martedì 30 novembre 2010

Donna nana tutta tana


Mai far intervistare un nano ad uno che soffre di claustrofobia. Ho anche provato a far conto sulla loro celebre diplomazia, chiedendogli un incontro all'aria aperta. Damir mi ha risposto molto civilmente "Col cazzo", e dunque eccomi qui sprofondato sotto chilometri di roccia, seduto su una sedia troppo stretta, a prendere appunti davanti ad una birra (bevuta da lui, perchè noi divinità non siamo degne di assaggiare l'arte nanica). E sopporto tutto questo solo per potergli fare la grande domanda di tutti i tempi! Ma devo stare attento a infilarla al momento giusto.

Allora prima domanda: come mai Isylea e non World of Warcraft?

Ovviamente perchè non mi va di pagare un canone mensile. A parte questo io e i mud abbiamo dietro le spalle una lunga convivenza, quasi dieci anni, iniziata sugli ormai estinti mud telnet. I mud ti permettono una interazione con l'ambiente circostante molto più profonda ed immersiva rispetto ad un gioco grafico dove è impossibile andare oltre quello che è il "set" predefinito scelto dagli sviluppatori. I mud inoltre offrono un'esperienza di gioco in qualche modo più "riflessiva", permettendoti di sviluppare situazioni di gioco impossibili da ottenere in un gioco come WoW o simili. Ma alla fine io credo siano due esperienze di gioco talmente diverse che non è possibile nemmeno fare un paragone. Io semplicemente preferisco di gran lunga i mud.
Ecco, l'idea che poter descrivere a parole un oggetto, invece che doverne buildare l'aspetto grafico, rende certamente più libero un mud come isylea rispetto a un gioco come wow. Però il "dover leggere" rischia di rendere ostico il gioco alle nuove generazioni, che l'ultima cosa che fanno nella vita è, appunto, leggere qualcosa. Secondo te Isylea resterà sempre un gioco di nicchia?
Probabilmente si. Isylea oltre ad essere, in quanto mud, di per se un prodotto di nicchia ha una curva di apprendimento davvero ripida per chi è agli inizi. Sono convinto però che non si è ancora riusciti a raggiungere gran parte dell'utenza che Isylea può ottenere: in Italia ci sono ancora parecchi, insospettabili, giocatori (vecchi o nuovi) di mud in attesa.
E cosa bisogna fare per te per raggiungere questi giocatori nascosti?
Fino a qualche tempo fa si andava avanti con il semplice passaparola tra giocatori, di recente però ho notato che si è iniziato a sfruttare anche altri canali per far conoscere il gioco. Sicuramente aiuterebbe riavere, dopo tanti anni e siti falliti, un portale di riferimento per i mud italiani. Oggi cercando "MUD" su google si ha di fronte un panorama davvero sconsolante.
Va bene, passiamo oltre e andiamo sullo specifico. Perchè il nano?
Sinceramente? Per puro caso. Dopo due cocenti delusioni negli umani ed una tanto breve quanto inconcludente esperienza nei dryma decisi che mi sarei dato un'ultima possibilità su Isylea nei nani. Principalmente cercavo solo un posto dove potermi giocare lo studioso senza eccessive responsabilità e senza aver a che fare con il tutto baraccone che il gioco umano si porta appresso. Inutile dire che la cosa si è poi evoluta in tutt'altra maniera.
Tu sei uno dei pochi pg che ha vissuto sia il pre che il post Saretec-connection. Innanzitutto vorrei chiederti un giudizio OFF sull'affare: è servito? Cosa è migliorato e cosa è peggiorato?
E' sicuramente servita come "spinta" ai giocatori a riprendere in mano una situazione che stava portando la razza al fallimento. Da questo punto di vista il poter riorganizzare da zero l'intera struttura nanica ha giocato un ruolo fondamentale nella sua "rinascita". Farlo però ci è costato mesi non proprio tranquilli, con pochi mezzi, circondati da nemici, in una wild ostile ed una sede grossa la metà della caserma umana. Farlo però ci è costato mesi non proprio tranquilli, con pochi mezzi, circondati da nemici, in una wild ostile ed una sede grossa la metà della caserma umana. In generale direi Migliorato: Rapporto tra pg anziani e giovani, l'organizzazione dei mestieri e velocità nel prendere decisioni. Peggiorato: Per molto tempo ci si è sentiti alla stregua di umani alti 1.20, avendo perso molte delle nostre caratteristiche distintive (fucina, miniera, torre delle rune ). Anche il rimanere sotto costante attacco ha spesso reso la vita di noi esuli più dura di quanto si possa chiedere ad un player.
Prima di entrare nel merito ON, vorrei chiederti se per te interventi di questo tipo sono auspicabili o da evitare. Lo staff a fronte di una razza morente dovrebbe lasciarla morire?
Eh, argomento estremamente delicato. Un intervento fatto all'insaputa dei giocatori può venire male interpretato e peggiorare la situazione, non intervenire potrebbe dare l'idea di essere stati abbandonati. Resto dell'idea sono interventi che necessitano come minimo di una discussione interna tra staff e giocatori.
Una discussione interna che però non rischia di trasformare il tutto davvero in una situazione totalmente pilotata? Nel caso di Saretec, ad esempio, per quanto i pg siano convinti del contrario, l'esito non era assolutamente scritto.
Nei nani alla fine nessuno sapeva che avrebbero invaso Saretec, eppure tutti eravamo a conoscenza del fatto che qualcosa si stava per muovere. Grazie a questo quando è scoppiato il casino eravamo già in parte pronti all'eventualità di un trasferimento forzato e non siamo rimasti totalmente con le chiappe a terra. In fondo anche quando ci fu l'assalto degli orchi a Khenam Athu avvisò che l'esito della giocata avrebbe potuto cambiare il gioco umano e non mi sembra che la giocata ne abbia risentito. Sull'esito non scritto alla fine dare una quest del genere ad una comunità che aveva già grossissimi problemi a tirare a campare non è già di per se una sorta di pilotaggio?
Divagando un attimo, a me sembra incredibilmente significativo il fatto che sia stata proprio una situazione di estrema difficoltà a dare nuova linfa ad una razza intera, al punto da portare i nani ad essere uno degli attori principali del gioco globale. Secondo te come mai è stata possibile una cosa del genere?
Un'ottima infornata. Per un caso credo più unico che raro nella razza sono confluiti sia ottimi elementi che player con un'enorme esperienza sulle spalle, basti pensare che tra di noi ci sono almeno quattro giocatori che hanno ricoperto in passato il ruolo di capoclan. La possibilità data a questi giocatori di rifondare da zero i nani ha fatto il resto...ma è stata davvero una faticaccia.
Col senno di poi cosa rifaresti e cosa non rifaresti riguardo questa esperienza (anche dal lato staffico)?
Sulla giocata che ha portato alla caduta di Saretec non ho molto da dire, anzi, da parte mia è stato anche molto divertente viversi quel momento "storico". Su quello che è accaduto nei mesi successivi sicuramente si sarebbe potuta lasciare un pò più di calma ai nani.
Approfondiamo!
Ci son stati dei periodi dove davvero avevo timore a loggare per paura che arrivasse il solitoMob ad avvisarmi che qualcuno/qualcosa stava per venirci a distruggere. Con gli orchi a venti caselle, i bahel a nord, senza miniere, strutture, sperduti ed appesantiti da un paio di bug/implementazioni spesso si è sottovalutato il fattore stress che un gioco come Isy può dare. Non nego che in alcuni casi sia stato anche stimolante, ma almeno una volta è venuta a tutti la voglia di appendere il client al chiodo, soprattutto per chi utilizzava ore del proprio tempo per produrre oggetti o estrarre risorse.
E oggi comìè la situazione?
Migliorata, per fortuna. Siamo anche riusciti a trovare il tempo per darci una riorganizzata, si spera per la fine dell'anno di tornare ad avere una città/società degna di questo nome, meno tasse, più nane per tutti e la pace in referenza.
A partire dalla tua esperienza, come consiglieresti di muoverti a quei gruppi di gioco che si trovano nella necessità di ricostruirsi?
Non aver paura a rifare tutto da zero, si prenderanno un sacco di mazzate comunque. Tanto vale provarci.
La razza nanica ha avuto un boom di iscrizioni dal periodo pre Saretec. Per te da cosa è dipeso, aldilà del fatto che andava ricostruita? Qual è l'appeal del nano su Isylea?
Il boom è dovuto molto al passaparola: giocatori che son arrivati si son trovati bene ed han fatto arrivare altri giocatori. Il nano Isyleiano ha un bg abbastanza immediato da comprendere ma al tempo stesso estremamente complesso da approfondire, dietro il solo concetto di "onore" nanico c'e' un'intero modo di "vivere" il proprio personaggio che va dal Darbek casinista al Kurbal fighetto. Meccanicamente e socialmente poi il nano ha enormi potenzialità e, soprattutto, la possibilità di svolgere il ruolo che si è scelti senza troppi problemi. L'unica pecca è che in questo mondo di ottantenni modelli sono fisicamente un poco bruttini, QUESTO ci limita un sacco.
Io se fossi in voi la vedrei come una liberazione: meno giocate alla Dawson Creek e più heavy gdr!
Sinceramente l'unica cosa che mi manca davvero di Khenam sono le ore passate da Nehellenia in sartoria ad ascoltare gli ultimi pettegolezzi. Comunque è vero, senza si gioca molto più tranquillamente.
Allora cerchiamo di spiegare a chi ci legge che cosa significhi nello specifico essere un nano di isylea, aldilà dei rutti bevendo birra e del rotear d'asce.
Un nano, ora, pone al di sopra di tutto Mudrok e l'impero che è sua diretta emanazione. Il suo rapporto con la divinità è talmente stretto che il suo lavoro e le sue azioni sono considerate vanto per l'intera razza, per questo nei nani il lavoro si pone come valore principale e tutti si impegnano affinchè ai giovani non rimangano senza una occupazione. Tutto il resto son rutti, birre ed asce.
Vorrei che mi esprimessi lo stesso concetto però in termini OFF. Sappiamo che ogni razza di Isylea è ideata per venire incontro a diversi stili di gioco. Qual è il ritratto del player che si sposa perfettamente con lo stile di gioco del nano?
Il nano è sicuramente una razza adatta a chi piacciono le meccaniche di produzione e a chi vuole giocare in un ambiente meno complesso, più "onesto" e meno iperspecializzato ( molti ruoli nei nani sono accorpati ) della realtà umana, rimanendo comunque in un contesto "civile". In generale cerchiamo di valorizzare chi ha voglia di fare e di rimboccarsi le maniche, lavori da fare di certo non ci mancano. Ovviamente tutto senza tralasciare il buon gdr.
Da quando la razza nanica è esplosa le dinamiche generali si sono sicuramente ravvivate. Come trovi che vada l'interazione tra le razze nel gioco?
Il bg isyleiano è spesso categorico su come vadano gestite le interazioni tra razze diverse, il che ha limitato l'evolversi di una diplomazia interraziale più complessa. Isylea in se è molto limitante in questo senso, tra meccaniche di lingua, bg e distanza tra le varie realtà di gioco. Ma alla fine non è un difetto, è solo una scelta di gioco ben precisa.
Qui tocchiamo un tema che non ho mai affrontato con altri, e che forse con voi nani è parecchio attuale. Secondo te fino a che punto un Bg di razza può essere cambiato dal gioco giocato? Esiste un punto in cui bisogna dire "eh no, oltre questo non posso andare per BG" oppure gli eventi di gioco possono alla fin fine giustificare qualsiasi cosa (purchè siano eventi di gioco?)
