci capiva qualcosa. Qualche volta si guardavano assieme dei film (il nostro non era un college americano dove si scopa e si beve birra. Noi eravamo a Macerata).
Una volta guardammo Highlander, quello con Cristopher Lambert che è immortale a meno che non gli tagli la testa, e con Sean Conery che è egiziano ma non è negro. Tutto il film è un intrecciarsi di flashback della vita di Lambert: mentre guardiamo le sue vicende nel XX secolo alcuni lampi ci riportano alla sua vita nella Scozia del XIII secolo. Ad un certo punto uscì fuori che questo mio amico, che chiameremo "l'Economista", aveva capito che Lambert conduceva due vite contemporaneamente, in due piani temporali diversi: una nel presente ed una nel passato. Abbastanza basito gli spiegai il concetto di flashback.

Qualche tempo dopo guardammo il "Sesto Senso", che in qualche inesplicabile modo lo aveva portato a pensare che alla fine, il bambino fosse morto e i fantasmi erano i vivi.

Tutto questo mi porta inequivocabilmente a propendere per l'opzione 1: non è possibile che l'Economista potesse capire l'Economia ed io no. Quindi l'Economia non ha senso.

PREMESSA 2:
Ero tranquillamente seduto in spiaggia quando ho letto sul giornale dell'attacco speculativo all'Italia. A scorrere quelle righe e quei titoloni ti veniva il panico: bruciati 12 miliardi di euro, siamo poverissmi, siamo fottuti, i mercati ci hanno preso di mira, l'Apocalisse è vicina.
Poi ho alzato lo sguardo e mia figlia ancora faceva il castello di sabbia; le onde sciabordavano ignare; dietro di me la collina verde si faceva i fatti suoi. A guardarla l'Italia mi pareva uguale a prima. Uno si sarebbe almeno aspettato di vedere il pennacchio di fumo del rogo dove sti 12 miliardi di euro stavano bruciando.

PREMESSA 3:
Un amico di msn (mai visto in faccia, ma economista pure lui) mi ha detto che è inutile cercare di capire l'economia se non sai un pò di matematica. Se non capisci i diagrammi e queste cose qua meglio che lasci perdere.
Ma io non sono d'accordo. La matematica è una grossa supercazzola, ecco tutto. Se tu mi dici che 1+1=2, sono d'accordo, è evidente. Ma questa affermazione è falsa se 1 è una mela e l'altro è un DVD porno. A questo punto la loro somma non ha senso.
Così io posso fare un diagramma in cui metto in relazione il numero di merde di cane calpestate in un mese con il numero di bestemmie che ho pronunciato nello stesso periodo. Metto le merde sulle ordinate e le bestemmie sulle ascisse. Esce fuori una bella parabola che può portarmi a dire che c'è una relazione tra le bestemmie e le merde calpestate. Se allargo il periodo di tempo a tutta la vita, posso tirare fuori un'equazione del tipo X (numero di merde calpestate)=5Y(numero di bestemmie pronunciate)/2. Se faccio questa operazione per tutti gli esseri umani, prima o poi troverò una costante statistica che lega le bestemmie al numero di merde calpestate. Questo vuol dire che c'è un legame tra le bestemmie e la frequenza cacatoria dei cani sul marciapiede? No, questo non vuol dire un cazzo. Quindi fanculo la matematica. La matematica ti mostra relazioni tra fattori che tu economista hai scelto di prendere in considerazione. Quindi parla come mangi e spiegami il senso di tutto questo, chi se ne frega se poi sulla partita doppia la somma è zero.

FINE PREMESSE

Ed ora passiamo al sodo. Ovviamente non ce la faremo a far tutto in un post solo, quindi aspettatevi nuove puntate della saga "Io non mi indignos, io mi incazzos".

Oggi parliamo del debito pubblico.
Il punto è capire chi è indebitato con chi.
Lo Stato Italiano ha un budget, ovvero un tot soldi annui che gli viene dalle tasse. In pratica noi cittadini versiamo in una cassa comune dei soldi, che vengono gestiti dal nostro governo allo scopo di migliorarci la vita. Tipo costruire strade, pagare la sanità pubblica, la scuola per i figli, e via dicendo.
Non si direbbe ma l'Italia è un paese cazzuto da questo punto di vista. Al netto dell'evasione (che è TANTA) il nostro budget è qualche centinaio di miliardi di euro. Un sacco di soldini. Ma a quanto pare non ci bastano! Ne servono di più. Tanti di più.
Quindi quando uno gli servono i soldi che fa? O si trova un lavoro migliore, oppure chiede un prestito. Va dallo strozzino-banca*, e gli dice, prestami 100 miliardi di euro. Lo strozzino-banca ci deve guadagnare e ti dice: va bene, te li do, ma chiaramente tu mi devi ridare almeno 110 miliardi, se no io che ci guadagno a prestarti sti soldi? E mica sono un ente di beneficenza!
Ora, noi abbiamo fatto talmente tanti di questi prestiti (non è il momento di dire come) che non possiamo ripagarli. I governanti hanno il culo parato: loro non hanno fatto questi prestiti a nome proprio, ma a nome dello Stato Italiano, ovvero dei suoi cittadini, ovvero noi. Visto che ora le banche vogliono sti soldi indietro, noi (cittadini) dobbiamo ripagare! Quindi ci alzano le tasse, ci levano la pensione, ci tagliano i posti di lavoro, e tutta una serie di belle inculature. Quindi:
Chi si è indebitato? i governanti.
A nome di chi? A nome di ogni fottuto cittadino italiano. Pure di mia figlia, che ha 4 anni e mezzo e tipo 10000 euro di debito sul groppone. Se Bossi lo raccontasse in giro, avrebbe risolto il problema degli immigrati: chi cazzo vorrebbe più diventare italiano?

