giovedì 29 dicembre 2011

Isy&Me


La domanda che i numerosissimi ammiratori del nostro blog ci rivolgono più spesso, quando usciamo per strada a fare la spesa e veniamo assaliti da fan e giornalisti, è questa: "Ehy, ma che fine hanno fatto le interviste ai player? Erano interessantissime!" Poi ci svegliamo tutti sudati. Quel che sia, che fine hanno fatto le interviste? Le interviste, per il momento, sono sospese. Magari un giorno torneranno, ma quando le cose diventano una routine allora meglio lasciar perdere. Insomma, ammettiamolo: ma chi se ne frega delle interviste? Così ho detto a Velarin, con cui avevo iniziato una interessante intervista prima dell'inizio delle vacanze. Eravamo arrivati alla parte finale, quando finalmente ho potuto mettere in atto il mio piano diabolico, detto anche coitus interruptus: l'intervista è quasi finita, ci abbiamo messo un mese, si era già bullato con gli altri su msn, e toh! non te la pubblico! Se non che mi ha mandato a casa un tizio losco dalle posticce orecchie a punta, il quale poi se ne è andato con un mio dito mignolo (del piede, per fortuna) in tasca, e promettendomi una visita per il giorno successivo. Così, preso da libera ispirazione, ho proposto a Velarin di esordire come primo autore della nuova rubrica che andrà a sostituire le interviste: Isy&Me! Ecco il comunicato stampa che annuncia la nuova rubrica: "Chi se ne frega del regolamento attacchi! In malora le incursioni! In culo al reperimento di risorse! Isylea non è soltanto un "gioco di ruolo online multiutente full-gdr spa". Non è fatto solo da meccaniche, immagini, quest e mob. E' fatto di persone che, oltre a divertirsi pigiando dei tastini, hanno dei sogni, dei sentimenti; costruiscono amicizie e pure storie d'amore; distruggono vite sociali e perdono diottrie. In Isy&Me il nostro blog vuole dare spazio alle riflessioni autogestite dei player su un unico tema: qual è il tuo rapporto con Isylea? Come giochi, quando giochi, perchè giochi e perchè non giochi? Il che ci da un inestimabile vantaggio: a scrivere sono i player e noi del Grande Inquisitore ce ne stiamo in panciolle." Ci avete capito qualcosa? Noi no, ed è per questo che abbiamo dirottato il suddetto tipo losco con le orecchie a punta posticce verso il nostro ufficio stampa. Vediamo come Velarin è andato ad interpetare la missione di Isy&Me!

E' indubbiamente necessario un certo tipo di carattere per divertirsi nel subire rudi frustate per mano di una task force di prostitute in abiti da carceriere nazista rimanendo saldamente ammanettati senz'abiti ad un calorifero scrostato, ma io non giudico: lo svago e' un riflesso di quanto la nostra mente consideri mancante, un cambiare le maschere che solitamente portiamo allo scopo di sperimentare il surrogato di tutta quella parte di noi che stiamo rifiutandoci di vivere.

Cosi', quando Apollonius mi ha chiesto di scrivere qualcosa sul mio rapporto con Isylea -e immediatamente dopo essermelo immaginato in quel video al posto di Mosley- mi son semplicemente detto: "Perche' no? Se sta bene a lui..."

Mi sono iscritto a Isylea in cerca di gioco di ruolo. V'era un tempo in cui giocavo spesso ai cartacei, ma piu' ti allontani dai 13 anni e piu' diventa complesso far collimare gli impegni di tutti. E cosa dica di me come hobby... be', c'era un anime in cui si affermava che le persone interpretassero in un GdR quello che vorrebbero essere nella vita reale, ma personalmente trovo un po' miope limitarsi a considerarla un'attivita' per frustrati; nella mia vita reale non esistono uccelli giganti da cavalcare (certo che e' voluto il doppio senso, erotomani del cazzo!) ne' battaglie in cui vorrei combattere rischiando il collo, e trovo piacevole l'idea di avere un posto in cui sperimentare avventure che altrimenti mi sarebbero improbabili da trovare.