La risposta giusta sarebbe "usando il buon senso", se una cosa chiamata "buon senso" esistesse veramente ( qui ci starebbe bene una faccina ma mi hai vietato di usarle). Io direi che quando una cosa non funziona sarebbe saggio fare una discussione seria tra referenti e staff per cambiarla. Le razze sono state create partendo da un'idea o una previsione base che può rivelarsi sbagliata (la megacittà saretec) o corretta ( come il sistema dryma ). Sul quanto poi è oggetto di continue scornate con lo staff (la più recente credo si stia consumando proprio ora nella nostra referenza) e può trovare soluzione solo da una discussione civile tra tutte le parti. Sugli "eventi di gioco" mi ritengo un giocatore abbastanza anziano per sapere che si potrebbe trovare una spiegazione gdierristica plausibile a qualsiasi cosa. Quasi sempre son ottime basi di partenza, ma van prese con le pinze anche loro.
Anche se gli eventi di gioco portano un nano a baciare in bocca un elfo?
Gli elfi non esistono.
E se esistessero? Per esempio sarebbe lecito che eventi di gioco portino ad un'alleanza tra nani ed orchi? (visto che gli elfi non esistono cambio esempio)
Beh, Dingwath una volta disse di si. Come ho scritto prima le motivazioni di gioco possono essere infinite, che poi sia una buona cosa per il gioco è un'altra questione. (Ne butto giù una per il nostro pubblico: rinasce bahel e tutti ci mettiamo a menarlo.)
Ti faccio una domanda attuale, per far vedere come noi del Grande Inquisitore siamo "sulla notizia": ti dispiacerà che un giorno o l'altro Damir sarà costretto a tirare le cuoia per sopraggiunta vecchiaia?
Si, molto. L'idea di perdere definitivamente il pg non mi piace per niente. Spero che lo staff cambi idea sull'argomento. Sarebbe bello poter loggare dopo 5 anni con il proprio pg e vedere cosa è cambiato.
Perchè, dopo 5 anni non puoi loggare con una ltro pg e vedere lo stesso cosa è cambiato?
Ma non potrei giocarmi il vecchietto che guarda i cantieri!
Ribaltiamo la domanda: qual è il motivo per cui è così difficoltoso pensare di cambiare pg prima o poi?
Dopo tanti anni di gioco è difficile dover ricominciare tutto da capo e capisco chi non ha più la voglia di ritornare con un pg giovane. Ma aldilà di questo un gioco, secondo me, dovrebbe dipendere il meno possibile da ritmi temporali reali. Ci han sempre ricordato che Isylea è un gioco che richiede pazienza, se a furia di aspettare ti ritrovi pure il pg morto la vedo dura continuare a giocare.
Stiamo pur sempre parlando di 7-8 anni di gioco prima che un pg "debba" schiattare... Anzi, ti dirò di più! A me sembra una grossa contraddizione dire "un pg non deve dover morire di vecchiaia perchè è un GIOCO", perchè la motivazione di una tale pretesa mi sembra lontanissima dall'aspetto ludico di Isylea. Al contrario, mi sembra dovuta al fatto che si prende un pò troppo sul serio quell'insieme di pixel che è il proprio pg.
Isylea è un passatempo che chiede impegno e molte ore del proprio tempo, e quelle non sono esattamente pixelate. Comunque son visioni di gioco che esistono da sempre: c'e' chi preferisce l'esperienza più "hardcore" e chi quella più "casual". Mi sembra prendersi eccessivamente sul serio anche il volere a tutti costi il realismo a costo di tirarsi martellate sulle balle, io non bollerei subito questo tipo di dubbi come pretese o, peggio, come eccessivo attaccamento alle "cose" virtuali.
Ma se i pg diventassero tutti immortali il gioco non diventerebbe un tantino statico?
E per quale motivo? ( controdomanda! )
Perchè il ricambio nei ruoli di comando sarebbe praticamente azzerato!
Se un gruppo deve aspettare che i pg al comando schiattino per avere un ricambio generazionale evidentemente è una comunità con qualche problema. ( un pò come l'Italia insomma )
Non si tratta solo del comando. Metti un fabbro immortale che ormai è così bravo che qualsiasi nuovo fabbro può solo leccargli i piedi.
O mettiamo la loro totale assenza che rigetta per anni la razza indietro di 4 anni real. Comunque a livello di skill non mi pare di aver mai notato impossibilità a raggiungere i più anziani, negli umani iniziai a giocare lo studioso avendo davanti "bestie sacre" come Morkai e Baruch ma questo non mi impedì di raggiungerli.
Ma non si tratta solo di skill, è un discorso complesso... non puoi negare che la presenza o meno di un pg in una comunità la influenzi pesantemente. Bisogna dar spazio ai giovani! L'Italia è proprio il paese degli immortali, il tuo esempio è calzante ma per dimostrare la mia tesi.
Se non lasci spazio ai giovani questi scappano prima che il vecchiardo schioppi di vecchiaia. E' la comunità che deve sviluppare gli anticorpi per evitare queste situazioni, non le meccaniche. Altrimenti ti infili in un ciclo infinito.
Guarda che non c'è nessuna meccanica che costringa a morire.
"Esistono dei modi in gioco per raggiungere la morte definitiva, la fine del personaggio. Questa non è però posta come una punizione, né è posta come un incidente inaspettato (ops, hai fatto scattare la trappola della morte definitiva!) tuttavia esiste. Uno di questi modi (il più comune diciamo) è la morte per vecchiaia." E queste son le parole di un master, se non si può morire di vecchiaia allora di cosa stiamo parlando?
Ho detto che non esiste la morte meccanica per vecchiaia. Non vuol dire che non esista la meccanica della vecchiaia... che mi pare il vero oggetto del problema, più che la possibilità di dover morire per davvero
Beh, la domanda iniziale era "ti mi dispiacerà che un giorno o l'altro Damir sarà costretto a tirare le cuoia per sopraggiunta vecchiaia". La meccanica della vecchiaia è un'altra domanda.
E' vero! allora fai finta che ti abbia fatto quest'altra domanda!
Non saprei, anche se sembra logico che un vecchio non sia forte quanto un giovane, l'idea che debba beccarmi malus solo perchè gioco da tanto tempo non mi piace affatto. Ma il succo del discorso è comunque che la vecchiaia non serva allo scopo di invogliare il passaggio generazionale ma che, al contrario, riesca solo a privare il gioco di player esperti. E poi trovo che il dover arrivare quasi a costringere il cambio pg con cali di skill sia una mossa piuttosto bassa.
Va bene, non monopolizziamo l'intervista con questo argomento. Passiamo ad altro, ovvero ad un argomento che non ho chiesto a nessun altro. Voi nani siete praticamente l'unica razza che interagisce spesso con gli orchi. Come la mettiamo? Sono proprio così pessimi come dicono tutti?
E' una razza con una forza impressionante, libertà completa di movimento nella nostra zona e formata sulla carta da giocatori bannati da Isylea, dovreste farci santi! Ora che non abbiamo più saretec come zona franca di gioco per noi è un grosso problema. Il 99% delle volte le interazioni finiscono con speedwalk, mazzate o niubbate varie e noi di certo non possiamo tenerli lontani con la forza dirompente del nostro gdr. Ci son periodi dove vengono un giorno si e l'altro pure ( costringendoci a correre di qua e di là per fermarli ) lamentandosi pure della "forza" dei golem. Quel che a noi sembra assurdo è che si siano ritrovati praticamente gratis Saretec, Bolthran ed interventi di Kormyon in un periodo in cui noi non avevamo manco tre caselle di wild protette per far ambientare i giovani. Probabilmente se le premesse della razza fossero rimaste inalterate avrei dato un giudizio più positivo, ma ora per noi è più un ulteriore grattacapo che una concreta opportunità di gioco.
E vabbè, ma mica è colpa loro. Io sto portando avanti una campagna: trova qualcosa di positivo negli orchi! Forza, trova qualcosa di positivo negli orchi. Nei player, eh, non nella razza da BG.
Che Gromsh ha compreso "l'angolo dello Ngaziu" più dei player umani?
Non è esattamente inerente al gioco.
Andrebbe girata la domanda a chi si mena con loro quotidianamente. Dal lato "gestionale" sono davvero un danno. Gorom dice che sono una tragedia ma che si impegnano, va bene?
Va bene, l'impegno è qualcosa, direi. In fondo io credo che tutti quanti abbiano dei lati positivi e dei lati negativi.
E meno male!
Passiamo al gioco delle razze? Gli orchi li abbiam fatti , passiamo agli umani!
Ho lasciato un "piezz e core" nella torre d'ametista (conoscendo Morkai sicuramente c'e' davvero un pezzo di cuore di Konrad in un barattolo da qualche parte). Che dire? Sono tutto ed il contrario di tutto, si portano dietro di loro un bg confusionario ed una organizzazione che fa acqua da tutte le parti. Come gioco variano dal pessimo all'ottimo, anche se ultimamente sembra che passino più tempo a litigare in giro che ad occuparsi del gioco. Non invidio chi dovrà prendersi l'incarico di rivoluzionare tutto.
Elfi!
Bah! Pure loro litigiosi fino all'ultimo con l'aggravante del sentirsi un pò l'elite isyleiana, si presentano ogni tot da noi a dirci le solite due cose per poi sparire nel nulla, dando l'idea di essere davvero poco affidabili. A parte tutto hanno un gioco estremamente complesso, qualsiasi esso sia, che è quasi impossibile da comprendere se non si è al suo interno, un pò come i nani.
Goblin!
Chiunque abbia il coraggio di giocarsi un esserino verde di 20kg in un continente popolato da modelli corazzati e bestie sanguinarie alte due metri gode automaticamente della mia stima. In generale ho sempre trovato buoni player e belle giocate nei goblin.
Dryma!
Non si può fare un discorso generale sui dryma, sono troppo diversi a seconda delle tribù. Con i Bahel ci ho giocato solo una volta durante una battaglia quindi non ho troppi elementi per dare un giudizio. I thrangar sono una bella comunità con cui abbiamo sempre avuto ottimi rapporti, le giocate con loro si son sempre rivelate interessanti. Yerba ed Uryen non pervenuti.
Altra domanda di rito: parere spassionato sull'operato staffico! (sotto tutti gli aspetti)
Nelle giocate brevi e sulle animazioni personali mi son sempre trovato bene, il vero problema risiede secondo me nelle grosse quest, il più delle volte macigni di trame e sottotrame che si trascinano per mesi se non per anni spesso senza mai giungere ad una conclusione od addirittura danneggiando parte dei giocatori ( vedi la strage di player provocata dal morbo). La quantità di bg e di gioco prodotto poi è talmente vasta che ci si ritrova a volte nel paradosso di pg che conoscono meglio la realtà di gioco dei loro master di riferimento. Ma abbiamo già avuto modo di scornarci abbondantemente su questo argomento, per me rimane il fatto che i master dovrebbero farselo qualche mese nel gioco ogni tanto. Sull'aspetto implementativo nulla da dire, Isylea rimane il più grande mud sviluppato in Italia, forse anche oltre.
Qual è l'implementazione dei tuoi sogni?
La runica!
Allora vai con l'ultima: raccontaci il momento ruolisticamente pià soddisfacente per te nella tua carriera isyleiana!
C'e' di mezzo una infona off, posso?
Vediamo, al massimo la censuro.
Quando scoprimmo la magia su Isylea dopo una ricerca che aveva occupato tre generazioni di studiosi. Mesi di giocate riassunte tutte in un unico momento, fu davvero una bella giocata.
Ah beh, e questa sarebbe l'info off?
Tu non sei stato esicasta , il solo PENSARE alla magia troppo forte poteva causarti il ban. Ora sta nuova generazione dà tutto per scontato, giovinastri.
Va bene, direi che è finita! Grazie e buon ritorno alle tue provette!
Seh, ora mi dovrò sorbire gli orchi offesi.
Tanto al peggio che possono farti, attaccare hod?

Ecco che Damir se ne va, tornando ai suoi affari, e solo ora mi rendo conto che porca miseria, mi sono dimenticato di fargli la grande domanda di tutti i tempi! E' vero o no che i nani compensano la scarsa altezza con altre parti del corpo? Bah, sarà per un'altra volta. Meglio non pensarci, perchè ora mi aspetta una lunga e disperata ricerca per tutta Isylea. Il mio obiettivo infatti è una delle creature più braccate, nascoste, irraggiungibili del gioco. Uno che tutti in ON lo schifano e in OFF vorrebbero ottenere quel che ha ottenuto lui: Morkai!

