sabato 6 novembre 2010

Ultime dall'Olimpo: Sabato nell'Anno del Topo


Nemmeno gli dèi possono nulla contro i capricci del Fato. Le Parche se ne stanno nascoste dentro il loro buco pidocchioso, recidendo vite e ridendo con la loro bocca sdentata. Il bar di Dioniso è buio e triste, ed insolitamente silenzioso. Nemmeno l'Ambrosia Tonic riesce a tirar su il morale delle divinità incupite.
Capitano questi periodi e non ci si può far niente, che tutto va storto. Sui forum le lamentele sbocciano in un numero tale che non si riesce a stargli dietro, e se si accende il client stringhe di un verde brillante annunciano comunica livorosi.
Polveroni che si alzano, che ci costringono a controlli rigorosi soltanto per scoprire che non c'era proprio niente da guardare.
Allora provi a tornare sul client e a riprendere dove avevi interrotto, solo che la voglia è passata.
Per fortuna oggi è sabato e si sta tranquilli. Saltellando qua e là si vedono pg dediti ad oziose giocate di routine: nani solitari in cerca di pepite, qualcuno dorme per smaltire una convalescenza, qualcun altro scava in miniera, nessuno, stranamente, skilla.
Poi ci sono quei pg che stan lì, connessi in mezzo alla via, immobili. Ti viene da chiederti cosa stia facendo il player di fronte allo schermo: una partita a Solitario, uno sguardo al forum? Nell'attesa che arrivi qualcuno con cui chiacchierare. Per un momento ti passa per il cervello di animare un mob e farti una classica giocata di colore, ma non ti viene in mente niente da fargli dire.
E pensare che la settimana scorsa avevi talmente tante idee che non sapevi da dove cominciare...
Allora torni a quel progetto cui ti stavi dedicando, ma ti accorgi che persino le descrizioni che scrivi sono pallide, piatte. Un imponente salone diventa un palazzone grigio, un prato che doveva esser fiorito ti vien fuori come un romanzo gotico inglese.
Infine provi a finire quel mob lì, che attende da tempo le ultime battute per esser buildato e riempire un buco annoso nel gioco. Di solito questi sono i mob che ti escono meglio, eppure niente, le parole che gli metti in bocca paiono uscite da un film di Vanzina, piatte e telefonate.
Meglio staccare, in giorni come questi. Allora ti dedichi alla routine, la cara, rassicurante routine, che non richiede grosso sforzi di fantasia: recupera questo oggetto, controlla quel log.
Poi parte il conto alla rovescia:
Lascerai Isylea tra tre secondi, due secondi, un secondo... arrivederci Apollonius!
La voglia ti tornerà...
forse.

2 commenti:

  1. E' l'assenza di voglia che ne crea dell'altra. Non so, penso che quel vuoto che ha ora presto si colmerà con altre idee, altra voglia di "vivere" il gioco -una rinascita progressiva. Sarebbe innaturale non avere questo calo: significherebbe che, fondamentalmente, è una persona che anche del piacere fa una routine. Si prenda una pausa, meritata. Selezioni il client e pigi "canc".Non è drastica, è l'omeopatica soluzione, semplice ed efficace.

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