lunedì 31 gennaio 2011

Tutti i fatti sono immaginari

Le cronache di questi primi mesi dell'annus domini 2011 resteranno alla Storia Universale per una serie di eccezionali scoperte che hanno lasciato il mondo a bocca aperta:
1) esiste al mondo una categoria di persone, perlopiù donne di giovane età e aspetto gradevole, denominate puttane (in inglese, escort, ovvero "coloro che scortano l'uomo sulla impervia strada che conduce verso la loro fica").




2) esiste al mondo una categoria di uomini che, per raggiunti limiti di età, o per genetici limiti di altezza e aspetto, non riesce più a percorrere da solo "la strada che conduce verso la fica", e ha bisogno di un aiutino. Di qui, l'apertura di una promettente nicchia di mercato: quella, appunto delle puttane.






3) la maggior parte di queste puttane non considera il proprio lavoro come una missione donatagli da Dio, ma si fa pagare un corrispettivo in denaro commisurato alla lunghezza della "strada che conduce alla fica" e all'accoglienza e confortevolezza della fica stessa.






4) come ogni nicchia di mercato che si rispetti, essa è occupata da una pluralità di soggetti in concorrenza tra loro, i quali nella speranza di acquisire posizioni dominanti tendono a diversificare l'offerta, offrendo una pluralità di servizi e tariffe;





5) l'attività, come tutte le altre di tipo commerciale, produce una forma di indotto ovvero di attività economiche correlate, come ad esempio:
-accompagnamento delle puttane dal cliente o, in alternativa, del cliente dalle puttane;
-selezione delle puttane più adatte al cliente;
-affitto dei luoghi dove si consuma la transazione economica;
- fornitura di servizi accessori tesi ad una più agevole fruizione della merce (droghe, ammenicoli eccitanti, vestiario particolare, pali per la lap-dance, e via dicendo).


6) esistono delle regole che ordinano questo mercato e che tracciano una linea di demarcazione tra una forma "legale" e una forma "illegale". Ad esempio, se le puttane che si offrono per erogare il servizio non hanno ancora raggiunto la maggiore età, si prefigura un crimine.





Infine, come direbbero gli inglesi (visto che ci piace tanto) "last but not least", e che io tradurrei con "morale della favola":
6) esiste al mondo un paese dove puoi macchiarti dei peggiori crimini contro l'umanità (instupidimento collettivo tramite mezzi di comunicazione, utilizzo delle carte costituzionali a mò di carta igienica, demolizione del sistema giudiziario, distruzione del sistema di istruzione e assistenza alle categorie sociali più deboli, esautoramento della collettività dei diritti politici, varie ed eventuali) e passarla liscia, ma non come la passa liscia uno che rapina una banca e scappa col bottino, non come Provenzano che la passava liscia sì, ma viveva come Mazzarò, no, passarla liscia come uno che ti caga nel piatto e poi s'incazza perchè non ti mangi la sua cioccolata sopraffina come fanno tutti gli altri. Così, in questo banchetto di merda dove tutti fanno a gara a magnificare il sapore delle noccioline dentro la cacca di questo tizio, si scopre che sotto la tavola c'era una che gli stava facendo un pompino in cambio di un onorevole corrispettivo di denaro.
E questo popolo, con ancora i baffi marroni della cacca appena ingurgitata col sorriso, si indigna. Si schifa. Perchè loro hanno il palato sopraffino. C'è merda e merda, e quella dignitosa si riconosce dal colore e dalla consistenza. E poi la merda dei puttanieri è meno nutriente, lo diceva pure la nonna.
Ecco, questo paese che nemmeno Lewis Carroll, esiste. E non bisogna cadere in un buco per finirci dentro: basta essere un pochino meno sfigati di uno spagnolo e un zinzino (ma manco tanto) più sfigati di un egiziano. Forse.

venerdì 28 gennaio 2011

Isylea the comic 5

Dopo una lunga pausa dovuta a motivi editoriali, torniamo sulle selvagge lande di Isylea a vedere cosa combina il nostro niubbo!























L'ultima volta non siamo riusciti a raggiungere i 20 commenti... ce la faremo stavolta?

martedì 25 gennaio 2011

Il professor Keating mi fa un baffo


Qualche giorno fa ero lì a scuola che mi accingevo a spiegare agli studenti le teorie di un tizio di nome Karl Marx.
Quando ti accingi a spiegare un tizio di nome Marx non puoi fare a meno di utilizzare certe paroline, e questi sono tempi in cui certe paroline fa più specie pronunciarle che le parolacce. Perchè magari quelli poi tornano a casa e raccontano a mamma e papà "oggi abbiamo fatto Marx, dice che il comunismo è bello". E non si sa mai chi siano le mamme e i papà.
O i papi.

"Cazzo, papà, ma è vero che il comunismo è bello?"
"Chi ti ha insegnato queste parolacce?"
"Cazzo o comunismo?"
"Ma comunismo, cazzo!"