Per quanto riguarda il Quizzone: il vincitore è Leeuw! Ebbene sì, la mia prima quest riguardava un assassino efferato e macellaio. A proposito, vi va di venire a cena da me nella mia isolata baita di montagna?
La prossima domanda è un concorsone!
Scrivi l'esprimi migliore!
Il vostro pg è tranquillamente seduto per i cavoli suoi, a fare quel che ama più fare quando sta per i cavoli suoi. All'improvviso compare questo messaggio di stanza: Un demone immondo arriva passeggiando da sud
L'esprimi migliore sarà votato dallo staff, e vincerà il solito no-prize!

Al lavoro!

domenica 28 novembre 2010

Si informano i gentili clienti: Riso amaro


Ma Gerry Scotti è o non è un gran simpaticone?
In un paese dove persino Pippo Baudo non si capisce che fine abbia fatto, il caro crapapelata Gerry Scotti invece continua ad ammorbare i nostri schermi televisivi con le sue orrende trasmissioni. Il suo volto tondo e sorridente ha annunciato agli italiani per decenni troiette sculettanti, bambini cantanti che invece di andare a scuola rompono le palle con le canzoni che già non ci piace sentire dagli adulti, concorrenti che alla faccia della povertà vincono milioni di euro rispondendo a domande tipo "di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?" (ma solo dopo averci pensato due ore e aver chiesto l'aiuto a casa, si sa mai).
Pochi sanno che il caro Scotti è stato anche deputato in Parlamento, militando nelle file del PSI di Bettino Craxi. Sì, proprio quello che ci ha lasciato il debito pubblico più grande d'Europa per andare ad Hammamet a godersi il sole. Alla fine ha dichiarato che questa esperienza "non gli ha lasciato niente". A parte lo stipendio da parlamentare, aggiungiamo noi.

Ma perchè sprecare delle righe per parlare di Gerry Scotti, vi starete chiedendo. E avete ragione! Gerry Scotti è solo una scusa per inaugurare una bella rubrichetta, ovvero
Si informano i gentili clienti!
In questa puntata parliamo di quelli del riso Scotti. Sì, proprio quelli del "Dottor Scotti!", pubblicità malsana il cui testimonial è il Gerry nazionale, col suo faccione rassicurante.
Questi vendono il riso e fanno un sacco di soldi. Buon per loro! direte voi.
E invece no, carissimi.

Perchè siccome quelli del riso Scotti sono tanto tanto intelligenti, hanno avuto una grande idea. Se lavori il riso gli devi levare la buccia, che gli addetti ai lavori chiamano lolla. A quelli del riso Scotti gli avanzava un sacco di questa lolla e porca miseria, che farci? Possiamo forse buttarla nelle discariche? Ma noooooooo!
Facciamoci la biomassa!
Ovvero bruciamola per produrre energia. Bisogna sapere che se andate a guardare la vostra bella bolletta della luce, noterete che c'è un certo rincaro dovuto ad una cosa che si chiama Cip6.
E che è? E soprattutto, che ce ne frega a noi?
Ce ne frega eccome, perchè sti soldi che ci succhiano vanno direttamente a quelli del riso Scotti.
Grazie a questa delibera, infatti, chi produce energia da fonti rinnovabili può rivenderli all'Enel a prezzo maggiorato. Siccome poi l'Enel non è Babbo Natale, si rifa di quei soldi che spende in più aumentando la bolletta a noi poveri stronzi.
Quindi, Scotti brucia la lolla producendone energia, e la rivende all'Enel facendoci un sacco di soldi. Poi l'Enel la rivende a noi, facendocela pagare ancora più cara.
Fin qui tutto bene. Se non che questi piano piano hanno cominciato a bruciarci pure il legno.
Che a me non pare proprio molto rinnovabile, come fonte.
Poi esce fuori che questi, siccome la lolla era poca, cominciano a bruciarci quello che capita: plastica, sostanze tossiche, i preservativi usati di Berlusconi.
Tutta roba che, trasformata magicamente in fumo con un bididi bodidi bù, è finita nei polmoni degli abitanti di Pavia e dintorni!

Quindi, se la matematica non è un'opinione, noi paghiamo l'Enel affinchè quelli del riso Scotti possano farci venire un bel cancro.

Poi oh, magari il magistrato s'è inventato tutto perchè il riso Scotti gli si scuoce sempre e voleva vendicarsi. Così ha messo su tutta l'indagine che si è conclusa con l'arresto di quelle presunte teste di cazzo. Uno scenario davvero credibile, no?

Chiudiamo così la nostra rubrica con una bella domanda di Gerry Scotti:

"Chi mi paga lo stipendio per sponsorizzare il riso Scotti?"

A- la Scotti B- l'Enel

C- lo fai gratis D- Te lo paghiamo noi, perchè ci piace prenderla nel culo

Mi sa che chiedo l'aiuto del pubblico.

giovedì 25 novembre 2010

No Isytravel? Ahiahiahiahiahi!


Benvenuti, madame e messeri, all'agenzia di viaggi Isytravel, dove l'immaginazione è di casa!
Grazie alle nostre modernissime bighe a trazione animale, potrete bighe-llonare per le misteriose terre di Isylea! Scoprite i luoghi storici, le città d'arte, gli sporchi accampamenti dryma, fate pat-pat sulla testa dei goblin puzzolenti, mettetevi un bel nano barbuto in giardino, chiedete consigli di moda ad un elfo, prendetevi un orco come Baby Sitter!
Tutto questo e molto altro da Isytravel!

L'offerta di questa settimana è:
un soggiorno di 5 giorni nella magnifica Khenam, capitale degli umani!
Khenam, città dalle mille sfaccettature!
Khenam, con le sue guardie ubriache!
Khenam, la città della Legge!

Programma del viaggio:
Primo giorno:
Ore 11: arrivo in città. Inizio della ricerca di un Locandiere per affittare le stanze per il pernottamento.
Ore 23: fine della ricerca del Locandiere. Sistemazione dei sacchi a pelo per strada. Pernottamento sotto le stelle.

Secondo giorno:
Ore 8: Sveglia e prima colazione presso la Locanda di Khenam a base di bistecche.
Ore 10: Visita guidata al Santuario di Veitien. Nota informativa: Il Santuario di Veitien è un antico giardino dove vivono le celebri Sacerdotesse della Dea. E' un luogo di preghiera e pellegrinaggi di guardie in cerca di fidanzata. Leggenda vuole, alimentata da dicerie goblin, che le Sacerdotesse non indossino nulla sotto la tonaca e che un visitatore fortunato possa coglierle mentre pregano nude. Si sconsiglia di portare minorenni.
Il Giardino di Eran, l'arbusto più odiato di Isylea, è meta di gite scolastiche di kardeniani, dryma e orchi, che amano riportarsi a casa souvenir sotto forma di abitanti della città. Durante la visita sarà estratto un vincitore tra i nostri amati ospiti, che avrà il privilegio di vivere l'emozionante avventura del rapimento con sacrificio annesso! (Attenzione: al vincitore non saranno restituiti i soldi del viaggio).
Ore 13: pranzo al sacco, nel senso che uno dei visitatori probabilmente sarà sbranato dagli animali sacri.
Ore 17: Attesa al sacro Stagno della resurrezione dei morti.
Ore 18: ricerca di un medico per i risorti.
Ore 4 di notte: fine ricerca dei medici. Pernottamento.

Terzo giorno:
Ore 8: sveglia. Colazione al sacco.
Ore 10: visita allo straordinario Ponte di Barche. Nota informativa: il celebre Ponte di Barche di Khenam è una struttura di avanzata ingegneria navale, meta di turismo globale. Ascoltate i suoi sinistri scricchiolii mentre i vostri piedi ne calpestano la superficie! Vuole la leggenda che il Consiglio di Khenam stia aspettando che crolli da solo per non pagare le spese di demolizione. Dopodichè è già pronta la soluzione per sostituirlo: il progetto del Ponte di Carta Velina è già stato approvato in toto, con l'opposizione della sola cittadinanza e l'approvazione di tutti i Consiglieri.
Ore 11: Pesca al Caduto. Attività di gruppo in cui si ripescano i viaggiatori caduti nel fiume durante la visita al Ponte di Barche.
Ore 19: Cena al sacco a base di frutta reperita nei dintorni della città. Pernottamento.

Quarto Giorno
ore 8: sveglia.
Ore 10: Visita al Tempio di Vilmis e partecipazione ad una messa officiata dal Sommo Sacerdote in persona.
Ore 11: inizio predica del Sommo Sacerdote.
Ore 18: fine predica del Sommo Sacerdote.
Ore 18.10 : sveglia.
Ore 19: cena al sacco a base di carne cruda. Pernottamento. Per chi non riuscisse a prendere sonno, c'è la messa serale.

Quinto Giorno:
Ore 8: sveglia. Colazione al sacco.
Ore 10: Visita all'Accademia di Khenam presso la Torre di Ametista. Nota informativa: la Torre di Ametista è una ridente costruzione di stile gotico e menagramo che spicca al centro della città. Leggenda vuole che al suo interno si siano svolti esperimenti oscuri e misteriosi, il cui risultato è la nascita di una categoria di individui chiamata Lo Studioso. Lo Studioso è un tizio che tratta male tutti e sputa sangue ad ogni colpo di tosse, che fa incredibili scoperte per il semplice gusto di non dirle a nessuno e portarsele nella tomba.
Ore 17: Visita alla Caserma delle Guardie. Visitate la famosa Pedana, dove si sono svolte le battaglie più importanti dell'Esercito di Khenam! Potrete toccare con mano la Lola, la famosa fessura sul muro prodotta da quella volta che il sergente fece un Massacra selvaggiamente. Potrete essere torturati nella famosa prigione, dove lo sprezzo del dolore è di casa!
Ore 19: Assistete ad una esclusiva riunione del Consiglio di Khenam presso un Internet Cafè! Basta registrarvi un account sul forum di razza, ed il grosso è fatto! Intervenite anche voi cavillando su ogni minima cosa. Godetevi lo stipendio da Consigliere senza decidere mai niente! Potrete inoltre assistere al tradizionale litigio tra Consiglieri riguardo il colore dei Mantelli di rappresentanza!
Ore 5 di notte: fine del Consiglio. Pernottamento.

Si conclude così la nostra 4 giorni a Khenam. Ma restate sintonizzati, perchè la prossima offerta ci porterà a visitare il sottosuolo di Isylea!

EDIT: dimenticavo il Quizzone! Il vincitore è Nostos, e la risposta è: Seavel fa il ladro!
Nuovo Quizzone: Questa volta faccio l'egocentrico e parlo di me. Qual è la prima quest animata da Apollonius? Se non ci azzeccate, vi darò qualche indizio.

Si ringrazia Randol per la correzione di typo.

martedì 23 novembre 2010

Caro Tremondi, non di solo Bondi...


Domenica pomeriggio ho portato la bimba a vedere uno spettacolo teatrale organizzato dal comune della mia città. A pochi minuti dalla fine è saltata la corrente. Per un attimo ho avuto una visione di Tremonti davanti al quadro comandi che ridacchiava, fregandosi le mani. Ci ho riflettuto un pò, ed ho capito che ha ragione! Tutti quei bambini lì seduti con i genitori a passare un pomeriggio insieme, senza che quello che guardavano fosse interrotto con la pubblicità! Mica è così che si supera la crisi! Fuori da quei teatri e andate a spendere al centro commerciale, bvutti stvonzi! Sostenete i consumi! Caro ministrone, questa è una lettera per lei.

"La cultuva non si mangia", lei ha giustamente detto.
Cavo Tvemonti, gvazie mille pev essevti pveoccupato, pvimo tva i ministvi della stovia di questa seconda mavtoviata Vepubblica, di avvevtivci che c'è gvossa cvisi e tanti tanti italiani non sanno che cosa metteve nel piatto dei lovo figli.
E' giusto allova che tu, il Gvande Commevcialista d'Italia, ti vimbocchi le maniche e cevchi di spendeve i già pochi soldini che ci vitvomiamo nelle casse dello Stato per visolveve questo tevvibile pvoblema.
Quindi non ti fav scovaggiave da questi fannulloni del mondo dello spettacolo che fanno gli sciopevi solo pevchè hai detto quello che tutti pensavano da tanto tempo ma nessuno aveva mai avuto il covaggio di dive.
E cioè che l'Opeva fa schifo, è noiosa e non si capisce mai un cazzo di quello che dicono.
Che il Teatvo ovmai è inutile se non dannoso, pevchè costvinge la gente ad uscive di casa quando potvebbevo comodamente stave seduti davanti alla televisione.
Che il Civco viola i divitti dei povevi animali.
Che la musica classica è una palla mostrvuosa, c'ha le tracce che duvano puve venti minuti e sopvattutto non hanno i testi.

