giovedì 29 dicembre 2011

Isy&Me


La domanda che i numerosissimi ammiratori del nostro blog ci rivolgono più spesso, quando usciamo per strada a fare la spesa e veniamo assaliti da fan e giornalisti, è questa: "Ehy, ma che fine hanno fatto le interviste ai player? Erano interessantissime!" Poi ci svegliamo tutti sudati. Quel che sia, che fine hanno fatto le interviste? Le interviste, per il momento, sono sospese. Magari un giorno torneranno, ma quando le cose diventano una routine allora meglio lasciar perdere. Insomma, ammettiamolo: ma chi se ne frega delle interviste? Così ho detto a Velarin, con cui avevo iniziato una interessante intervista prima dell'inizio delle vacanze. Eravamo arrivati alla parte finale, quando finalmente ho potuto mettere in atto il mio piano diabolico, detto anche coitus interruptus: l'intervista è quasi finita, ci abbiamo messo un mese, si era già bullato con gli altri su msn, e toh! non te la pubblico! Se non che mi ha mandato a casa un tizio losco dalle posticce orecchie a punta, il quale poi se ne è andato con un mio dito mignolo (del piede, per fortuna) in tasca, e promettendomi una visita per il giorno successivo. Così, preso da libera ispirazione, ho proposto a Velarin di esordire come primo autore della nuova rubrica che andrà a sostituire le interviste: Isy&Me! Ecco il comunicato stampa che annuncia la nuova rubrica: "Chi se ne frega del regolamento attacchi! In malora le incursioni! In culo al reperimento di risorse! Isylea non è soltanto un "gioco di ruolo online multiutente full-gdr spa". Non è fatto solo da meccaniche, immagini, quest e mob. E' fatto di persone che, oltre a divertirsi pigiando dei tastini, hanno dei sogni, dei sentimenti; costruiscono amicizie e pure storie d'amore; distruggono vite sociali e perdono diottrie. In Isy&Me il nostro blog vuole dare spazio alle riflessioni autogestite dei player su un unico tema: qual è il tuo rapporto con Isylea? Come giochi, quando giochi, perchè giochi e perchè non giochi? Il che ci da un inestimabile vantaggio: a scrivere sono i player e noi del Grande Inquisitore ce ne stiamo in panciolle." Ci avete capito qualcosa? Noi no, ed è per questo che abbiamo dirottato il suddetto tipo losco con le orecchie a punta posticce verso il nostro ufficio stampa. Vediamo come Velarin è andato ad interpetare la missione di Isy&Me!

E' indubbiamente necessario un certo tipo di carattere per divertirsi nel subire rudi frustate per mano di una task force di prostitute in abiti da carceriere nazista rimanendo saldamente ammanettati senz'abiti ad un calorifero scrostato, ma io non giudico: lo svago e' un riflesso di quanto la nostra mente consideri mancante, un cambiare le maschere che solitamente portiamo allo scopo di sperimentare il surrogato di tutta quella parte di noi che stiamo rifiutandoci di vivere.

Cosi', quando Apollonius mi ha chiesto di scrivere qualcosa sul mio rapporto con Isylea -e immediatamente dopo essermelo immaginato in quel video al posto di Mosley- mi son semplicemente detto: "Perche' no? Se sta bene a lui..."

Mi sono iscritto a Isylea in cerca di gioco di ruolo. V'era un tempo in cui giocavo spesso ai cartacei, ma piu' ti allontani dai 13 anni e piu' diventa complesso far collimare gli impegni di tutti. E cosa dica di me come hobby... be', c'era un anime in cui si affermava che le persone interpretassero in un GdR quello che vorrebbero essere nella vita reale, ma personalmente trovo un po' miope limitarsi a considerarla un'attivita' per frustrati; nella mia vita reale non esistono uccelli giganti da cavalcare (certo che e' voluto il doppio senso, erotomani del cazzo!) ne' battaglie in cui vorrei combattere rischiando il collo, e trovo piacevole l'idea di avere un posto in cui sperimentare avventure che altrimenti mi sarebbero improbabili da trovare.