Ma non è di questo che volevamo parlare. Il fatto è che per spiegargli Marx (nella comune accezione della parola spiegare, ovvero far capire) bisogna che questi sappiano il significato delle parole che vai a pronunciare. E siccome questi non sanno un cazzo ("Chi ti ha insegnato queste parole?" "Sanno" o "cazzo"? "Ma sanno, brutto comunista del cazzo"), devi ricominciare daccapo ogni volta.
Tipo: oh, ma lo sapete che cosa è uno Stato?
Eh sì, proprio daccapo.
Quando faccio quelle che chiamo "stupide domande maieutiche" (cioè quelle domande su argomenti banali che aiutano gli studenti a capire che non sanno un cazzo) si verifica di solito un effetto di antimagnetismo ottico: le pupille dei ragazzi cominciano a diventare divergenti, e attraverso lo spazio che viene a crearsi tra di esse, in un lampo di consapevolezza, tu insegnante vedi le rotelle dei loro cervelli che girano producendo un cigolio da cancello della casa stregata:
"Ma ke kz d domanda è, certo ke lo so ke cosa è lo stato, ki nn sa ke kosa è lo stato? lo stato è... è... è... kz, ma ke kz è lo Stato?"
Ecco, quello è il momento che devi saper cogliere. Se ci riesci, ti ascolteranno per i prossimi 30 secondi. (Se 30 secondi di ascolto vi sembrano poco, si vede che non vi siete mai chiesti perchè gli spot pubblicitari durino tanto).
Ora, qualsiasi ingenuo penserà: bene, hai 30 secondi, adesso sbrigati a spiegargli che cosa sia uno Stato: anzi, se ci riesci, condensagli in quei 30 secondi tutto Marx, e sei a cavallo. Alla Maturità faranno sfracelli.
Eh no, caro il mio ingenuo. Alla Maturità faranno cagare. Quindi è ora di entrare nella fase 2.
Fase 2, ovvero, tutto è buono per farsi una bella scopata.
I successivi 30 secondi devono essere così dedicati a spiegare ai ragazzi che sapere che cosa è uno Stato può rientrare tra le caratteristiche che ti rendono più appetibile ad un membro del sesso opposto.
Perchè tanto ci siamo passati tutti in quella fase per cui frughi disperatamente tra i tuoi abituali argomenti di conversazione alla ricerca di qualcosa che riempia gli spazi tra una pomiciata e l'altra (ah, non so perchè, ma usare il termine pomiciata mi fa sentire terribilmente vecchio... chissà come si dice ora: slinguazzata? kissing? petting glottologico?).
Ed è abbastanza chiaro a tutti che non esiste un solo argomento di conversazione tra un ragazzo e una ragazza che interessi davvero ad entrambi.
"Allora, lo sai come si ammazza il mostro del quinto livello di Metal Gear Solid?"
"Cavolo, hai visto? Silvia e Michele si sono rimessi insieme, ma non vogliono dirlo a Rossellina"
"Porca miseria, quest'anno la Juve è sfigatissima, ci credi che gli si sono infortunati tutti gli attaccanti?"
Digiamogelo, direbbe La Russa, questa roba non attacca.
Invece frasi come "Ah, lo Stato italiano, che bella schifezza..." potrebbero generare una reazione del tipo "Orca miseria, ma allora, oltre alla lingua prensile, è anche un tipo profooooooondo (o profooooooonda)".

Ecco, se riesci in questo obiettivo, avrai ottenuto ben 10 minuti di attenzione. Non certo di silenzio, beninteso. Ma puoi star sicuro che ti dedicheranno un 15% di neuroni, mentre il restante 85% è impegnato nella compilazione della formazione per il fantacalcio o nel commento sull'ultimo tronista. Meglio che niente.

Bene, allora gli chiedi:
"Su ragazzi, proviamo a ragionarci su. Il modo più facile per capire che cosa sia lo Stato è chiederci a che serve. Quindi provate a rispondere: a che serve lo Stato?"
A quel punto una voce indefinita tra la folla risponde abbastanza prontamente:
"A far soldi".

Cazzo. Questi qui non sapranno manco in che epoca visse Alessandro Magno, ma sono anche tipi profoooooooooondi. A modo loro.

giovedì 20 gennaio 2011

La posta di Apo


La casella dei PM di un master è sempre piena di roba strana. Io di solito la apro il sabato sera, indossando per precauzione un corpetto di pelle di viverna. Tra le varie lamentele, richieste di specificazione interpretativa e insulti farciti di bestemmie rivolte a divinità ostrogote, si possono trovare di tanto in tanto domande meravigliose, come diamanti in un mucchio di letame. Da oggi vogliamo rispondere pubblicamente alle migliori. Tenetevi pronti, perchè verranno rivelati segreti di Stato che manco la Madonna di Fatima!

E' vero che per skillare karma Vilmis devo sorbirmi i sermoni di Cheimon?

Purtroppo sì. Il pg di Cheimon ha uno speciale script per cui alza il karma Vilmis a tutti i pg a cui rivolge la parola. Questa folle idea venne ad Athulea una sera in cui era particolarmente incazzato con i player a causa di alcuni flame sul forum. Visto che i Ban dal suddetto forum non sembravano funzionare, ha deciso di allungare i BAN post-mortem a tutti i pg che non ascoltassero Cheimon pontificare per ore. E' una forma di punizione molto sottile, ma che sembra stia funzionando.