Proprio per questo motivo tendo (tendevo) ad irritarmi in modo consistente nell'osservare gente che interpreta o sprona a cose prive di senso, o quando trovo qualcuno che dia piu' importanza al motore ed alle meccaniche che non alla verosimiglianza dell'azione: come posso immedesimarmi in una vita alternativa se i personaggi attorno a me si muovono alla cavolo?
Su Isylea, purtroppo, questa cultura verso l'interpretazione assennata fondamentalmente non esiste, neppure tra i master: non per incompetenza generale (a parte forse alcuni), ma semplicemente perche' e' qualcosa che viene posta dichiaratamente dopo l'incoraggiare l'interazione tra giocatori. E quindi, e' meglio la quest fatta male ma che fa giocare tanta gente rispetto a quella fatta bene e su misura per uno o due giocatori, cosi' come e' meglio chi interpreta male e muove gioco rispetto a chi gioca bene ma risulta fondamentalmente sterile per gli eventi sul palcoscenico -tutte cose che fondamentalmente aborro.
Voglio dire, e' ovvio che il nano fuori BG (che ruba e ama navigare, per esempio) crei piu' gioco rispetto a quello ligio e inflessibile che non ti fa entrare nella fortezza manco se paghi, ma son buoni tutti di divertirsi facendo il Drizz't a spese della caratterizzazione; molto piu' difficile -nonche' meno gratificante sul breve periodo- sbattersi quotidianamente per giocarsi un personaggio che evolva in modo sensato. Cosi' come allo stesso modo e' nettamente piu' semplice e gratificante giocarsi il PG che si imbuca in tutte le quest rispetto a chi sceglie di rimanervene fuori per questioni di coerenza.
Ma tra i due dovrebbe essere punito il primo ed incentivato il secondo, mentre la mia esperienza tra gli elfi e' stata veder tollerato il gioco del primo ed accusare il secondo di ostruzionismo e metagaming:

Pollon: "Perche' avete degradato Pasqualo?"
Velarin: "Ha messo nei casini la Syphae andando specificamente contro il volere degli altri elfi"
Dingo: "Non avete il potere per fare una cosa del genere, gli elfi sono anarchici!"
Velarin: "Veramente secondo il BG ci sarebbe il balegherth che..."
Pollon: "Vi state comportando fuori BG!"
Velarin: "Fino a ieri neanche sapevi non mentissimo, tu, perche' parli di background? -_-"
Pollon: "Il livello clan e' spirituale, non e' come strappare i gradi a un sergente! Non potete toglierglielo!"
Velarin: "Nemmeno potevamo darglielo, allora, com'e' che vi lamentate solo adesso?"
Seavel: "Sembrate un lager virtuale, scappano tutti perche' voi quattro al potere vi comportate da piccoli dittatori per mantenere i privilegi"
Velarin: "Ma veramente gli elfi sarebbero strutturati con una democrazia rappresentativa "
Seavel: "Non fate nemmeno andare i niubbi a Khenam, chi siete per limitare il loro gioco?"
Velarin: "Ma e' semplicemente stupido che vadano da soli dove non conoscono e..."
Pollon: "Abuso di potere, abuso di potereeee!"
Seavel: "Forse dovremmo pensare ad un reset della razza"

E quando ti trovi a fare ostruzionismo ingame semplicemente perche' il livello di gioco e' cosi' disastroso che non potresti, in buona coscienza, permettere che certi player accedano a ruoli sufficientemente importanti da poter rovinare l'intera razza ti lascia un po' stranito accorgerti di quanto macroscopicamente ai piani alti siano riusciti ad equivocare le tue intenzioni.

"Ma Velarin, perche' allora giochi ancora?" Bella domanda. Forse anch'io lo trovo eccitante, quel calorifero.
O forse dipende dal fatto che trovare un gioco di ruolo online non e' cosi' immediato, ed Isylea possiede ancora le migliori meccaniche disponibili per lo scopo. Un tempo, quando credevo che la coerenza fosse importante anche a livello staff, ero comunque solito impegnarmi in modo molto piu' energico per conservare un ambiente di gioco adeguato ai miei standard... che qualcuno potrebbe anche definire alti, ma per il modo in cui la vedo non sono che la base minima del GdR; considerando che poi:

Pollon: Abuso di poteereee!
Seavel: Fascisti! Fascisti!
Dingo: Non capite il BG!

sono le risposte che ci siamo tutti sentiti dare per aver tenuto in piedi una comunita' durante dieci mesi in cui i master nemmeno hanno trovato una sera per animarci un semplicissimo rituale spero mi perdonerete se non ho piu' la voglia di dedicarmi a lavori di competenza loro. Beninteso, non ce l'ho con loro come persone: sono certo che persino Drao cerchi di fare il meglio che puo' in buona fede. Semplicemente, finche le filosofie di gioco non collimano e' difficile che possa trovarmi costantemente bene in quello che animano.
Quindi, da un annetto a questa parte faccio solamente il mio gioco e mi lavo le mani per qualunque problema off capiti nella mia razza; mi fa prendere il gioco piu' alla leggera e causa meno stress per tutti. E se mai trovero' qualcosa che mi si addica piu' di Isylea... che devo fare, vi passero'.