Proprio per questo motivo tendo (tendevo) ad irritarmi in modo consistente nell'osservare gente che interpreta o sprona a cose prive di senso, o quando trovo qualcuno che dia piu' importanza al motore ed alle meccaniche che non alla verosimiglianza dell'azione: come posso immedesimarmi in una vita alternativa se i personaggi attorno a me si muovono alla cavolo?
Su Isylea, purtroppo, questa cultura verso l'interpretazione assennata fondamentalmente non esiste, neppure tra i master: non per incompetenza generale (a parte forse alcuni), ma semplicemente perche' e' qualcosa che viene posta dichiaratamente dopo l'incoraggiare l'interazione tra giocatori. E quindi, e' meglio la quest fatta male ma che fa giocare tanta gente rispetto a quella fatta bene e su misura per uno o due giocatori, cosi' come e' meglio chi interpreta male e muove gioco rispetto a chi gioca bene ma risulta fondamentalmente sterile per gli eventi sul palcoscenico -tutte cose che fondamentalmente aborro.
Voglio dire, e' ovvio che il nano fuori BG (che ruba e ama navigare, per esempio) crei piu' gioco rispetto a quello ligio e inflessibile che non ti fa entrare nella fortezza manco se paghi, ma son buoni tutti di divertirsi facendo il Drizz't a spese della caratterizzazione; molto piu' difficile -nonche' meno gratificante sul breve periodo- sbattersi quotidianamente per giocarsi un personaggio che evolva in modo sensato. Cosi' come allo stesso modo e' nettamente piu' semplice e gratificante giocarsi il PG che si imbuca in tutte le quest rispetto a chi sceglie di rimanervene fuori per questioni di coerenza.
Ma tra i due dovrebbe essere punito il primo ed incentivato il secondo, mentre la mia esperienza tra gli elfi e' stata veder tollerato il gioco del primo ed accusare il secondo di ostruzionismo e metagaming:

Pollon: "Perche' avete degradato Pasqualo?"
Velarin: "Ha messo nei casini la Syphae andando specificamente contro il volere degli altri elfi"
Dingo: "Non avete il potere per fare una cosa del genere, gli elfi sono anarchici!"
Velarin: "Veramente secondo il BG ci sarebbe il balegherth che..."
Pollon: "Vi state comportando fuori BG!"
Velarin: "Fino a ieri neanche sapevi non mentissimo, tu, perche' parli di background? -_-"
Pollon: "Il livello clan e' spirituale, non e' come strappare i gradi a un sergente! Non potete toglierglielo!"
Velarin: "Nemmeno potevamo darglielo, allora, com'e' che vi lamentate solo adesso?"
Seavel: "Sembrate un lager virtuale, scappano tutti perche' voi quattro al potere vi comportate da piccoli dittatori per mantenere i privilegi"
Velarin: "Ma veramente gli elfi sarebbero strutturati con una democrazia rappresentativa "
Seavel: "Non fate nemmeno andare i niubbi a Khenam, chi siete per limitare il loro gioco?"
Velarin: "Ma e' semplicemente stupido che vadano da soli dove non conoscono e..."
Pollon: "Abuso di potere, abuso di potereeee!"
Seavel: "Forse dovremmo pensare ad un reset della razza"

E quando ti trovi a fare ostruzionismo ingame semplicemente perche' il livello di gioco e' cosi' disastroso che non potresti, in buona coscienza, permettere che certi player accedano a ruoli sufficientemente importanti da poter rovinare l'intera razza ti lascia un po' stranito accorgerti di quanto macroscopicamente ai piani alti siano riusciti ad equivocare le tue intenzioni.