Quanto tempo ci vuole per buildare un mob? (un borghigiano)
Parecchie decine. La prima cosa che facciamo è chiederci: chi è questo MOB? Qual è la sua storia personale? Quindi scriviamo un BG dettagliato del MOB: chi è, in che famiglia è cresciuto, quali sono i suoi cibi preferiti, i suoi hobby, le sue paure, il rapporto con i genitori ed i parenti. Quindi scriviamo le reazioni attingendo a questo certosino lavoro di caratterizzazione, ed in seguito facciamo esaminare ad uno psicologo che usiamo come consulente la corrispondenza fra carattere e reazioni scritte. E' un lavoro di fino. Soltanto dopo questo processo inseriamo il MOB in gioco.

E' vero che ci sono alcuni esprimi che aiutano a skillare certe abilità? (un orco)
E' vero, ma la cosa cambia a seconda dei clan e delle razze. Ad esempio "Tizio ti saluta snudando le zanne" aiuta i Thrangar a skillare la schivata; oppure "un elfo iridescente ti guarda dall'alto in basso" aumenta la skill cavalcare animali volanti degli elfi. Sembra una cosa senza senso, ed in effetti lo è: la verità è che Athulea dietro la sua immagine di admin serio e pacato serba un animo burlone.

E' vero che se faccio un esprimi di più di due righe Drao mi regala un tatuaggio spiritico? (un dryma)
Parzialmente vero. In realtà non basta che l'esprimi sia di due righe, ma il nostro quester preferito controlla altre caratteristiche:
- innanzitutto che all'interno dell'esprimi ci siamo almeno due parole che lui non conosce, ad esempio "ontologia" e "morigeratezza";
- in secondo luogo gli esprimi devono contenere delle velate allusioni sessuali
- infine, l'esprimi deve contenere almeno un typo.
Ad esempio, un esprimi di sicuro successo con Drao è il seguente: "un colossale dryma barbuto impugna la sua clava, lisciandone con morigeratezza la supreficie e ghignando di ontologico piacere al pensiero di penetrare con essa le tue carni!"

Chi mi devo scopare per avere un fottuto orienta giallo al nuovo porto?
(un marinaio)
Dipende dal tuo sesso e dal tuo aspetto fisico. La prassi di solito è che i player di sesso maschile passino sotto le mani di Shadya, mentre quelli di sesso femminile finiscono nel letto di Lamaresh. Al termine del rapporto gli staffer prescelti scriveranno una scheda di giudizio sulla tua prestazione, assegnando un voto ad ogni performance. Da 0 a 5 non si riceve nessun orienta; da 6 a 8 si ha l'orienta giallo; da 8 a 10 l'orienta è rosso.

Chi è che scrive il BG di Isylea? (un quester)
Una scimmia ubriaca. La teniamo davanti ad un pc a premere tasti a caso, ingozzandola di Jack Daniels invecchiato 20 anni. Di tanto in tanto escono delle frasi sensate, che Dingwath mette insieme con un programma di combinazioni casuali che ha scritto lui in persona.

Potete continuare a porre le domande via pm, la vostra idendità sarà mantenuta celata!

martedì 18 gennaio 2011

Generazione B


Sarà che è un periodo che si lavora (e meno male), ma qui al Grande Inquisitore non riusciamo più a tener dietro ai titoloni dei giornali (diciamocelo, fa un pò specie guardare quelle prime pagine, dove una volta si scriveva roba tipo "E' scoppiata la Guerra", "è caduto il muro di Berlino", e trovarci frasi tipo "Berlusconi: mi piacciono le donne, c'aggia fà?"), alle inchieste della magistratura comunista (e lo sappiamo bene che l'unico comunista buono è il comunista che ti regala un lettone), all'aumento dei prezzi dei pompini (una volta era 50 bocca e 100 ammore, ma a quanto pare l'inflazione è 'na livella).
Che poi uno dice che stai sempre a parlare di Berlusconi, e Silvio qua, e Silvio là. Ma vi prego di capirmi. Quelli della mia generazione Silvio ce l'hanno nel sangue (e poi dice che i salassi non servono a niente). Il nostro cuore di fanciulli non faceva Bum Bum, faceva Bim Bum Bam (e ci siamo salvati: oggi farebbe Bunga Bunga).
Avevo 6 anni quando, nel 1983, andò in onda la prima puntata di Drive In. Psicologi e pedagoghi ci insegnano che a 6 anni i bambini cominciano a "realizzare e stabilire associazioni e collegamenti fra gli eventi, è in grado di capire che a determinate azioni ci sono sempre delle conseguenze prevedibili."
Così imparai un sacco di cose.
Imparai per esempio che non importa quale cazzata spari, se è seguita da una risata registrata vuol dire che è divertente. Per esempio un tizio vestito da peluche con la voce alterata che grida "PIPPO PIPPO PIPPO" fa evidentemente scompisciare dal ridere. Fa talmente ridere che le risate del pubblico non possono rendere l'idea di quanto faccia ridere, e quindi c'è bisogno delle risate registrate. Allora se a te non pare divertente significa che lo strano sei tu, cazzo. Quindi tappati il cervello e RIDI.
Poi imparai che le tette di mia madre non erano poi sto granchè. Quelle lì che si vedevano su Drive In dovevano senz'altro contenere quantità maggiori di latte, e magari lo conservavano pure meglio. Beninteso, non che a 6 anni io poppassi ancora, ma c'era mio fratello minore che era in piena furia succhiatoria.
Imparai che contrariamente a quanto mi andavano raccontando tutti gli adulti che si occupavano di me in quel periodo, portare le mutande infilate tra le chiappe non è disdicevole. Ma solo per le donne. Se porti le mutande infilate tra le chiappe puoi anche non metterti i pantaloni.
Imparai inoltre che i Drive In sono pieni di donne quasi nude. Io manco lo sapevo che roba era un Drive-In. Quando mi andai ad informare (ero un bimbo curioso) scoprii che si trattava di questi cinema all'aperto che stavano solo in America, dove la gente guardava i film in macchina. Quindi pensai che l'America dovesse essere un posto molto caldo per andare in giro sempre mezzi nudi. Da qui ad associare mentalmente l'America alle donne mezze nude fu un passo breve. E non so perchè, ma cominciai a voler tanto andare in America.
Imparai, infine, in una tragica catena di associazioni mentali, che guardare le donne mezze nude in televisione era un'attività che si poteva fare a tavola davanti ad un bel piatto di maccheroni con la salsa. Con il papà e la mamma vicini.
Le donne mezze nude mi parevano un condimento migliore del parmigiano.
E la cosa migliore (o peggiore?) è che non sapevo perchè. Avevo 6 anni, cazzo. La cosa più vicina ad un'erezione che avessi mai visto in vita mia fu quando tirai su una torre di Lego più alta di me.