"Ma Velarin, allora non ti diverti mai?"
Questo no, sarebbe ingiusto da dire. Mi diverto a mappare, mi diverto a cercare posti sconosciuti, cosi' come quando faccio il diplomatico da qualche parte e provo a fregare gli umani... anche a combattere, checche' se ne dica :P ma non ho un PG guerriero, ne' sono interessato a passare intere giornate skillando come Rimher semplicemente perche' altrimenti le prendo.
Rimane tuttavia difficile trovarmi appassionato come i primi tempi: la forte involuzione che il gioco elfico ha subito nell'ultimo anno, soprattutto, mi rende piuttosto difficile trovare nuovi stimoli all'interno della razza (e pensare che una volta erano per me la parte migliore...), e per quelli esterni c'e' sempre il fattore sono-elfo-che-mi-frega.

"Ma Velarin, non hai pensato a cambiare PG?"
Certo che si'. Mio malgrado, tuttavia, trovo che le altre comunita' di gioco siano in condizioni ancora peggiori rispetto agli elfi, soprattutto per quanto riguarda il metagaming. D'altra parte, l'unico ruolo che al momento riesca ad attirarmi piu' di quello che gioco e' quello dell'esploratore marinaio, e buona parte della sua longevita' dipenderebbe da quanto lo staff vorra' supportare la costruzione di comunita' distanti da quelle attuali (cosa su cui non farei troppo affidamento sul medio termine).
Cambiare PG mi cambierebbe comunque soltanto stile di gioco, non quelle cose che del gioco non mi piacciono; piu' probabile che mi prenda un'altra pausa.

Considerando che poi il mio ultimo viaggio con Leeuw e' stato tipo:

Leeuw: Eccoci a Stelle di diamante!
Velarin: a me sembrano delle isole
L: e' il nome che abbiamo dato loro per come i giacimenti splendono alla luce della luna
V: giacimenti di diamante?
L: no, non ci sono diamanti. Quelli si trovano sulle Isole Ciclamino, proprio a nord est della Scanalatura ed accanto alla Rocciapiana. Hanno quel nome perche' quel giorno Heligan indossava mutande lilla e...
V: er... sono per caso quelle a forma di cerchio a est di qui?
L: No, quelle sono Leeuwia e Warlacchia.

credo che potrei avere qualche problema di memoria nel giocare il ruolo.
E visto che ho scritto oramai l'usuale papiro a cui tutti dovrebbero essere abituati, chiudo qui. Un saluto!
Ecco qua. Potete contattarmi privatamente per avere l'indirizzo di casa di Velarin: organizzo anche pullman per hooligan incazzati.

Alla prossima!
(P.S. non temete, i quizzoni non sono terminati... semplicemente, diamo ancora un pò di tempo per lo scorso.)

domenica 25 dicembre 2011

Lettera a Babbo Natale


Caro Babbo Natale,
Alan Moore dice che esiste un mondo dove i personaggi di fantasia esistono davvero. In quel mondo, più uno è conosciuto, più è cazzuto. Se questo fosse vero, tu praticamente te la giochi con Gesù, e vinci, perchè Gesù ci chiede di porgere l'altra guancia, tu invece ci chiedi "che regalo vuoi?"
Salvo poi, che siccome sei un personaggio di fantasia, i soldi per comprare il regalo di solito li caccia fuori qualcun altro. Bel paraculo.
Ora, io credo che tutto quello che dice Alan Moore sia vero. Quindi, caro Babbo Natale, apri bene le orecchie, perchè questi sono i miei desideri. Non me ne frega niente se poi li paga qualcun altro: l'importante è che me li esaudisci.

1- Caro Babbo Natale, potresti cambiare la mia data di nascita all'anagrafe? Perchè io adesso c'ho 34 anni, e non mi sento più tanto tanto giovane, ma manco sono vecchio: Muccino potrebbe fare una trilogia su di me. Solo che adesso Monti dice che bisogna fare largo ai giovani, però pure che i vecchi, in pensione, devono aspettare per andarci. Quindi lavoreranno i vecchi e i giovani. E io? Mi guardo allo specchio, Babbino caro, e non mi sembra di essere giovane. Però manco vecchio. Allora, magari, per andare sul sicuro, cambiami la data di nascita: fammi vecchio o giovane, così mi sento più tranquillo.