"Ma Velarin, perche' allora giochi ancora?" Bella domanda. Forse anch'io lo trovo eccitante, quel calorifero.
O forse dipende dal fatto che trovare un gioco di ruolo online non e' cosi' immediato, ed Isylea possiede ancora le migliori meccaniche disponibili per lo scopo. Un tempo, quando credevo che la coerenza fosse importante anche a livello staff, ero comunque solito impegnarmi in modo molto piu' energico per conservare un ambiente di gioco adeguato ai miei standard... che qualcuno potrebbe anche definire alti, ma per il modo in cui la vedo non sono che la base minima del GdR; considerando che poi:

Pollon: Abuso di poteereee!
Seavel: Fascisti! Fascisti!
Dingo: Non capite il BG!

sono le risposte che ci siamo tutti sentiti dare per aver tenuto in piedi una comunita' durante dieci mesi in cui i master nemmeno hanno trovato una sera per animarci un semplicissimo rituale spero mi perdonerete se non ho piu' la voglia di dedicarmi a lavori di competenza loro. Beninteso, non ce l'ho con loro come persone: sono certo che persino Drao cerchi di fare il meglio che puo' in buona fede. Semplicemente, finche le filosofie di gioco non collimano e' difficile che possa trovarmi costantemente bene in quello che animano.
Quindi, da un annetto a questa parte faccio solamente il mio gioco e mi lavo le mani per qualunque problema off capiti nella mia razza; mi fa prendere il gioco piu' alla leggera e causa meno stress per tutti. E se mai trovero' qualcosa che mi si addica piu' di Isylea... che devo fare, vi passero'.

"Ma Velarin, allora non ti diverti mai?"
Questo no, sarebbe ingiusto da dire. Mi diverto a mappare, mi diverto a cercare posti sconosciuti, cosi' come quando faccio il diplomatico da qualche parte e provo a fregare gli umani... anche a combattere, checche' se ne dica :P ma non ho un PG guerriero, ne' sono interessato a passare intere giornate skillando come Rimher semplicemente perche' altrimenti le prendo.
Rimane tuttavia difficile trovarmi appassionato come i primi tempi: la forte involuzione che il gioco elfico ha subito nell'ultimo anno, soprattutto, mi rende piuttosto difficile trovare nuovi stimoli all'interno della razza (e pensare che una volta erano per me la parte migliore...), e per quelli esterni c'e' sempre il fattore sono-elfo-che-mi-frega.

"Ma Velarin, non hai pensato a cambiare PG?"
Certo che si'. Mio malgrado, tuttavia, trovo che le altre comunita' di gioco siano in condizioni ancora peggiori rispetto agli elfi, soprattutto per quanto riguarda il metagaming. D'altra parte, l'unico ruolo che al momento riesca ad attirarmi piu' di quello che gioco e' quello dell'esploratore marinaio, e buona parte della sua longevita' dipenderebbe da quanto lo staff vorra' supportare la costruzione di comunita' distanti da quelle attuali (cosa su cui non farei troppo affidamento sul medio termine).
Cambiare PG mi cambierebbe comunque soltanto stile di gioco, non quelle cose che del gioco non mi piacciono; piu' probabile che mi prenda un'altra pausa.

Considerando che poi il mio ultimo viaggio con Leeuw e' stato tipo:

Leeuw: Eccoci a Stelle di diamante!
Velarin: a me sembrano delle isole
L: e' il nome che abbiamo dato loro per come i giacimenti splendono alla luce della luna
V: giacimenti di diamante?
L: no, non ci sono diamanti. Quelli si trovano sulle Isole Ciclamino, proprio a nord est della Scanalatura ed accanto alla Rocciapiana. Hanno quel nome perche' quel giorno Heligan indossava mutande lilla e...
V: er... sono per caso quelle a forma di cerchio a est di qui?
L: No, quelle sono Leeuwia e Warlacchia.

credo che potrei avere qualche problema di memoria nel giocare il ruolo.
E visto che ho scritto oramai l'usuale papiro a cui tutti dovrebbero essere abituati, chiudo qui. Un saluto!
Ecco qua. Potete contattarmi privatamente per avere l'indirizzo di casa di Velarin: organizzo anche pullman per hooligan incazzati.