Non era una trasmissione per impuberi. E vi assicuro che non è bello quando la testa inizia a tirarti verso le femmine prima che incominci a farlo l'uccello. Vuol dire che non è il momento giusto. Non lo è affatto.
Ecco, noi della Generazione B abbiamo cominciato così. Con erezioni mentali. E abbiamo proseguito peggio: ma ci torneremo!

sabato 15 gennaio 2011

La Bibbia reloaded


Leone X (1475-1521) era un papa fortunato. Tutta Roma sapeva che l'espressione contrita che sfoggiava ogni volta che veniva portato in trionfo per le strade era dovuta ad un fastidiosissimo dolore alle emorroidi derivante dal suo arcinoto vizio di farsi inchiappettare da giovinetti superdotati.

E il bello era che non doveva nascondersi: lui era il fottuto Papa. All'epoca era vietatissimo a tutti i comuni mortali andarsi a leggere la Bibbia per conto proprio, e quindi era facile zittire i critici inventandosi qualche versetto all'impronta:
"Santità, ma la sua abitudine di farsi inchiappettare dagli antenati di Rocco Siffredi non le sembra un tantinello fuori luogo per il vicario di Cristo in terra?"
"Taci, infedele, poichè sta scritto in Zebedeo 35:12 -E Dio disse a Zebedeo, TU APRIRAI I TUOI BUCHI PIU' INTIMI AI GIOVANI ISRAELITI, E APRENDOLI SARAI SANTO-".

Il criticone non poteva nemmeno andare a controllare se esistesse o no un libro della Bibbia intitolato Zebedeo, perchè se poco poco ci avesse provato, sarebbe finito sul rogo senza passare per il via.
Poi è venuto quel ficcanaso di Lutero che, approfittandosi delle invenzioni di Gutenberg, si era messo a dire che tutti dovevano poter leggere la Bibbia.
Ed ecco a cosa siamo arrivati oggi.

Sono tristi i tempi in cui un Papa non può fare quel che cazzo gli pare! Significa che non c'è più religione.

Quindi condividiamo l'amarezza del nostro caro Ratzi, il quale non può far altro che invidiare Leone X e la sua libertà di fare quel che cazzo gli pare.
Al giorno d'oggi i Papi sono costretti a rendere conto di un sacco di cose: preti stupratori, l'appoggio a partiti politici composti da puttanieri, ladri e razzisti guerrafondai, l'8 per mille.
Ci permettiamo quindi di suggerirgli una soluzione semplice ed economica per risolvere i suoi problemi:
Aggiorniamo i 10 Comandamenti al XXI secolo!

1 Io sono il signore Dio tuo, non adorerai altro Dio all'infuori di me, a meno che questo altro Dio non ti conceda l'esenzione dell'ICI.
2 Non pronunciare il nome di Dio invano, a meno che la tua bestemmia non sia contestualizzabile all'interno di una barzelletta.
3 Ricordati di santificare le feste, che costituiscono legittimo impedimento.
4 Onora il Padre e la Madre, invece dei Figli, soprattutto se minorenni, fa' quel che vuoi.
5 Non uccidere se non durante una Missione di Pace.
6 Non commettere atti impuri gratis.
7 Non rubare senza devolvere l'8 per mille del tuo bottino alla Chiesa Cattolica.
8 Non dire falsa testimonianza, anzi, non testimoniare per niente che fai prima.
9 Non desiderare la donna d'altri, trombatela.
10 Non desiderare la roba d'altri, prenditela e basta (vedere comandamento 7).