E allova che si fottessevo questi lavovatovi dello spettacolo! I soldi ci sevvono per mangiave!
E siccome noi del Gvande Inquisitove vogliamo aiutavti pevchè sappiamo quali sono i pvoblemi vevi, mostviamo ai nostvi lettovi come i soldi che spendiamo in Finanziavia siano indivizzati a favci mangiave tutti.

Ecco le vicette di nonno Giulietto!

Ministro dei Beni Culturali in porchetta
Costo: (stipendio ministro: 2243 euro mensili x 12 mesi)+(stipendio parlamentare+rimborsi+bonus portaborse 15.000 euro mensili circa x 12 mesi) = 26916 euro + 180000 euro = 206916 (duecentoseimilanovecentosedici) euro annui
Ingredienti:
1 ministro dei Beni Culturali
sale, pepe, aglio, rosmarino
Preparazione:
Una volta dissanguato e disossato, il ministro dei Beni Culturali va bollito in padella per depilarlo. Poi lo si imbottisce di sale, pepe, aglio con tutta la camicia, rosmarino, fegato e milza tagliati a pezzetti. Si cuoce in forno a legna per 5 ore.
Commento: E' possibile utilizzare qualsiasi tipo di ministro: i ministri dei Beni Culturali però hanno la carne più saporita. Nonostante il costo a pezzo sia un po' elevato, il sapore è unico e vale ogni singolo euro di spesa. Con un solo ministro si riesce a imbandire una tavolata con una cinquantina di ospiti, e si fa la propria, è proprio il caso di dirlo, porca figura.

Auto blu in fricassea
Costo: 130000 euro annui x 3000 auto blu/blu in dotazione alle amminitrazioni (è un tipo di auto blu ancora più blu della semplice auto blu o dell'auto grigia) = 390000000 (trecentonovantamilioni) di euro
Ingredienti:
1 auto blu/blu ( ma basta anche auto blu semplice, o auto grigia)
cipolla, uova e limone
Preparazione:
Si sceglie un'auto blu dalla carrozzeria non rigata. La si prepara in stufato con la cipolla. Preparare a parte uova e succo di limone in padella, poi mischiare tutto, scaldare finchè non diventa denso.
Commento: Per quanto costose, le auto blu/blu si trovano in abbondanza in Italia. Il loro habitat naturale sono i ministeri e i palazzi delle amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni). Quando non immediatamente disponibili, si possono utilizzare auto blu o auto grigie, dal sapore meno pregiato ma maggior economicità. Secondo fonti governative, la spesa annua per l'allevamento delle auto per la fricassea è di circa 2,5 miliardi di euro: ma con una sola auto blu si mangia per due giorni, considerando che la fricassea di auto blu è buona anche fredda o riscaldata in padella!

Insalata di giornali di partito
Costo: 195.000.000 (centonovantacinquemilioni) euro nel 2010.
Ingredienti:
2 pagine del Giornale;
2 pagine della Padania;
1 pagina di Liberazione;
1 pagina di Il Foglio;
1 pagina di Milano metropoli
2 pagine di altri giornali a scelta;
aglio, olio, sale, pomodorini.
Preparazione: tagliare a fette sottili le pagine scelte (preferire quelle interne che sono più fresche). Tagliare a metà i pomodorini. Mischiare, aggiungere sale e olio.
Commento: Cibo leggero e salutare. I giornali di partito si possono trovare agilmente nelle edicole, salvo qualche caso che raggiunge direttamente il macero dalle tipografie. Si può ridurre lo spreco usando le pagine esterne come carta igienica: l'uso è consigliato. Avvertenza: non leggere durante il consumo, causa diarrea o stitichezza.

domenica 21 novembre 2010

Ratzi compagnone


Stamane ho inaugurato la domenica scoprendo che è in uscita l'ennesimo libro intervista del nostro caro Papa Ratzinger. Tutti i giornali riportano succose anticipazioni delle dichiarazioni che questo vecchietto ha rilasciato su alcuni temi. Siccome questo vecchietto, prima di far carriera, lavorava alla Congregazione per la Dottrina della Fede, ovvero quel che rimane oggi della Santa Inquisizione (sì, quelli che bruciavano i libri), noi di questo blog ci siamo sentiti chiamati in causa.
In premessa, ci chiediamo come mai qualsiasi puttanata espressa da questo individuo deve diventare un caso nazionale. Tra un pò ci ritroveremo un bel libro con le dichiarazioni rilasciate sotto la doccia ("Santità, va bene la temperatura dell'acqua?") e soprattutto sulla tazza del cesso ("Santità, esce? Esce bene?" "Uuuuunghhh... aaaaarghh.... vade in cesso, stercum diaboli!").
Perlomeno in siffatte opere scopriremmo che anche i papi vanno stitici.

In quelle che siamo abituati a leggere oggigiorno, invece, scopriamo abbastanza sistematicamente che siamo tutti una massa di stronzi peccatori persino quando, dopo una sacrosanta pipì, ci sgrulliamo il pisello più del dovuto. Finiremo tutti all'inferno, girone di coloro che abusano del diritto di sgrullarsi il pisello. Pena: ascoltare una compilation di Angelus della domenica, per l'eternità.

Ciononostante, ultimamente l'ufficio marketing della Chiesa deve aver convocato il vecchietto, conti alla mano, facendogli notare che l'8 per 1000 va giù e che bisogna far qualcosa altrimenti toccherà rottamare la papamobile.
Ci vuole una riverniciata all'immagine della Chiesa! Basta con l'idea di vecchi trinariciuti in sottana di seta! Apriamoci alla modernità!
Il vecchietto, allarmato dalla possibilità di beccarsi una pallottola su una Fiat Marea, si è spremuto le meningi ("Uhnnnn.... arghhhhh....... stercum diaboli...." "Santità, abbiamo detto le meningi, non il culo"), ed ha partorito una serie di marce indietro epocali.
Stando infatti alle succose anticipazioni di cui sopra, cadiamo dalle nuvole e scopriamo che:

1- "In alcuni casi l'uso del preservativo può essere giustificato". Abbiamo letto bene? "Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole".
Quindi le puttane possono utilizzare il preservativo! Attenzione, però. Le puttane sì, i clienti no. Marrazzo è in salvo, ma tutti gli altri?
Esultano anche le teste di cazzo, che d'inverno potranno finalmente difendersi dalla sinusite.
Ma mettiamoci un secondo nei panni di quei tizi che per non disobbedire al Papocchio si son beccati l'AIDS! Non è che potrebbero incazzarsi un po'? Non ci poteva pensare prima?
Ma no, tranquilli, dice il Papocchio che "Tuttavia, questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv". Ah, meno male...
Quindi riassumiamo: se andate con una donna che non conoscete bene, assicuratevi che sia una puttana. Se è una puttana, potete mettere il preservativo (anzi, ve lo deve mettere lei, se ve lo mettete da soli, non vale); se NON è una puttana, vi tocca rischiare.
E se questa donna è vostra moglie? Pagatela. Ed il problema è risolto!

2- "Vedere il sacerdozio improvvisamente insudiciato in questo modo [parliamo della pedofilia], e con ciò la stessa Chiesa Cattolica, è stato difficile da sopportare. I fatti non mi hanno colto di sorpresa del tutto. Alla Congregazione per la Dottrina della Fede mi ero occupato dei casi americani; avevo visto montare anche la situazione in Irlanda. Ma le dimensioni comunque furono uno shock enorme."
Ci pare di poter capire che un paio di ragazzini stuprati da preti sono un peccatuccio trascurabile, suvvia, un neo, ecco, che non intacca l'immagine della Chiesa Cattolica. Il problema è se diventano troppi! Mi scusi, Papocchio, qual è la soglia limite di ragazzini stuprati al di sotto della quale la pratica non costituisce per lei uno shock?

3- ''Si dice che alcune donne non lo portino volontariamente [il burqa] ma che in realtà sia una sorta di violenza imposta loro. E' chiaro che con questo non si può essere d'accordo. Se però volessero indossarlo volontariamente, non vedo perché glielo si debba impedire''. Oh, finalmente qualcuno che lo dice! Vedete, donne, quanto siete libere? Potete portare il burqa, mica cazzi! E poi dite che i cattolici sono maschilisti! Come? Volete essere libere di abortire? Volete l'inseminazione artificiale? Volete la diagnosi pre-impianto? Eh cacchio, non esageriamo. Uno vi da il dito e voi vi prendete tutto il braccio! Toh, piuttosto, mettitevi sto burqa e zitte.

4- "Pio XII ha fatto tutto il possibile per salvare delle persone. Credo che abbia capito quali sarebbero state le conseguenze di una protesta pubblica. Sappiamo che per questa situazione personalmente ha sofferto molto. Sapeva che in sè avrebbe dovuto parlare, ma la situazione glielo impediva".
Giusto per precisione, Pio XII è stato Papa durante la II Guerra Mondiale. Qui si parla della polemica per cui egli non diede mai una volta del birichino a Hitler per la vicenda dello sterminio degli ebrei. Persino quando i tedeschi rastrellavano il ghetto ebreo di Roma, sotto il balcone del papa, non gli è sfuggito manco un "Qui c'è gente che cerca di dormire!".
Adesso, grazie all'illuminazione Ratzingeriana, capiamo che "la situazione glielo impediva", "le conseguenze" sarebbero state terribili.
Che so, Hitler per ritorsione avrebbe potuto decidere di gassarli tutti, quegli ebrei. Si capisce che un'eventualità del genere può spingere chiunque a pensarci due volte prima di protestare.
Dal che deduciamo che Gesù è stato un bell'imprudente a denunciare i mercanti del tempio. Porca vacca, gli è costato una Passione. E che dire di tutti i martiri cristiani? Avrebbe fatto meglio a starsene zitto zitto nella bottega di papà, a piallare croci per i romani.

5- Infine, riguardo il giudizio sul suo pontificato, bisognerebbe "essere molto cauti con la valutazione di un Papa, se sia significativo o meno, quando è ancora in vita. Solo in un secondo momento si può riconoscere quale posto, nella storia nel suo insieme, ha una determinata cosa o persona".
I gay invece possiamo giudicarli subito, non serve aspettare. Sono tutti stronzi.

Mi sorprende che nessuno abbia capito come far smettere Ratzi e tutti i suoi cardinaletti di parlare. Basterebbe dirgli che il silenzio è d'oro: ne riempirebbero i forzieri dello IOR.

venerdì 19 novembre 2010

La Compagnia di Sten, introduzione: Il Nido dell'Aquila


Anche i master giocano di ruolo. Bastano Dropbox per condividere le schede, una lavagna online per le mappe, Lamaresh che fa il master, Seavel, Drao e Apollonius ai pg, e una serata di vacanza da Isylea.
Iniziamo i resoconti delle strabilianti avventure della Compagnia di Sten, tra serate in locanda ed elfe lacere!

Nido dell'Aquila, un paese di poche centinaia di abitanti appollaiato sulle fredde cime del nord del Faerun, non era un paese per eroi.
Non lasciatevi ingannare dal nome: l'unica aquila che si sia mai vista da quelle parti era quella tatuata sulla chiappa destra di Log, l'ubriacone del posto. Non si è mai capito chi gliel'avesse tatuata, però: l'unica cosa certa, è che assomigliava ad un tacchino, e che se gli allungavi un bronzo, Log te lo sventolava davanti alla faccia.
L'edificio più importante di Nido dell'Aquila era l'imponente Tempio di Silvanus. Silvanus è una divinità neutrale della natura, ed il motivo per cui era adorato era che la popolazione era composta per il 90% da pastori, ai quali faceva comodo l'attenzione di un dio dalla testa di vacca.
Il fatto che fosse un dio neutrale aiutava i sacerdoti a dirimere i contenziosi che si creavano tra gli abitanti. Capitava infatti che un pastore si lamentasse che quell'anno gli erano crepate otto vacche, mentre al suo concorrente non gliene era crepata nessuna: come si spiegava questo? Forse che Silvanus aveva figli e figliocci?
Ma no, rispondevano i sacerdoti. Silvanus è un dio neutrale.
E' molto comodo essere i sacerdoti di un Dio neutrale.