Alla prossima!
(P.S. non temete, i quizzoni non sono terminati... semplicemente, diamo ancora un pò di tempo per lo scorso.)

domenica 25 dicembre 2011

Lettera a Babbo Natale


Caro Babbo Natale,
Alan Moore dice che esiste un mondo dove i personaggi di fantasia esistono davvero. In quel mondo, più uno è conosciuto, più è cazzuto. Se questo fosse vero, tu praticamente te la giochi con Gesù, e vinci, perchè Gesù ci chiede di porgere l'altra guancia, tu invece ci chiedi "che regalo vuoi?"
Salvo poi, che siccome sei un personaggio di fantasia, i soldi per comprare il regalo di solito li caccia fuori qualcun altro. Bel paraculo.
Ora, io credo che tutto quello che dice Alan Moore sia vero. Quindi, caro Babbo Natale, apri bene le orecchie, perchè questi sono i miei desideri. Non me ne frega niente se poi li paga qualcun altro: l'importante è che me li esaudisci.

1- Caro Babbo Natale, potresti cambiare la mia data di nascita all'anagrafe? Perchè io adesso c'ho 34 anni, e non mi sento più tanto tanto giovane, ma manco sono vecchio: Muccino potrebbe fare una trilogia su di me. Solo che adesso Monti dice che bisogna fare largo ai giovani, però pure che i vecchi, in pensione, devono aspettare per andarci. Quindi lavoreranno i vecchi e i giovani. E io? Mi guardo allo specchio, Babbino caro, e non mi sembra di essere giovane. Però manco vecchio. Allora, magari, per andare sul sicuro, cambiami la data di nascita: fammi vecchio o giovane, così mi sento più tranquillo.

2- Caro Babbo Natale, potresti stampare qualche miliardata di euro? Che a noi servono proprio ma nessuno ce li stampa. Dice che non si fa. Però poi nel mondo tutti quanti hanno chi gli stampa i verdoni all'occorrenza (tipo la Gran Bretagna o l'America o la Russia o la Cina), tutti tranne noi. E noi pare che siamo gli unici veramente inguaiati. Significherà qualcosa?

3- Caro Babbo Natale, potresti spiegarmi perchè se dico che credo a Babbo Natale tutti mi pigliano per il culo, mentre se dico che credo che in cielo c'è un vecchio onnipotente che sta lì a guardare se mi tiro una sega col video di Belèn tutti mi pigliano sul serio?

4- Caro Babbo Natale, potresti trovare un lavoro a Fabio Volo? Lui ha questo grande problema, che non riesce a trovare un lavoro, e allora fa tutte le merdate che gli propongono di fare. "Vuoi scrivere un libro?" "Ma non so scrivere!" "Eh ma se vuoi mangiare ti tocca!" "E vabbè, allora lo scrivo". "Vuoi recitare in un film?" "Ma non so recitare!" Eccetera eccetera. Ti prego, trovagli un lavoro, così non sarà più costretto a umiliarsi pubblicamente per mangiare un pasto caldo.

5- Caro Babbo Natale, potresti dirmi cosa mangiare a pranzo? Che quando ero piccolo e figlio non mi immaginavo proprio che questa scelta fosse il lato più drammatico della vita dei miei genitori. Quante ore di angosciosa indecisione si celavano dietro al piatto di maccheroni con la salsa! Adesso aspetto con terrore la domanda fatidica "che mangiamo oggi?". Che poi dice, beato te che puoi scegliere. Grazie, mi sento veramente beato, davvero. Intanto però, che cavolo mangiamo oggi?

6- Infine, caro Babbo Natale, il mio desiderio più grande di tutti. Potresti insegnare ai miei gatti ad aprirsi la porta da soli? Perchè non so se sono solo loro o sono tutti i gatti, ma mi hanno veramente triturato i coglioni. Vogliono uscire, e gli apri, e dopo dieci minuti miagolano che vogliono rientrare, e gli apri, poi si appostano davanti alla finestra, e gli apri, e te li ritrovi dieci minuti dopo davanti alla porta, che vogliono rientrare. E se poi c'hai voglia di accarezzarli, ti dicono pure di no. Ma vaffanculo!