Poche righette per tornare al Medioevo in modo semplice ed indolore.

giovedì 13 gennaio 2011

Isylea the comic 4

Eccoci al nuovo episodio della nostra serie preferita! (Almeno, è la mia preferita, visto che sono l'autore e quindi è esattamente come vorrei).
In questo episodio cominciamo a capire perchè è così difficile che un niubbo si affezioni ad Isylea! Eppure il nostro niubbo è stoico... ce ne fossero di così.





Bene, è il momento di vedere se la nostra serie trova il vostro gradimento. Voglio leggere i vostri commenti! Se ne troveremo meno di 20, la casa editrice Blogger interromperà la serie per scarse vendite. Allora forza e coraggio!

martedì 11 gennaio 2011

feel the evolution, baby

Ci sono dei momenti nella storia dell'umanità in cui, contrariamente alle aspettative, questa fa un passettino avanti. In quei momenti sembra quasi che per questi bipedi pseudo-intelligenti ci sia una speranza di non mandare a puttane la propria esistenza nell'indifferente Universo.

Ecco, io ad uno di questi passettini ho assistito personalmente, nel piccolo della mia vita di cui suppongo a malapena si interesseranno i miei nipoti
(del tipo: -mamma, che faceva il nonno di bello?-
-insegnava storia e filosofia, caro-
-ah mamma, ecco perchè siamo poveri!-).

E' successo domenica, ma prima devo fare un piccolo passetto indietro e raccontare la premessa.

PRIMO PROLOGO: In tutte le migliori famiglie esistono dei riti collettivi, quelle cose che si fanno tutti insieme che ti fanno sentire parte di un gruppo affiatato. In alcune famiglie, ad esempio, ci si sente uniti quando il papà sistema uno dei suoi parenti nei ruoli dirigenziali della sua azienda. Nella nostra, visto che di aziende non ne possediamo (-mamma, perchè noi non possediamo un'azienda?- -perchè il nonno insegnava storia e filosofia. Ora sbrigati a vestirti, che la mensa della Caritas chiude tra mezz'ora-), il rito collettivo più spendaccione che abbiamo è andare tutti e tre (io, moglie e figlia) a comprare le paste la domenica, in modo da ripagare a buon mercato in qualche modo il pranzo che scrocchiamo ai miei suoceri.
Ora è capitato una volta che, rientrato in macchina col bel pacchettino di paste ben infiocchettato, lo appoggiassi sulle gambe di mia figlia mentre mi toglievo il cappotto.
Quanto tempo ci mette un ultratrentenne a togliersi un cappotto in macchina?
Meno di quanto ci mette una bambina di 3 anni a spacchettare le paste e a inzuppare il ditino nella panna.
Questo è accaduto l'anno scorso.

SECONDO PROLOGO: In tutte le migliori famiglie i figli raggiungono un'età in cui cominciano a fare domande scomode.
E non mi riferisco certo alle domande tipo "Papà, come nascono i bambini?". Quelle son bazzecole.
Mi riferisco a domande come: "Papà, che significa quando una persona è d'onore?"
Sembra facile? Non lo è. Se vuoi rispondete ad un bambino in modo complicato, non farete altro che entrare in una spirale di altre domande in cui vi troverete avvinghiati e rincoglioniti come nelle ragnatele di Shelob. (Esempio: -L'uomo d'onore è l'uomo che conserva la propria dignità- -Papà che cos'è la dignità?- -La dignità di un uomo è ciò che lo rende una persona che merita rispetto- -Papà che cos'è il rispetto?- ecc ecc ecc ecc che alla fine, esasperato, ti porta a troncare il discorso con un sonoro -FATTI I CAZZI TUOI-).
Quindi il trucco sta nel trovare una risposta che non ne generi altre. E non è per niente facile.
Quando mia figlia ci ha chiesto cosa fosse l'onore abbiamo preso tempo, finchè, non so come ne perchè, ci è uscita la risposta giusta:
-E' d'onore uno che mantiene le promesse-.
Cazzo se ha funzionato, questa risposta.
FINE PROLOGHI

Domenica, rinnoviamo il rito collettivo delle paste, con una differenza: mia figlia ora parla e sa cosa vuole, così mi fa:
-Papà, le porto io le paste!-
Io la guardo. Non sono uno che dimentica, io.
-Ma mi devi promettere che non le scarti.-
Sguardo tra il furbo e il divertito.
-Papà, ti prometto che non le apro!-

Entro in modalità GRANDI INSEGNAMENTI PATERNI:
-Va bene, io mi fido. Prendi il pacchetto, però ricordati che devi mantenere la promessa se no non sei una bambina d'onore- (Totò Riina sarebbe fiero di me).
Ora diciamocelo, sono stato proprio uno stronzo. Le stavo dando quel pacchetto di paste, sicurissimo che l'avrebbe aperto, per darle una fottuta lezione.
Le avrei detto: -Visto? Non fare promesse che non puoi mantenere.-
A noi adulti piace far vedere ai bambini quante ne sappiamo e quanto siamo bravi. Ammettiamolo. Poi magari siamo le peggio teste di cazzo dell'universo. Io per esempio prometto sempre a mia moglie cose che poi non mantengo (passare lo straccio, lavare i piatti). Però poi vado da mia figlia facendo la parte dell'onorevolissimo mantieni-promesse con la faccia da cazzo che lei non vede, bontà sua.
Se non che lei ci pensa due secondi e mi fa:
-Allora papà non me lo dare, che ho paura che la promessa è una bugia.-