Sten era un ragazzotto ben piazzato di Nido dell'Aquila appartenente ad una delle poche famiglie che non esercitava la pastorizia. Suo padre aveva accumulato una discreta fortuna spalando il letame e rivendendolo ai contadini della vallata. Sten era talmente abituato alla puzza di letame che l'aria fresca gli faceva venire da vomitare. A diciotto anni aveva ormai speso tutti i suoi risparmi per seguire le lezioni di mastro Tolzius, un mercenario in pensione che dispensava i segreti su come maneggiare la spada ed evitare la sifilide dalle battone. Sten aveva un progetto e quella sera riunì i suoi amici alla Locanda di Silvanus per parlargliene. (Tutto a Nido dell'Aquila era intitolato a Silvanus. C'era persino la cloaca di Silvanus. Per fortuna che era un dio neutrale, o avrebbe potuto prendersela).
Quella sera, attorno al tavolo con Sten, c'erano Pasgal e Leoril.
Pasgal era il figlio del Sacerdote capo di Silvanus. Sin dalla tenera età era stato rigorosamente educato in vista del suo futuro ruolo di sacerdote. Suo padre gli aveva persino fatto comprare una tonaca di lusso, durante un pellegrinaggio al Sud. Gliel'aveva fatta fare su misura e aveva speso metà delle donazioni al tempio di quell'anno, manomettendo i registri contabili. Fu una precauzione inutile: il Sommo Sacerdote era una delle due sole persone in grado di leggere a Nido dell'Aquila. Il primo ad accorgersi che Pasgal non sarebbe diventato Sacerdote fu Sten. A scuola di religione era il compagno di banco di Pasgal e gli spariva sempre la merenda dallo zaino. All'ora di ricreazione stranamente Pasgal sgranocchiava una merenda uguale uguale a quella che Sten aveva perso.
Presto il Sommo Sacerdote smise di dare le chiavi della cassetta delle offerte a Pasgal. Era molto preoccupato per il suo futuro.

Il terzo convitato al tavolo di Sten, quella sera, era Leoril. Leoril aveva 120 anni ed era un elfo che, nessuno è mai riuscito a capire come, era finito a passare i suoi giorni a Nido dell'Aquila. A tutti raccontava che il paese era un posto tranquillo, adatto alle sue meditazioni e i suoi studi magici. Cosa se ne facesse delle magie che imparava, non lo sapeva nessuno. Capitava però che a volte entrasse in Locanda e offrisse da bere a tutti, salvo poi trasmutarsi in qualcun altro e uscire senza pagare il conto.
Per sbarcare il lunario faceva il baby sitter a quei pochi abitanti di Nido dell'Aquila che non facevano lavorare i figli fin dal terzo mese di vita. Ovvero soltanto due famiglie: la famiglia di Sten e quella di Pasgal. Leoril li aveva visti crescere ma loro non riuscivano ancora a ricordare il suo nome. Non era colpa loro: narra la leggenda che il nome di Leoril fosse stato inventato da uno stregone potente, con la capacità di non essere ricordato da nessuno tranne che il suo portatore. Voi conoscete qualcuno che si chiama Leoril? Ecco, appunto.

Quella sera, come tante altre sere, erano lì tutti e tre a bere birra (tranne Leoril che, da buon elfo di montagna, preferiva il succo di frutta che l'oste, secondo un antico e tacito patto, gli allungava col rum). La differenza era che, quella sera, Sten aveva deciso di mettere i suoi compagni a parte del suo piano.

"Ho mollato l'attività di papà!" disse Sten alzando il boccale. "Bisogna festeggiare!"
"No!! e tutti quei discorsi sulle prospettive future, di rilevare la sua attività?!?" gli chiese Pasgal, a cui non interessava davvero di quella storia. Ma sapeva che a Sten faceva piacere che lui si mostrasse interessato, e finchè avesse continuato a pagar birre, poteva parlare anche tutta la notte. "Volevi pure rifare l'insegna..."
"Sono stufo di letame qua, letame là... voglio cercare fortuna nella grande città!" continuò Sten.
"Sten, Pasgal mi sembra che siate ancora bambini.. non state zitti un attimo" disse Leoril per la milionesima volta da quando lo conoscevano. "Ci vuole un po' di calma nella vita.. va vissuta tranquillamente". A Leoril piaceva piazzare le sue perle di saggezza elfica. Poco importava che l'avesse sentite pronunciare da Agatha, la battona di paese.
Sten però sembrava sempre più convinto, man mano che parlava.
"E voi verrete con me!"
Pasgal fece finta di non aver sentito. Tracciò nell'aria il profilo di un'insegna: "DA STEN... STENTATE A CREDERCI! Non è così che volevi pubblicizzare i tuoi affari?"
"No, ora ho un'idea migliore!"
"Sentiamo" si rassegnò Pasgal, guardando altrove.
Sten si alzò, gonfiò il poderoso torace e lanciò il grido che avrebbe per sempre cambiato la vita dei tre amici:
"Donzelle in pericolo? Miniere infestate? Chiamate STEN e la sua Compagnia!"
Un'elfa dai vestiti laceri aprì sbattendo la porta della locanda, facendo irruzione.

"Ti hanno sentito" disse Pasgal, che aveva già intuito l'antifona. Indicò l'elfa, che aveva tutta l'aria di aver bisogno di aiuto, e restò a guardare Sten che le si avvicinava a caccia del primo cliente della sua Compagnia.
"Ma chi ha deciso che la compagnia e' di STEN?" chiese Leoril a bassa voce a Pasgal.
Pasgal rispose profeticamente:
"Lascia che dica così, attirerà meno guai su di noi se faremo danni."

[FINE PRIMA PUNTATA]
(Nel prossimo episodio: Un cadavere da decapitare. Due eroi e una bambina. Il lupo cattivo. E l'arte di creare diversivi!)

martedì 16 novembre 2010

Morale della favola

Chiunque sia mai stato commissario all'esame di maturità avrà di certo scoperto il fascino che esercita sui giovani lo studio delle fasi di sviluppo della sessualità in Freud: fase orale, fase anale, fase genitale.
(Questo trittico può essere agilmente utilizzato anche nell'insegnamento dell'educazione civica quando bisogna chiarire quali siano le fasi di approvazione di una legge in Italia.)

A parte questo, però, i tempi moderni hanno cambiato l'uomo e la sua crescita psichica, al punto da inserire una nuova fase, la fase Disney.
E' un passaggio importante nello sviluppo dell'infante: nella maggior parte dei casi si situa dopo la fase anale.
Se Freud fosse sopravvissuto fino a noi avrebbe fatto due cose importantissime:

1- Avrebbe scritto un paio di tomi ponderosi sulla Fase Disney, attribuendogli le colpe dello sfacelo mondiale, dal riscaldamento globale all'arte del bunga-bunga;
2- Avrebbe prescritto ai suoi pazienti
l'acqua del po.
La fase Disney si manifesta quando i bambini attraversano quel periodo in cui si fissano a guardare i film del buon vecchio Adolf Disnehytler, come amava farsi chiamare nei momenti di svago, traendone i concetti su cui baseranno tutto il resto della loro vita. Diventando delle persone-Disney.
Visto che mia figlia è nel pieno di questa fase, mi sono fatto una cultura su questi cartoni e posso finalmente sollevare il velo di Maya sulle perversioni mentali che si trovano alle fondamenta di questi caleidoscopi colorati d'arte animata.

Ecco a voi quindi:
Le 4 peggiori morali della storia dell'animazione Disney!

4- Cenerentola ovvero: non conta quanto sei nella merda, l'importante è non fare un cazzo e sperare
Questa allegra signorina vive in mezzo a topi e animali di vario genere. E' ereditiera di una ricca fortuna, ma quella gran troia della matrigna la tiene segregata in casa a fare le faccende al posto di quelle racchie dispotiche delle sue due figlie.
Ora, un qualsiasi essere umano, di fronte a quelle angherie, aspetterebbe la notte per maciullare comodamente troia e racchie mentre dormono. Dopodichè seppellirebbe i cadaveri in giardino, andrebbe ad autodenunciarsi ai carabinieri che, dopo aver sentito il suo racconto, le darebbero persino una medaglia al valor civile.
Cenerentola invece si accontenta di cantare canzoni, pulire i pavimenti con la lingua, e sperare "fermamente, dimenticando il presente, e il sogno realtà diverrà".
Ma che cazzo di comportamento è? Hai voglia a spiegare ai figli che le fate non esistono.
Quando mia figlia sarà più grande, se la vedrò limitarsi a "sperare fermamente", non potrò che dirle:
"Figlia mia, chi vive sperando, muore cacando!"

3- La Bella e la Bestia ovvero: chi se ne frega se è un cesso, l'importante è che sia ricco
Belle è una gran gnocca, intelligente, che vive in un paese di buzziconi ignoranti assieme ad un padre nano, vecchio e chiaramente rincoglionito. Al colmo della sfiga si ritrova a dover rimanere prigioniera dentro un castello assieme ad una bestia immonda, maleducata e puzzolente.
Senonchè piano piano Belle, dopo l'iniziale, comprensibile scoramento, comincia a scoprire tutte quante le qualità dell'immonda Bestia:
- ha un nugolo di servitori ai suoi ordini;
- ha un castello da sballo;
- possiede una biblioteca immensa, e pazienza se lui manco sa leggere;
- ha persino la sala da ballo privata con il lampadario di cristallo;
- ovviamente ha un sacco di soldi.
Quindi, siccome Belle è intelligente, si innamora di lui.
Ultimamente faccio incubi in cui mia figlia, mentre guarda questo cartone, gira la testa di 180 gradi stile Esorcista e mi chiede:
"Papà, ma il castello della Bestia sta a Arcore?"

2- Lilli e il Vagabondo, ovvero: Più sono stronzi più ci piacciono
Lilli è una cagnolina di buona famiglia, coccolata e amata. Mangia bistecche, non dice parolacce e ha pure la sua bella medaglietta dorata.
Biagio il Vagabondo è un cane pulcioso, randagio, che si è fatto metà popolazione canina femminile della città, e mendica cibo nei ristoranti.
Un giorno si incontrano e scatta l'amore dietro un retrobottega di un ristorante italiano schifoso, durante una cena a base di spaghetti rivomitati da qualche cliente e polpette di topo. Poco prima Biagio, per liberare la povera Lilli da una museruola, ha rischiato di farla sbranare da un coccodrillo allo zoo.
Dopodichè per divertimento la porta a spaventare le galline, col risultato che Biagio scappa a farsi qualche altra cagnetta mentre Lilli viene catturata e portata al canile, dove dovrà assistere all'ultima passeggiata di un povero randagio verso la baracca dove sarà abbattuto.
Bel pezzo di merda. Lilli si salva per miracolo, grazie al fatto che ha la medaglietta, e quando lo rivede, invece di prenderlo a borsettate in testa, se lo porta a casa. Biagio ci guadagna un tetto, dei padroni che gli fanno fare quel che vuole e gli passano un ottimo rancio, e la pensione assicurata. Lilli ci guadagna una cucciolata di figli probabilmente sieropositivi come il padre.
Quando mia figlia mi porterà a casa il suo fidanzato, un punkabbestia coi buchi nel braccio che vive nel suo camper e come prospettive per il futuro "sfonderà con la sua band", saprò chi ringraziare, cagnaccio di merda.