Ecco, Babbo Natale, questi sono i miei desideri. Non ti chiedo la pace nel mondo, nè l'incendio contemporaneo di tutte le Borse, nè la cancellazione dalla faccia della Terra e dai ricordi dell'umanità di Maria de Filippi. Perchè sono sicuro che te l'abbia chiesto già un sacco di gente.

sabato 24 dicembre 2011

Isylea the comic 17 - The Mosil Connection

Eccoci giunti alla nuova puntata della nostra saga, il Gioco delle Razze.
Per riprendere Saretec, i nani devono mettere le mani sul Comando-che-ti-skilla-finchè-non-muori. L'unico a conoscerlo è Gowen, disperso su Ilcistya. Quale miglior occasione per sfruttare finalmente il protettorato di Mosil? Hassyne e Nostos devono correre ad approntare la nave!
Inoltre, il ritorno del niubbo!



Si continua sotto.


Sempre sotto.




Scommetto che sapete dove guardare ora.



Dai che è inutile ripetersi, vero?



Sniff... possibile che sia finita così?

giovedì 8 dicembre 2011

[Cronache dall'Apocalisse] Cosmopolitan ovvero: occhi rubati all'analfabetismo

Michele Coppino fu uno di quei Ministri del Regno d'Italia di cui nessuno ricorda praticamente niente. Oggi sarebbe perculato da tutti a causa delle sue basette:
Fu per la precisione Ministro della Pubblica Istruzione. Il suo cipiglio da barboncino bastonato celava una mente scandalosamente competente ed idee visionarie e rivoluzionarie. Pensate che questo pazzo, una specie di Caligola de noantri, era convinto che l'istruzione fosse un diritto che lo Stato doveva garantire: così istituì la prima forma di obbligo scolastico della nostra scalcinata patria, 3 anni di elementari per tutti, maschi e femmine. La maggior parte degli studenti di oggi ci metterebbe la firma.

Egli fece dono della parola scritta al popolo italiano, così che un giorno potessero leggere le istruzione dell'IPhone.

Oppure che potessero mandare alle stampe (quindi anche Gutenberg è complice) questa cosa qui:


Va detto che si tratta di una rivista d'origine americana, quindi Coppino, Gutenberg e Cristoforo Colombo possono essere considerati senza dubbio i mandanti morali di questo delitto.

Ma andiamo ad esaminare con attenzione l'utilizzo che i lettori di questa rivista fanno dei sacrifici dei nostri padri.

Il pezzo forte, cui si da sicuramente il risalto che merita, è titolato così:
"L'ironia si fa sexy! Come accendere la passione imparando a non-prendersi-sul-serio".
Noi prenderemmo sul serio l'ipotesi di imparare a non-usare-a-sproposito i trattini d'unione.
A parte questo, sottoscriviamo due volte. Chi di noi maschietti non sogna di essere abbordato da una donna spiritosa?
"Ciao bello, sai che alle ultime elezioni ho votato Pdl?"
"E questo che significa?"
"Che mi piace prenderla nel culo".

Ma il vero clou di questo numero è il seguente:
"Allena il tuo orgasmo! 30 esercizi fisici e mentali che ti faranno provare un piacere pazzesco"
Sì, vabbè.

Che dire di "Adele, vi spiego perchè sono felice di aver amato le persone sbagliate"?
"Bin Laden mi ha lasciato un sacco di soldi."
"Mi riempiva di pugni sugli occhi, così risparmiavo sull'ombretto"
"Lo so, mi stuprava, ma perlomeno non dovevo fingere l'orgasmo"
"Andava con le puttane e mi ha trasmesso l'AIDS: ora posso scambiarmi le siringhe di eroina con le mie amiche!"
A proposito, ma chi cazzo è Adele?

Visto che si avvicina il Natale, come possiamo combattere la terribile piaga dei regali riciclati? Cosmopolitan ce lo spiega: 156 (non uno di più, non uno di meno) regali che a nessuno verrà in mente di riciclare
"Un bidone di scorie radioattive" (toh, prova a riciclare queste!)
"Il cadavere di mia nonna"
"Il governo Monti" (nessuno vorrà mai più avercelo tra le palle, fidatevi)
"Una siringa usata" (a meno che non siate Adele)

Questi sono i momenti della vita in cui uno rimpiange di essere maschio. Ah, cosa sarebbe la mia vita se potessi dire all'edicolante "mi dia Cosmopolitan" senza che questi pensi di me cose degne di Buttiglione... e invece al massimo potrei comprare Men's Health.