Cazzo. E' tutto quel che sono riuscito a pensare. Cazzo.
Lo sapete che è un imperativo categorico? Se l'è inventato Kant. E' quando uno fa una cosa pur sapendo che facendola se la prende nel culo. La fa perchè E' BENE.
Tipo che non ti fai dare le paste nonostante le vorresti per inzuppare il dito nella panna. E non te le fai dare perchè NON SARESTI UNA BIMBA D'ONORE.

Sì, per tornare al discorso iniziale, in quel momento ho sentito che c'era speranza per l'umanità.
E sì, lo so che l'adolescenza, gli Shokky Bands e Dolce e Gabbana sicuramente si porteranno via tutto il proto-kantismo di questa bambina.
Ma io sono uno che non dimentica, ricordate? E questa non me la dimentico finchè campo.

domenica 9 gennaio 2011

Isylea the comic 3 - (fatto bene!!!)

Eccoci arrivati al terzo numero della saga del nostro povero niubbo nelle lande avventurose di Isylea! Lo ritroviamo in una brutta situazione, e forse lo lasceremo in una ancora peggiore.



Alla prossima puntata!

venerdì 7 gennaio 2011

Il Comunista dentro lo specchio

Pensavamo di avere già abbastanza problemi.
Tipo l'influenza che gira, diventi un comatoso per una settimana e manco una parola sui giornali: cazzo l'anno scorso pareva doveva finire la civiltà umana come la conosciamo per colpa degli starnuti dei maiali.
Tipo che non ci sta lavoro e se c'è fa cagare, e anzi, più fa cagare più ti pagano, e se invece è un lavoro che ti piace allora al massimo ti tocca il rimborso spese, perchè già sei fortunato che fai un lavoro che ti piace, che vuoi esser pure pagato?
Tipo che respiriamo la roba che abbiamo buttato ieri nell'immondizia, solo che è più pratico pagare l'Enel per incenerirla e spedirla bella sminuzzata dentro ai polmoni. A questo punto mi metto direttamente le cicche di sigaretta nell'aerosol, perlomeno risparmio sulla bolletta.
Tipo che c'è la crisi economica e i poveri banchieri là rischiano seriamente di fallire, quindi dobbiamo assolutamente salvarli pagando col sangue perchè, se falliscono, allora ci toccherà pagare col sangue. (Sì, mister Semplificazione dice bene, gente, la crisi è questa: paghiamo sangue per non dover pagare sangue.)

Insomma non è che avessimo bisogno di altri problemi.
E invece no, uno non fa in tempo a risolverne uno che subito se ne presenta un altro, come i mostri dei videogiochi, vero Giulio?
Infatti, a quanto pare, i Comunisti esistono ancora. Sì, avete capito bene: esistono ancora, e tutte quelle favole sulla caduta del muro di Berlino non sono altro che disinformazione bolscevica.
Ringraziando il caro Silvio per avermi avvertito, sono passato alla Retcon 2, e mi chiedo sillogisticamente:
I Comunisti esistono ancora
i Comunisti sono tra noi...

ergo, dove cazzo stanno i Comunisti?
Dovranno pur nascondersi da qualche parte, ed io li troverò, fosse l'ultima volta che faccio prima che mi uccidano sparandomi nelle orecchie l'Internazionale presa dalla soundtrack di Roky 4.
E così, prima di tutto, ho setacciato ben bene casa: sotto i letti, negli armadi, nel sottotetto, ho aperto pure il cassetto di Eta Beta*. Dopo aver bonificato per bene casa (ma non ne ho visti, almeno per ora), sono uscito con le antenne dritte e l'occhio vigile.

Sull'autobus ero bello e seduto sul sedile per obesi (non sono obeso, contrariamente a quello che dice mia moglie, è che mi piace stare largo). Ad un certo punto è arrivata una spregevole vecchietta con due buste della spesa e una stampella sotto braccio, chiedendomi se per caso le cedevo il posto.
DIN DIN DIN ha fatto il mio cervello. Eccola, sta stronza, proprio il tipico atteggiamento subdol-comunista. Voleva togliermi quello che mi ero onestamente guadagnato col sudore della fronte, con la scusa dell'infermità! Ma vai a lavorare, comunista dei miei coglioni! Però mi sono alzato lo stesso.

Poi al supermercato ho comprato il puzzle di Peter Pan per mia figlia, che costava solo 5 euro e 99 centesimi. Vado lì alla cassa, sbatto una banconota da 10 sul bancone e la cassiera mi da' solo 4 euro di resto. Tipico dei comunisti, prendersi i soldi di noi lavoratori senza dare una fottuta spiegazione. Dannazione, ma sono proprio ovunque. Dov'è il mio centesimo di resto? Però non gliel'ho detto e me ne sono andato.