Fin qui, tutto bene (quasi): è così che vanno le cose.
Se non che qui parte la prima domandona!
Quanti impiegati avrà mai una banca? Facciamo che è una banca grossa, multinazionale. Facciamo 10.000 tra impiegati, fattorini, apriporta, dirigenti e via dicendo. Un piccolo esercito armato di calcolatrice e macchine contasoldi.
Questi devono andare dall'Italia ad ESIGERE il pagamento dei debiti.
L'Italia sono sessanta milioni di abitanti.
10.000 contro 60.000.000. Non ci vuole un matematico a capire chi vincerebbe in uno scontro all'arma bianca. Se poi ci metti che chi ha veramente interesse in questi soldi sono un centinaio di dirigenti (tanto gli impiegati vengono pagati lo stesso una miseria) allora la questione è più semplice ancora. Non si può mica metterla nel culo a 60.000.000 di persone per salvarne 100, oh. E' matematico.
Perchè non li mandiamo candidamente affanculo? "Spiacenti, non abbiamo i soldi per ripagarvi. Magari ci mettiamo d'accordo? Voi ci fate uno scontarello e noi ve li ridiamo quando ci fa comodo. Oh, non è che vogliamo fregarvi, eh. Ma uno non può mai sapere nella vita che succederà..."
Dice: "Ma così crolla tutto il sistema bancario!"
E uno sticazzi non ce lo mettete? Ma chi ce l'ha prescritto il sistema bancario, il dottore? Io mi ricordo che per circa 4000 anni (più o meno la storia conosciuta dell'uomo) nessuno ha mai sentito il bisogno delle banche. E non è che si stesse tanto messi male. Certo, non c'era l'I-Phone, ma manco la disoccupazione. Se mi chiedete di scegliere, io scelgo di rinunciare al primo.
Cioè, riformuliamo la domanda: è più importante il sistema bancario o è più importante la vita delle persone? Sì, è una domanda ingenua. No, il succo della questione è questo, non fate giri di parole.

Già sento le obiezioni varie. "Non è così che si fa". "L'euro va a puttane". "Il sistema di mercato esige."
Già, il sistema di mercato.. Buono quello.
Ma ne parliamo la prossima volta.

domenica 17 luglio 2011

Io non mi indignos, io mi incazzos

...stiamo per tornare.
In questi giorni di debito pubblico, speculazione, spread e rischio default mi sono messo a studiare.
Perchè?
Perchè non ci capisco un cazzo. Domandine tipo "ma sto debito chi l'ha fatto? Con chi siamo indebitati? E se non pago che succede?"
Alzi la mano chi lo sa.

Bene, ho studiato.

Ho studiato di gente che vende quello che non ha guadagnandoci sopra (si chiama "vendita allo scoperto").
Ho studiato di gente che ti da soldi per permetterti di dargli soldi (si chiama "aiuto europeo").
Ho studiato di nazioni che diventano povere perchè improvvisamente tutti credono che sono diventate povere (si chiama "fiducia dei mercati").

E tutto questo andrà perso per sempre, come lacrime nella pioggia.

Ed i casi sono due.
O io ho capito davvero e tutta questa roba è talmente assurda e non-sense che persino mia figlia di 4 anni direbbe che "è fuori da ogni logica umana".
Oppure io non ho capito niente e tutto questo ha una sua logica.

In entrambi i casi io vado oltre gli Indignados.
Io fondo gli Incazzatos.

Ne riparleremo appena torno a casa dalle vacanze (sempre che la mia casa sia ancora lì, e non sia passato uno speculatore a levarmela per farmi pagare debiti che non ho mai contratto).

venerdì 1 luglio 2011

Isylea the comic 14 - Strenna estiva

Tra poco per il nostro autore iniziano le vacanze, e la nostra saga ci lascia forse fino a settembre. Per non lasciarvi con l'amaro in bocca, ecco un superepisodio di lunghezza extra!
Finalmente il prologo si conclude! Tutte le pedine sono in campo, un grande cattivo è comparso, una quest coinvolge tutti e tutto, e il nostro fumetto ora ha una Storia con la Esse maiuscola. Il nostro autore ha detto: "Questa storia è tutto quello che dovevo dire su Isylea. Inizia il Gioco delle Razze!" Pronti?




















C'è dell'altro!



















Si vede che l'autore ha avuto il giorno libero eh?



















Ebbene sì, ce n'è ancora!

















E ancora!

















E ancora!














E ancora!



















Emmobbastaperò!
















E adesso basta per davvero!
Prima di chiudere, lanciamo il QUIZZONE dell'estate! Chi riesce ad indovinare il maggior numero dei personaggi a cui Mogpuff racconta del terribile COMANDO CHE TI SKILLA FINCHE' NON MUORI, vince un PREMIO VERO! Potrà scegliere tra un oggetto restringato a mia scelta (Seavel permettendo) o il diritto di essere intervistato! State attenti, perchè vincerà il più intuitivo e soprattutto chi segue la nostra serie sin dal primo episodio!
A dopo le vacanze con IL GIOCO DELLE RAZZE!