1. Biancaneve e i sette nani ovvero: se sei nella cacca puoi sempre cavartela facendo la sguattera
Biancaneve è sempre stata, per me, il prototipo della mentecatta. Praticamente ha subito la stessa sorte di Cenerentola, con una matrigna battona che la veste di stracci, nonostante sia una principessa, e le fa fare i lavori più umili. E va bene.
Ovviamente non cerca di scappare, nonostante a separarla dalla libertà c'è un muretto che il Principe Azzurro scavalca con un saltino.
Ma il colmo lo raggiunge quando, trovata la casa dei 7 nani, uno squallido tugurio lercio, non trova nessuna soluzione alternativa che farsi assumere aggratis come donna di servizio, cucinando, cucendo, e pulendo il lordume che quei maledetti tappi producono ogni giorno senza preoccuparsi minimamente di rimuovere.
Maledetti tappi, che, tra l'altro, stanno tutto il giorno a scavare diamanti grossi come uova di struzzo al solo scopo di accumularli dentro una stanza. Potrebbero comprarsi tutte le isole di Antigua e farci 7 villoni grossi ognuno come Buenos Aires, ma tanto che gli frega, c'è Biancaneve che pulisce.
E quella mentecatta invece di sfancularli gli cucina pure la torta di mirtilli.
Poi succede che mia figlia quando mi vede lavare i piatti mi chiede perchè lo faccio io che sono un maschio. Ed io la vedo da grande a pulire tutta contenta la casa mentre il suddetto punkabbestia è a fare le prove con la sua band di tossici, cantando che i sogni son desideri e sognando una bella festa ad Arcore con il nipote della Bestia Berlusconi.

Devo bruciare al più presto quei DVD e scaricarmi la serie intera di Lady Oscar prima che sia troppo tardi. Lady Oscar sì, che era una tipa cazzuta!

Si ringrazia Celyr per la correzione di bozze.

domenica 14 novembre 2010

Il vaffanculo del mese: Olive nell'occhio


Novembre ormai s'è inoltrato ed è giunto, atteso come un ictus, il fatidico periodo della raccolta delle olive.
Per chiunque, come mio suocero, possieda un certo numero di piantoni*, questo significa passare un paio di settimane (tempo permettendo, altrimenti la striscia si allunga pericolosamente) a cooptare parenti e amici allo scopo farli sentire soddisfatti nell'attività di staccare ogni singolo fottuto baco** da ogni singolo fottuto rametto.
La scusa principale che si utilizza per la suddetta cooptazione è, di solito:
"T'è piaciuto l'olio gratis durante l'anno, eh? E ora è il momento che lo paghi!"
Che, a dirla tutta, è una scusa che ha il suo perchè.

E così, eccomi qua che ieri ho passato la mia giornata a stretto contatto con la natura!
Abbigliamento:
Mutandoni
Calzini di spugna, possibilmente con qualche buco
Maglietta della salute
Maglietta intima
Felpa con cappuccio
Felpa della tuta
Vecchio giubbotto
(l'abbigliamento a strati è obbligatorio, poichè si passa dal caldo del mezzogiorno al gelo del tramonto)
Vecchi jeans strappati di quando facevo l'alternativo
Scarponi di mio cognato (inizialmente mi ero presentato con delle scarpe da ginnastica, suscitando l'ilarità dei miei compagni di raccolta-non c'è nulla di più divertente per un contadino navigato che poter perculare noi parvenu di città) (mio suocero è un contadino talmente navigato che fa crescere le piante solo con lo sguardo)

Equipaggiamento:
Grossi teloni da stendere sotto i piantoni, perchè se fai cadere una sola oliva*** sul terreno sei un pezzo di merda di città che non conosce il valore delle cose;
Rastrello a mano per pettinare i cespugli più bassi;
Rastrello con manico lungo per pettinare i cespugli più alti;
Oliviero, ovvero una macchina infernale che vibra tutta per far cadere le olive nella metà del tempo ed il doppio della fatica, e che le lancia in direzioni folli e soprattutto negli occhi di chi lo adopera;
Guanti;
Cassette.

Quest'anno la stagione è andata male, nel senso che è andata troppo bene: i piantoni sono pieni di bachi e ci vogliono le ore solo per farne uno.
L'attività si svolge da quando c'è luce (non solo in cielo, ma anche nel cervello, quindi attorno alle 8 del mattino) a quando il sole comincia a tramontare (all'incirca le 16.30).
C'è solo una rusticissima pausa pranzo a base di panini e mandarini. I mandarini sono importanti perchè se bevi troppa acqua ti vien da pisciare, e se ti vien da pisciare ti devi allontanare sotto gli sguardi assassini dei tuoi compagni di lavoro dalla vescica grossa come una cornamusa.
Dopo 8 ore si incassetta tutto e si porta al defogliatore.
Il defogliatore è una macchina che leva le foglie alle olive. Tu ci versi le olive dentro, ma quando lo fai, mentre quello lavora, tu devi comunque togliere qualche rametto a mano. E' un'operazione completamente inutile, ma noi siamo uomini duri abituati a far le cose da soli e dobbiamo dimostrare alle macchine che da sole non possono farlo.
Anche se da sole possono benissimo.
E' dura la vita del raccoglitore di olive.

Alla fine della giornata ecco il bottino:
- su 8 piantoni, sono uscite 11 cassette, per un peso complessivo di circa 250 chili di olive;
- in più, ho portato a casa un bell'attacco di sciatica che mi impediva di chinarmi ed il torcicollo(io trentenne) mentre mio suocero (sessantacinquenne) usava sequoie come stuzzicadenti.

Da questi 250 chili si prevede che usciranno circa 30 chili di olio, o poco più.
Al supermercato si trova ad una media di 2,5 euro al chilo, che moltiplicato per 30 fa 75 euro.
75 euro.
75 euro.

Considerando che eravamo in 5, fa 15 euro a persona.
Facciamo finta che siccome il nostro è genuino lo vendiamo al doppio del prezzo.
30 euro a persona.

Detto questo, mi vengono in mente una poesia e una vaffanculo.
La poesia è la seguente:
Voi che vi fate i bei soffrittini a casa
che vi piace fare il pinzimonio per i finocchi

che stracondite l'insalata
che vi fate i bruschettoni sale e olio
considerate se questo è un prezzo

2,50 al chilo per 8 ore di lavoro

senza poter pisciare

prendendo olive nell'occhio

e l'umidità dentro la schiena

sudando al gelo e tremando al sole.


Ed il vaffanculo è solo apparentemente inspiegabile. Ma ad una lettura più attenta tutto il post lo giustifica pienamente.

Fatemelo dire:
vaffanculo Marchionne!

* Gli ulivi vengono chiamati piantoni. Se mentre raccogli le olive ti azzardi a dire "andiamo su quell'altro ulivo" tutti i rustici raccoglitori fingeranno di non capire di che cazzo stai parlando, mandandoti pure affanculo.
** Quando l'oliva è attaccata al ramo, si chiama baco.
***Nel momento esatto in cui il baco si stacca, diventa un'oliva. Confondere le fasi provoca l'ennesima gragnuola di vaffanculo.

giovedì 11 novembre 2010

Padre, perdonali, perchè non sanno chi sono io!


E' passato molto tempo dall'ultima intervista, ma che vuoi farci. Il Papa Cheimon ha un'agenda fittissima, e tra un rogo di qua, una beatificazione di là, gli resta molto poco tempo per dedicarsi a cose mondane come una semplice intervista. Così, tra puzza d'incenso e le urla delle vittime del tribunale religioso, andiamo ad intervistare un pezzo di storia di Isylea, assieme al quale affronteremo diverse tematiche, la prima delle quali è: ma quanto cavolo parlano i Vilmis?

Allora, via dall'inizio: perchè Isylea e non World of Warcraft?