Al bar mi metto a sfogliare il Corriere dello Sport mentre aspetto il caffè. Quando è pronto, mi avvicino al bancone per prenderlo e quando torno trovo un tizio in cachemire (sì, proprio in cachemire!) che se l'era messo a leggere. Maledetti comunisti! Non puoi distrarti un secondo! Ridammi il mio giornale, ero arrivato prima io, merdosissimo mangiabambini! Però ho bevuto il caffè e sono tornato a casa.

Sono passato al cesso e mi sono guardato allo specchio. Il tizio dall'altra parte c'aveva una faccia da bolscevico, con la barba incolta e i vestiti rimediati in qualche outlet!
Possibile che io stesso sia un Comunista senza essermene accorto?

martedì 4 gennaio 2011

Le strade per il Grande Inquisitore sono infinite


Quando ieri abbiamo pubblicato la nostra classifica del Peggio del 2010, credevamo di aver pagato il dazio necessario per sentirci un blog come tutti gli altri. Nemmeno sono passati 10 minuti, però, che abbiamo scoperto un'altra usanza di quelle che "Hey, se non lo fai, non sei nessuno".

Stiamo parlando ovviamente delle Chiavi di ricerca più strane digitate sui motori di ricerca per arrivare al nostro blog.

A quel punto ci siamo sentito come il tamarro di Bianco Rosso e Verdone quando, subito dopo aver praticamente saccheggiato un autogrill (all'epoca non esistevano ancora i Camogli, fortuna sua), esce fuori e si ritrova davanti una bambina che si gusta un superleccalecca di Titti con una tale intensità, che ancor oggi la sua interpretazione è la più gettonata dalle aspiranti ai provini per i film porno.
Così, come il tamarrone di Verdone deve correre dentro a procurarsi quel dannato Titti (quanta Italia c'è in quella scena, porca miseria), così noi siamo corsi a rimediare alla nostra incredibile mancanza.

Siccome poi il nostro blog è dedicato per metà al mondo reale e per metà a quel mondo virtuale che gli iniziati chiamano Isylea, ci adeguiamo e pubblichiamo ben DUE (2) LISTE.
Venghino, siore e siori!

Cominciamo con la lista delle parole chiave digitate da utenti ignari:

Dove posso trovare 1 donna nana?
Cucciolo è finalmente cresciuto

Droga Ferentino
Prova su Google Drugs

Biancaneve con i nani morale
Se non trovi una donna nana, puoi sempre accontentarti di una principessa

porno, noi
rivista per coppie tradizionali

gentili clienti
che quelli che ho mi sputano in faccia

stronzo di bersani
che voglio scoprire cosa ha mangiato ieri sera

"una buona bestemmia"
PRESTO, CHE MI SONO CHIUSO UN DITO NELLA PORTA!

cazzinculo
è per un mio amico

che cazzo grande che hai
è per scoparti meglio, bambina mia

Apocalisse nel suo culo
ed il terzo giorno Dio disse: che l'enterogermina sia

mi sento eco in testa
non è un buon segno

cazzo di Fini
ecco chi è la misteriosa fonte di Feltri

E passiamo ora alle parole chiave digitate dagli utenti di Isylea!

Seavel che cazzo!
anvedi Seavel

cosa vuol dire Apollonius
Apollonius vuol dire fiducia

come uccidere Shaka dryma
45 fascicoli settimanali. In regalo con la prima uscita, il primo pezzo del Tebutje montabile!

Isylea mappa dove
prova qui, dovrebbero saperne qualcosa

skill cazzo
mi masturbo sei volte al giorno, perchè non mi aumenta?

Athulea dove vive
che l'ultima modifica allo schiva m'ha fatto proprio girare i coglioni

mappa campo bahel
che voglio andare ad ammazzare Shaka

Vilmis senza orecchio
si chiama Cheimon, ma non gli piace che se ne parli

forza Giad Mosil
meno male che Nostos c'è!


....e abbiamo aperto solo da tre mesi!

lunedì 3 gennaio 2011

Noi siamo diversi e quindi ci adeguiamo

Da quando ho messo su famiglia mi sono ritrovato con un sacco di tempo libero. Cioè, se questa affermazione vi sembra paradossale, si vede che non siete mai stati ggiovani. Provate a pensare a tutte le ore dedicate alle droghe, al cazzeggio, all'alcool, ad uscire la sera cercando disperatamente un buco dove infilarvi (o qualcuno che si infili nel vostro buco, perchè noi del Grande Inquisitore siamo per le pari opportunità, tipo: tutti quelli che san fare un pompino devono avere la stessa opportunità di diventare ministro). Ecco, quando tutte queste ore si perdono come lacrime nella pioggia, arrivi al punto che tra lavoro e figli e moglie riesci ad ottimizzare i tempi al punto che tra una responsabilità e l'altra ti rimane un sacco di tempo per girovagare su internet. Che poi se vivi in casa con una moglie ed una figlia devi pure dire addio ai siti porno. Quindi che fai? Ma leggi i blog, naturalmente. E poi diciamcelo, i blog un pò porno lo sono. Cioè, mi spiego: un film porno è porno perchè ti mostra quello che normalmente la gente fa nelle segrete stanze da letto (tranne che gli outdoor, ma questa è un'altra storia). E ti mostra solo quello, nudo e crudo: niente pippe mentali, in culo i preliminari, si va dritto al sodo (benvenuti alla fiera dei doppi sensi, un euro al chilo). Ed è la stessa identica cosa che fanno i blog. Ti mostrano quello che normalmente avviene nei segreti cervelli dei blogger. Nudo e crudo. Ad esempio queste benedette classifiche delle cose migliori e peggiori del 2010. Tutti quanti lì a scrivere quello che ci è più piaciuto, la serie TV, il fumetto, il libro, la gaffe di Berlusconi. Oh, ma chi se ne frega? Saranno o non saranno cazzi tuoi? Ma no, sciocchini. I cazzi propri si sono estinti quando la prima persona al mondo ha interrotto una sega in bagno per rispondere al cellulare. E quindi noi del Grande Inquisitore, che siamo matusa dentro ma realisti fuori, ci adeguiamo anzichenò.
Ecco quindi la nostra classifica del 2010!
E siccome il meglio è questione di gusti ma al peggio non c'è limite, ecco a voi la classifica del
Peggio del 2010!

3- Gli Shokky Band
Sì, sono laureato in filosofia. Sì, sono un insegnante. Sì, leggo Dostoevskij. E sì, so che cazzo sono gli Shokky Band. E mi sento sporco.
Sono quei fottuti braccialetti colorati elastici che se li metti al polso sono.... braccialetti colorati elastici, ma se li lasci stare sono braccialetti colorati elastici a forma di tantecose. C'è la serie delle lettere, quella dei monumenti, quella degli animali, quella degli aggeggi erotici (e se quest'ultima non c'è, peccato, li avrei rivalutati).
E se giri per strada (o a scuola) li vedi tutti con questi elastici al braccio che manco Cristiana F. e i ragazzi dello zoo di Berlino se lo sarebbero immaginato.
Sono entrati nel mio mondo il giorno in cui mia moglie è corsa allarmata da me dicendomi di chiamare un Esorcista per mia figlia. Perchè si era messa di punto in bianco a ripetere "Shokky Band-Shokky Band-SHOKKY BAAAAAAAAAAND!". Che noi manco le facciamo vedere la televisione, men che meno la pubblicità. Ma oggigiorno ci sono stronzate che si acquisiscono per osmosi ambientale. Altro che il "non possiamo non dirci cristiani" di Benedetto Croce. Oggi vale il "non possiamo non dirci stronzi". Aggiornati, Benedè.

2- La fine di Lost
Ovvero come imparare sulla propria pelle che degli americani non ci si può fidare.
Perchè ecco, uno ci rimane male. Stai lì che scopri un telefilm appassionante con dei personaggi a tutto tondo schiantatisi su un'isola deserta che poi deserta non è.
E poi piano piano escono fuori i misteri. C'è un mostro sferragliante fatto di fumo, ci stanno le voci sussurrate, e poi la botola, e quello che c'ha le visioni del futuro, e quello che vede la genta morta, e i paradossi temporali, gli scienziati pazzi, gli egiziani, i fantasmi, i cadaveri che si rianimano, quelli che guariscono, i bambini coi superpoteri! e poi, alla fine.. alla fine...
bisognava solo togliere il tappo, come nei migliori water otturati.
E ci hai messo sei anni a renderti conto che quelli che hai chiamato per tutto il tempo "misteri che saranno spiegati" non erano altro che "stronzate buttate lì di tanto in tanto per non farti pensare a quello che stai guardando".
Mio Dio, io ho pensato per tutto questo tempo che potesse esistere la "spiegazione logica" di un mostro fatto di fumo che si mangia la gente.
Fottuti americani.


1- I preti che stuprano bambini
Ci pensavate che fosse una classifica da pop-corn, eh? Benvenuti al Grande Inquisitore.
Sì, perchè lo "scandalo dei preti pedofili" non rende l'idea, gente. Anzi, aggiungiamoci il carico di briscola: il Papa li copriva.
E no, non solo Joseph Hannibal Ratzinger, che quello tanto con la faccia che si ritrova mi sorprende che i bambini non se li mangiasse, piuttosto.
No, io parlo di Karol Santosubito Wojtila. Sì, quello lì, porca miseria, perchè delle due l'una, o i preti hanno cominciato miracolosamente a fottere i bambini così, col millennio, perchè tanto nel 2012 il mondo finisce e quindi diamoci alla pazza gioia; oppure lo facevano anche prima.
E se lo facevano pure prima, qua non è questione che io vengo a dimostrare che tu sapevi, porca puttana, è questione che tu che giochi a scopa con Dio quando nessuno ti vede devi dimostrare a me che non lo sapevi.
E pure se non lo sapevi, allora facevi proprio cagare come Papa. Quindi, oh, ci avrai liberato dal comunismo (che poi chi se ne frega), ma preferivo meno bambini stuprati, grazie.