Onestamente, non ho mai giocato ad altro se non a cartacei e mud. A wow ho giocato solo in single person. Ad ogni modo, credo che si possa dire che in isylea, il focus principale e' sulla caratterizzazione e la coerenza, sul far crescere un personaggio all'interno di un contesto e di una storia. Su wow, da quel che so, il focus e' sul potenziare il proprio pg, quindi vi è una netta differenza di stile di gioco. Wow e' un gioco, isylea è un gioco di RUOLO.
Fai finta che io sia un giocatore di Wow e ti chieda: "e che roba è un gioco di ruolo?"
Far crescere il proprio pg CON ed all'interno di una storia, quindi il pg evolve non solo via stat e skill, ma soprattutto relazionandosi con altri. Si interpreta un ruolo, e l'ambiente influisce sul pg come il pg sull'ambiente. Il pg cresce, ma nella crescita vi deve essere una coerenza di base. E' piu' importante interpretare un ruolo (come a teatro), piuttosto che aumentare le skill e le stat.
Come mai il religioso?
A dire il vero, ho cominciato a giocare alla beta nel gennaio 2006, con settaggi che si allineavano al bg di Cheimon (partito da nirs con la famiglie, non raggiunse mai khenam, e per 2 anni vago' per i boschi) , quindi, tutto il contrario rispetto ad un pg religioso, caso volle, che il giorno in cui entrai per la prima volta nel mondo di isylea, mi venne riferito che il giorno dopo vi sarebbero state le selezioni per l'esercito... tho dissi io, la storia muove il pg, evitiamo preconcetti, seguiamo la storia. Entrai nell'esercito, con il grado di recluta, dopo poco divenni soldati, e dopo poco sergente assieme a Setih. Poi, dopo sei mesi, smisi di giocare per motivi personali, ornato come soldato scelto, vi furono vari episodi che mi fecero prendere la strada del noviziato, spinto anche da Arkhan. In particolare, ricordo con piacere, ancor oggi, una giocata con Zydar e Koshnack (si scrive cosi'?), quella in cui mi trovarono in un boschetto vicino a Nirs, mi tagliarono un orecchio (cheimon perde sepre piu' pezzi), e provarono a decapitarmi, non so se per errore loro o altro, non vi riuscirono ma a quel punto, cheimon decise che Vilmis gli aveva donato la grazia, e che era giunto il tempo di servirlo.Poi piano piano, mi sono sempre piu' "calato" nella parte. Il bg mi piace, mi piace l'idea di giocare un pg "vilmis" anche perchè si sposa bene con la mia idea di gioco coerente (i vilmis sono forse il gruppo piu' coerente, almeno da quando gioco, anche se cio' ha portato a non pochi problemi). Insomma, il religioso non e' stata una scelta ma il percorso ha portato cheimon a diventare novizio prima, e poi piano piano, continuare su quella strada fino a diventare sommo . Come ho detto prima, il pg si evolve con la storia, e se lo lasciamo evolvere con la storia, troveremo un ruolo che, secondo me, ha piu' probabilità di piacerci, perche' come sempre, se abbiamo mille aspettative e preconcetti, avremo molti piu' problemi a farci piacere qualcosa che non se... "capita" per motivi di evoluzione della storia e del pg.
E' una cosa che mi piace molto. Spesso quando arriva un niubbo si cerca di instradarlo verso i ruoli che servono al gioco o alla comunità, quando invece sarebbe meglio aiutarlo a scoprire cosa il niubbo vuole di per sè. Accompagnarlo nel proprio percorso personale, e non indirizzarlo verso esigenze eterogenee rispetto al niubbo.
Si, decisamente, ma non sempre è semplice. Quando ho iniziato a giocare, tutto era aperto, tutto era uno "scoprire" e coincidenze, ora, non ci sono giorni prefissati per i reclutamenti, ad esempio (e credo che quello cambiò completamente il destino di cheimon).E' anche vero, che è anche difficile mostrare al giovane tutte le opportunità, uno ci puo' provare, ma molte volte, chi inizia ha gia' un idea di pg che vorrebbe sviluppare, io ho avuto la fortuna di iniziare dicendo... vado, vedo e scopro, cosi' a caso (intendo proprio random) . Un'altra cosa, quando ho cominciato, comunque, molte cariche erano offlimits (io onestamente mai avrei pensato di diventare sommo, pensavo di fermarmi a sacerdote della spada hehe, come mai avrei pensato che alaosh lasciasse il posto da generale)
Comunque la discussione mi pare molto attuale. Gli umani non fanno che chiedersi cosa ci sia di storto nella razza, ma non ho visto ancora discussioni approfondite sulla gestione dei niubbi. Nelle altre razze è previsto un percorso di iniziazione, se così vogliamo chiamarlo, molto più semplice: il niubbo riceve molte meno pressioni, ha tempo di guardarsi intorno.
Ehhh si, vero, ieri a dire il vero, per l'ennesima volta ingame, ho provato a parlare agli artigiani et lavoratori (fortuna vuole- o vilmis darraz! ) che ci fossero un bel po' di artigiani presenti ed ho riproposto un associazione ingrado di aiutare i giovani nelle loro scelte, ed in caso, fornire loro un appoggio. Forse, proveremo a creare un ostello vilmis, anche se, onestamente, temo che non abbiamo i pg per gestirla come si deve. Ma il problema della gestione dei giovani, è direi... "evitata" almeno a Khenam, non conosco altre realtà, ho sempre giocato a Khenam e per motivi di bg, da un anno e mezzo circa a questa parte, da Khenam non posso allontanarmi piu' di tanto. So che i dryma accolgono benissimo, non conosco elfi e nani,, ne' orchi, non conosco borgo e mosil, ma forse, il problema e' che a Khenam i clan principali hanno gia' problemi a gestire i propri giovani. Per gestire i giovani della città, sarebbe necessario qualcosa della città, per questo, coinvolgere artigiani e lavoratori sarebbe il massimo (ma non si posson fare le cose dall'alto, le cose devono essere volute e partire in primis da chi poi dovra' prendersi la responsabilità di portarle avanti).
A me l'idea dell'ostello piace molto. Concedere ai giovani un periodo di franchigia, assisterli nel loro girovagare e conoscere il gioco, dargli tempo di scegliere secondo le loro inclinazioni. Ci vorrebbero meno arruolatori e più guide turistiche, se mi permetti la terminologia.
D'accordissimo . Secondo me, comunque, e' un buon passo avanti il fatto che si possa scegliere di nascere a borgo veitien o a khenam e se si potesse veramente dar via alla costruzione di questo ostello, e trovare qualcuno che possa dedicarci del tempo per aiutare i giovani, sarebbe ottimo-
Ma come la vedi la divisione della razza umana in tante comunità?
Bene da un lato, c'è varietà! Opportunità che forse prima non vi erano. Male, se penso che le divisioni siano dovute principalmente ad una semplice ragione: non voglio obbedire a regole imposte da altri, me le faccio io le regole. Perche' per come e' stata costruita la razza umana, essa ha bisogno di un certo numero di pg attivi per funzionare, la divisione puo' portare a commercio, ma se le divisioni avvengono per attriti on e off (e fin ora, ho visto divisioni dovute ad attriti, non per voglia di costruire, eccetto forse forse, i primissimi mosiliani). Infatti, il Borgo e' quasi una copia di Khenam, Mosil si e' caratterizzata leggermente quando e' arrivato l'impero dei nani (ma in effetti, non conosco bene nessuna delle due realtà) . Ripensandoci, bene, se le realtà si sviluppano con caratteristiche diverse che permettono commerci, male, se si sviluppano su attriti e non hanno alcuna coerenza con il bg generale e si voglion sviluppare queste realtà lontano dalla rottura di aver qualcuno che ingame ha il potere per richiamare alle leggi.Insomma, diciamocelo chiaramente, i religiosi rompon le balle perche' sono i clan che piu' chiamano ad una certa coerenza (specialmente il tempio di Vilmis, forse perche' e' sempre stato gestito cosi', da Nequiron ad Arkhan, Reufus lo conto poco, l'ho visto pochissime volte).
Io penso che i rompitori di palle debbano esserci, tirarsi dietro i fiorellini non serve al gioco, altrimenti diventa the Sims.
Ehh si, ma non hai idea di quanti attriti crei giocare pg come Cheimon, o vedrai quando Aelnyr cresce, se cresce come ora! Ma se guardi bene, quanti altri pg "rompiballe" vedi? Anche perche', alla fine, perche' credi che il borgo sia diventato indipendente? Perche' cheimon ha rotto troppo le balle su certe questioni. dopotutto, da quel che "si sente" e' il pg (e forse anche il player, ma non mi frega molto di cio') piu' odiato tra gli umani.
Ultimamente noto che per qualsiasi cosa che accada, sia animazioni che altro, tra gli umani scoppia uno psicodramma inaudito. Volevo chiederti come mai secondo te accade questo.
Perche' gli umani ora come ora si sentono probabilmente accerchiati, dopotutto, basta vedere quel che e' accaduto nelle ultime giocate : due tizi, scassinano due cose e creano un casino mai visto, e per ristabilire il tutto, ci vuole moltissimo tempo e risorse. Tra l'altro, quel che è stato scatenato non doveva proprio accadere, ma li', comprendo ci possa esser stata una dimenticanza, comprendo meno certe logiche. Questo nello specifico, in piu'... guarda caso, arrivano umani in america, prendono qualcosa e improvvisamente quella cosa e' vietata . Nemmeno chi stava in america da anni ne sapeva nulla , ovvio che poi si scatenan gli psicodrammi, per non parlare di quando tutti si lamentano e poi arrivano all'1.30 in 8 a tre caselle da Khenam. e nulla accade. Anche questi, son fatti specifici. Lo psicodramma, comunque, nasce dal fatto che si ha la sensazione che molte giocate siano perse in partenza, o richiedano livelli di organizzazione che per via di come e' strutturata la razza umana sono impossibili da raggiungere. Ti faccio un esempio molto semplice, nelle altre razze, si gioca molto piu' coesi. Gli umani sono pieni di gente incoerente, di gente che fa il doppio gioco, di spie e di gente che mente. Il vero problema, è che son cose quasi impossibili da scoprire. Altro esempio, una leucrotta in due secondi scopre che vi è un sacerdote di vilmis tra gli ostaggi, e dopo due secondi il sacerdote viene scoperto anche da uno sciamano dryma. Non dico molto, ma nessun sacerdote ha mai sensazioni di vicinanza all'oscuro per gente che aiuta i kardeniani... ovvio che poi si somman tutti i piccoli episodi, e si crea un certo... malcontento. Insomma, la facilità con cui si mente, si fa il doppiogioco e si è incoerenti con le linea guida generali sono incredibili. Nelle altre razze non credo succedan queste cose, e soprattutto non sulla scala in cui succedon tra gli umani .
E chi te lo dice?
Mia opinione e' che probabilmente accade meno. Forse puo' accadere tra tribù dryma, ma difficilmente si fa il doppiogioco per favorire un altra fazione esterna alla tribù. Stessa cosa, per nani ed elfi. Gli orchi non li conosco, quindi non so dire. Insomma, l'idea e' che i player usan l'umano, perchè così son liberi di far quello che vogliono in barba a bg di ambientazione e giocati. Esempio, sul rispetto delle cariche, ancora sulle mille spie/doppiogiochisti, ma quello piu' eclatante riguarda la religione. Dopotutto, comprendo, che per molti possa esser difficile "sentire" gli Dei su isylea visto che io stesso sono agnostico, molto tendente all'ateo, come credo la maggior parte dei giocatori. Il problema è che questa non religiosità viene quasi sempre trasmessa al pg, ancor di piu', se i clan religiosi ostentano una certa coerenza e cercano di porre paletti. Il primo pensiero non e'... la divinità, ma è, questi rompono, vado da un altra parte.
Sai una cosa? avete una idea del gioco umano come disastrato rispetto alle altre razze, in realtà, te lo dice uno che ha una visione abbastanza globale, non avete nè più nè meno problemi delle altre razze.
Disastrato non lo so, ma di certo non credo che altre razze abbian problemi con pg iper-incoerenti con la propria evoluzione e con le linee guida della caratterizzazione degli umani.
Hai voglia invece. In ogni razza si ripetono più o meno le stesse problematiche, magari declinate in modo un pò diverso, ma sempre quelle sono.
Brutta cosa, ma non vi è modo di correggere queste cose? Io credo di averci provato a volte, ma ovviamente, la visuale di coerenza di cheimon è alquanto rigida... la mia un po' piu' elastica, ma certe cose, faccio effettivamente fatica ad accettarle. Si torna al fatto che Isylea secondo me non è un gioco e punto. E' un gioco di ruolo (e ruolo ha grande peso nel definire isylea).
Il fatto è che è molto difficile definire bene cosa si intende con coerenza. Noi possiamo dire ad un pg come deve giocare la razza, ma non come deve giocare il pg. La differenza è enorme e il confine non è per niente chiaro tra i due ambiti.
Gia', ma se tra gli umani il 90% tende all'ateismo o a vedere gli dei ed i culti come una scocciatura perchè impongono alcune linee guida, o tende ad una religiosità puramente meccanica, qualcosa non va...
Vero. D'altra parte il Bg prescrive che non si possa giocare l'ateo, non che non si possa giocare l'indifferente.
Bhe, giusto, quindi, a questo punto, i culti a che servono? a nulla, anzi, sono solo una scocciatura per la maggior parte dei player (senza culti, d'altra parte, avremmo il 90% degli umani in giro con armi dryma e orchesche, tutti a fare sacrifici et simili, d'altra parte, giocare il lato "oscuro" è molto piu' interessante (visto il gioco giocato fin ora, come dar torto? quasi tutto pende dal lato oscuro, dalle armi ai materiali ai demoni) e a dire il vero, anche l'indifferenza e' mal interpretazione, visto che gli Dei è sempre stato detto, ci sono e si fanno sentire (io vilmis farsi sentire non l'ho mai visto... mai visto onestamente, in 4 anni, vedere qualcuno veramente maledetto) . Sei indifferente? dovresti avere karma rosso, fisso .
Beh, l'indifferenza ( o addirittura la blasfemia) porta comunque degli svantaggi meccanici.
La meccanica e' troppo semplice da aggirare, basta pregare al trono, ricevere due, tre benedizioni, e via che i malus non esiston piu'.
Le meccaniche non possono capire l'aiuto ai karden... lì interveniamo noi, quando ci accorgiamo.
Eh, lo so, che non è affatto semplice, ed è impossibile rendere certe cose "meccaniche", bisognerebbe trovare una soluzione, sia per queste situazioni, sia per quanto riguarda il "mentire".
Sai qual è una soluzione? il diario di ruolo. Solo che la gente non lo aggiorna pochissimo...
Io lo aggiorno poco, in effetti, solo quando ritengo sia necessario, ma a dire il vero, come dovrei fare? chiedere se qualcuno ha mentito parlando con me? se ho sospetti su qualcuno, chiedere se il karma e' corretto?
No io parlo dei "collaboratori"... che non ci dicono che stanno collaborando.
Su questo, purtroppo, non ci si puo' far nulla, d'altra parte, se viene detto sul diario di ruolo, vi è la possibilità che i vilmis e le veitien li scoprano, mentre se non si dice nulla, è semplicissimo farla franca.
In realtà la questione ha un doppio corno. Se è vero che, alla chetichella, è facile avere un karma verdissimo nonostante non si giochi granchè il fedele, dall'altra parte è anche difficilissimo giocare l'infiltrato. Sia perchè basta una benedizione per farti scoprire, sia a causa del caro vecchio msn.
Mmm non saprei, io gli infiltrati che ho visto fin ora, avevan tutti sempre karma verdissimo.
Diciamo che esistono due livelli nel gioco religioso: il livello meccanico, con karma ecc, ed il livello gdr. Vuoi dirci secondo te come va interpretato il secondo livello?
Guarda, ontestamente, non saprei dirti, le meccaniche sono facili da eludere, per cui, a parte quei vantaggi che danno alcune benedizioni o altre cosette in determinate circostanze, credo che il gioco del religioso si basi soprattutto sull'interpretazione. Per me, dipende, le meccaniche possono esser interpretate in modo differente, ad esempio, le meccaniche associate al culto che han a che fare con la battaglia, in cheimon provocano un maggiore fanatismo e maggiore emotività . Il giudizio, meccanica per osservare il karma altrui, viene usato rarissimamente, troppo facile eluderlo, molto meglio usare altri mezzi per indagare, anche se, come gia' detto mille volte, in questo gioco e' semplicissimo mentire, non esistendo comunicazione non verbale, e' praticamente impossibile capire se uno mente o no.
Va bene, passiamo ad altro. Il tuo è un pg che ha attraversato diverse generazioni di gioco. Noti dei cambiamenti rispetto ai primi tempi? Peggioramenti? Miglioramenti?
Il mio pg, e' lo stesso dell'apertura della beta, in effetti, si. Non saprei se parlare di miglioramento o peggioramento, probabilmente, e' piu' corretto parlare di "evoluzione". Vi sono cose che a me personalmente possono piacere o meno, queste cose variano come varia l'ambiente di gioco. Credo che lo stile di gioco sia sempre peggio, onestamente, o meglio, non sempre peggio, ma vada peggiorando, la diaspora di giocatori validi in altre realtà e' naturale, ma e' anche causa di un abbassamento del livello, per di piu', sembra che ultimamente, lo scopo di alcuni player sia quello di andare contro i vilmis.
Quindi a tuo parere c'è una maggiore contrapposizione tra gruppi di gioco?
La contrapposizione fa parte, volenti o nolenti, del gioco umano, il problema e' che oggi come oggi la contrapposizione sembra quasi piu' esserci in off che in on. Inoltre, ogni volta che si cerca di ricominciare, succede qualcosa che rende impossibile il ricominciare. Si vede che questa empasse alla fine, giova a molti.
Qui andiamo a parlare dei problemi che si verificano nella gestione di razze molto popolate e complesse come quella umana.
Il problema secondo me, sussiste solo nella misura in cui vi è incoerenza e poche persone che sono in grado e vogliano assumersi responsabilità. Sempre tutti danno la colpa ad altri, ma poche volte ho visto effettivamente qualcuno cercare di fare qualcosa in gioco per migliorare le cose. Tra questi, seppur il punto di vista puo' non essere condivisibile, ci metto Leeuw, Charo, Rowan, Darsian, anche Moryn, Jin.
Azz! Non ci crederanno mai che tu l'abbia detto!
Ma perche'? Io interpreto un ruolo, e cerco di farlo con coerenza, ho sempre avuto difficoltà con on e off per un semplice motivo, secondo me, l'off non dovrebbe proprio esistere. All'inizio giocavo solo ON, ma cio' ha portato solo ad un gioco di "contro", per motivi di coerenza, con il bg ed il pg, quindi ho cercato di mediare, probabilmente ommettendo errori.
Credo che queste cose sia comunque importante sentirle dire, è un pò lo scopo di queste interviste. Ora passerei alle domande finali. Spara un giudizio spassionato dell'operato staffico, sotto tutti i punti di vista (implementazioni, building, quest, forum, eccetera eccetera).
Io mi son scontrato spesso e volentieri con lo staff, non ho molta pazienza, ed a volte sono alquanto emotivo, ma, devo dire, che lo staff lavora e fa il meglio , onestamente, building ed implementazioni sono fantastiche (vorrei solo qualche cosetta in piu' per chi è dalla parte della Luce del Panderyan :P ). Le quest son sempre state avvincenti (da quella di Nirs, al teschio di Bahel, alle emanazioni di Karden fino ad arrivare alla Torre Nera ed Inume) . A volte, non comprendo la logica, mi sembra vi possano essere due pesi, facilisssimo rovinare qualcosa, quasi impossibile rimettere qualcosa a posto , e comprendo anche che per lo staff non e' affatto semplice seguire tutte le trame e le evoluzioni di esse che possono esistere in un gioco complicato ed interessante come Isylea. Quindi, a dire il vero, nonstante tutti gli scontri frontali, io ritengo che lo staff sita facendo e faccia in generale un ottimo lavoro! (tranne apollonius e dingo).
La logica di solito è sempre consegunete al principio di azione-->razione proporzionata, anche quando si tratta di azioni un pò bislacche. Si può sempre sbagliare al riguardo, spesso i punti di vista sono diversi persino nello staff, ma alla fine le decisioni vengono prese tenendo presenti talmente tanti aspetti (sconosciuti i parzialmente conosciuti ai pg) che le decisioni finali spesso non vengono comprese dai pg.
Io ti dico una razza e tu mi dici tutto quello che ti viene in mente: dryma!
Farei un disinguo. Thrangar, ci ho giocato poche volte, e soprattutto quando Duncan era capotribù, mi son sempre trovato bene nelle giocate con loro, a quel tempo, oggi, forse a causa di alcuni episodi, meno, ma credo sia una cosa passeggera. Sono sempre ottimamente organizzati, che io sappia, e sono una tribù interessante. Uryen, giocai con Vayu e Xamogw, molto tempo fa, mi son sempre trovato benissimo allora a giocare con loro. Non ho, credo, mai incontrato (se non forse in battaglia, quindi impossibile da giudicare) i pg Uryen dopo Vayu e Xamogw. Yerba, non li conosco, mai giocato con loro da quando sono una razza aperta. Bahel, pochi alti, soprattutto quando Koshnack, Zydar ed un altro Bahel tagliaron l'orecchio al povero Cheimon. Quella fu una grande giocata, nonché punto di svolta per il mio pg, visto che quell'episodio segnò la decisione di far entrare cheimon nei vilmis. Poi, ho avuto moltissimi bassi, normalmente, se posso, evito di giocare con loro, e quindi, non posso giudicare da quando Shaka è capotribù.
Nani!
Nani.. nani nani... orgogliosi, mi e' sempre piaciuto giocare con loro, dai tempi di Dexter (allora avevo piu' rapporti). I nuovi nani li conosco poco. Ma ogni volta che ci ho giocato, anche in contrapposizione, mi sono trovato bene. Interpretano giustamente il loro ruolo, come io cerco di interpretare il mio,
Goblin!
Goblin... ehhh per vicende passate, purtroppo, Cheimon non interagisce molto con i goblin, se non con due (di numero!), e direi che sono ottimi player entrambi, veramente un piacere giocare con loro. In generale, pero', credo che il livello dei goblin sia alto, anche se a volte, sembran piu' mini-me (austin powers) che goblin.
Elfi!
Con gli elfi, ho un ottimo rapporto, mi son sempre trovato bene con loro, anche se hanno perso moltissimi player, quelli rimasti son tutti validi, ottimo bg, interessante interpretazione.
Orchi!
Gli orchi, un grande boh, non posso giudicare, non ci ho mai giocato assieme se non in una, forse due o tre battaglie, ed in quei casi, non si capisce mai nulla. Non pervenuti!
Va bene, proseguiamo. Immaginando che Athulea sia pagato per lavorare su Isy, qual è l'implementazione che sogni?
Se devo essere sincero... non avrei nulla da chiedere ad Athulea riguardo implementazioni... forse, qualcosa che permetta di individuare chi mente (tipo comunicazione non verbale)! Essendo un sogno, posso dirlo. So anche che è impossibile implementare una cosa simile. Eccetto questo, credo che tutto quello che mi piacerebbe vedere sia gia' in programma, spero solo che cheimon riesca ad intravvedere qualcosa di quel che credo ci sia o sia in via di sviluppo. In pratica, credo che isylea sia praticamente perfetto. Ottimo bilanciamento (ma io di meccaniche capisco zero, per questo faccio il vilmis, non ne ho bisogno piu' di tanto). Forse, a volte, si tende troppo al realismo in alcune cose, alcune semplificazioni sono necessarie.
Immagina di essere tu ad intervistare me in quanto staffico, fammi una domanda ed io sono tenuto a rispondere!
Quanto è difficile seguire le logiche che si sviluppano in gioco, e quindi, quanto è difficile cercare di bilanciare azione e reazione quando organizzate quest o per avvenimenti particolari? Cosa tenete in considerazione in questi casi?
Seguire le logiche generali è un lavoro immane, da un certo punto di vista, e semplice dall'altro. Diciamo che sono talmente tante le cose da prendere in considerazione che un solo essere umano impazzirebbe, ma per fortuna siamo una squadra e passiamo sempre un pò di tempo ad aggiornarci vicendevolmente su un pò di tutto: sia gli eventi grossi che quelli più piccoli. Bilanciare azione e reazione è più complicato: anche in questo caso facciamo lavoro di squadra. Prima c'è il briefing, poi si chiedono vari pareri. Bene o male siamo abbastanza complementari: ad esempio, Dingwath da pareri di coerenza col BG, Seavel di opportunità, Athu di fattibilità meccanica, Shadya di giocabilità, e via dicendo. Spesso abbiamo anche discussioni accese, ed i tempi della decisione si allungano ma nella maggior parte dei casi si giunge sempre ad una soluzione condivisa che tiene conti un pò di tutte le istanze. Capirai che un lavoro del genere non si fa all'impronta, anche se a volte la velocità è necessaria e quindi si prendono decisioni sull'impronta per poi aggiustarle successivamente. Ora raccontaci qual è stato il momento ruolisticamente più soddisfacente della tua carriera isyleiana!
Urca, questa è alquanto difficile... 4 anni con lo stesso pg... (5 a gennaio)... son tanti, onestamente non saprei scegliere. Ne scelgo piu' di uno, episodi che hanno segnato Cheimon o dato grandi soddisfazioni. Il primo, risale al secondo giorno di gioco! All'arruolamento da parte di Kila e Alaosh (esercito di Khenam). Poi sicuramente, quando Koshnack e Zydar tagliaron l'orecchio a Cheimon. Sicuramente, tra episodi che mi sono piaciuti moltissimo, l'apparizione del generale orchesco a cavallo di una viverna a Nirs!, l'incontro con Kormyon, e quando distruggemmo l'emanazione di Karden!, A dire il vero, non finisce qui. Sicuramente, due grandi filoni mi hanno alquanto appasionato. Entrambi sono durati molto (forse un anno o piu' real). Uno riguarda appunto il generale orchesco, l'assedio di Nirs da parte degli orchi, il dialogo con Kormyon, la distruzione dell'emanazione di Karden e la riconquista di Nirs. L'altro, riguarda il teschio di Bahel, da quando fu trovato, i sotterranei... e l'incontro con Uryen e Thrangar che portarono via il teschio, e quindi lo riportarono a Khenam, fu nascosto di qua e di la' per poi finire a Nirs, infine fu perso e ripreso e riperso. Piu' che episodi, direi che è stato l'evolversi nel suo complesso ad avermi dato dato grandi soddisfazioni. Ovviamente, ogni grande soddisfazione è dovuta anche a tutti gli altri personaggio giocanti durante i momenti "clou". Ultimo, in ordine di tempo, l'affrontare Urian e' stato sicuramente molto bello, da un punto di vista ruolistico! (certo, se mi lasciassero qualche pezzo... mi farebbe anche piacere!) E a dire il vero, mi sembra di fare torto a tanti altri piccoli episodi che mi hanno fatto veramente piacere. Quando Tajmaku mi presentò la Thaleroneide ingame, e quando la recitò dal pulpito del tempio di Vilmis, quando gli raccontai tutta l'epopea degli Orchi (di karden) sulle terre di Isylea. Ed ancora, alcune splendide giocate con Erdalinus. L'andare ad Inume, afforntare i cavalieri della Torre nera e quindi Nicodemus... insomma, ti sto facendo la storia di Isylea dal punto di vista di cheimon, ma veramente, di episodi ve ne sono stati talmente tanti, che sceglierne uno diventa impossibile, ed anche scegliendone cosi' tanti, sempre mi sembra di lasciar fuori qualche episodio importante! (ah, di certo, la prova dei vilmis, e le sfuriate di Arkhan!)
Allora grazie!
Grazie a voi, ed a tutti quei pg, che nonostante tutto, fanno di Isylea un gran bel gioco!

L'intervista è finita, le Guardie Isyleiane mi portano via, non prima di aver condotto su di me una approfondita perquisizione in tutti i pertugi del mio corpo. Una esplorazione anale che non mi giova per la prossima intervista: come potersi presentare nei bui saloni nanici con la camminata da papera senza essere cacciato a calci nel sedere?

Prima di andarcene, però, vogliamo lanciare il nuovo quizzone:

Di recente alcuni staffici hanno cominciato una campagna al vecchio, caro, classico D&D.
Secondo voi, quale classe di personaggio ha scelto Seavel?
Ricordate, vince chi risponde per primo in modo esatto tra i commenti qui sotto!