2- Caro Babbo Natale, potresti stampare qualche miliardata di euro? Che a noi servono proprio ma nessuno ce li stampa. Dice che non si fa. Però poi nel mondo tutti quanti hanno chi gli stampa i verdoni all'occorrenza (tipo la Gran Bretagna o l'America o la Russia o la Cina), tutti tranne noi. E noi pare che siamo gli unici veramente inguaiati. Significherà qualcosa?

3- Caro Babbo Natale, potresti spiegarmi perchè se dico che credo a Babbo Natale tutti mi pigliano per il culo, mentre se dico che credo che in cielo c'è un vecchio onnipotente che sta lì a guardare se mi tiro una sega col video di Belèn tutti mi pigliano sul serio?

4- Caro Babbo Natale, potresti trovare un lavoro a Fabio Volo? Lui ha questo grande problema, che non riesce a trovare un lavoro, e allora fa tutte le merdate che gli propongono di fare. "Vuoi scrivere un libro?" "Ma non so scrivere!" "Eh ma se vuoi mangiare ti tocca!" "E vabbè, allora lo scrivo". "Vuoi recitare in un film?" "Ma non so recitare!" Eccetera eccetera. Ti prego, trovagli un lavoro, così non sarà più costretto a umiliarsi pubblicamente per mangiare un pasto caldo.

5- Caro Babbo Natale, potresti dirmi cosa mangiare a pranzo? Che quando ero piccolo e figlio non mi immaginavo proprio che questa scelta fosse il lato più drammatico della vita dei miei genitori. Quante ore di angosciosa indecisione si celavano dietro al piatto di maccheroni con la salsa! Adesso aspetto con terrore la domanda fatidica "che mangiamo oggi?". Che poi dice, beato te che puoi scegliere. Grazie, mi sento veramente beato, davvero. Intanto però, che cavolo mangiamo oggi?

6- Infine, caro Babbo Natale, il mio desiderio più grande di tutti. Potresti insegnare ai miei gatti ad aprirsi la porta da soli? Perchè non so se sono solo loro o sono tutti i gatti, ma mi hanno veramente triturato i coglioni. Vogliono uscire, e gli apri, e dopo dieci minuti miagolano che vogliono rientrare, e gli apri, poi si appostano davanti alla finestra, e gli apri, e te li ritrovi dieci minuti dopo davanti alla porta, che vogliono rientrare. E se poi c'hai voglia di accarezzarli, ti dicono pure di no. Ma vaffanculo!

Ecco, Babbo Natale, questi sono i miei desideri. Non ti chiedo la pace nel mondo, nè l'incendio contemporaneo di tutte le Borse, nè la cancellazione dalla faccia della Terra e dai ricordi dell'umanità di Maria de Filippi. Perchè sono sicuro che te l'abbia chiesto già un sacco di gente.

sabato 24 dicembre 2011

Isylea the comic 17 - The Mosil Connection

Eccoci giunti alla nuova puntata della nostra saga, il Gioco delle Razze.
Per riprendere Saretec, i nani devono mettere le mani sul Comando-che-ti-skilla-finchè-non-muori. L'unico a conoscerlo è Gowen, disperso su Ilcistya. Quale miglior occasione per sfruttare finalmente il protettorato di Mosil? Hassyne e Nostos devono correre ad approntare la nave!
Inoltre, il ritorno del niubbo!



Si continua sotto.


Sempre sotto.




Scommetto che sapete dove guardare ora.



Dai che è inutile ripetersi, vero?



Sniff... possibile che sia finita così?

giovedì 8 dicembre 2011

[Cronache dall'Apocalisse] Cosmopolitan ovvero: occhi rubati all'analfabetismo

Michele Coppino fu uno di quei Ministri del Regno d'Italia di cui nessuno ricorda praticamente niente. Oggi sarebbe perculato da tutti a causa delle sue basette:
Fu per la precisione Ministro della Pubblica Istruzione. Il suo cipiglio da barboncino bastonato celava una mente scandalosamente competente ed idee visionarie e rivoluzionarie. Pensate che questo pazzo, una specie di Caligola de noantri, era convinto che l'istruzione fosse un diritto che lo Stato doveva garantire: così istituì la prima forma di obbligo scolastico della nostra scalcinata patria, 3 anni di elementari per tutti, maschi e femmine. La maggior parte degli studenti di oggi ci metterebbe la firma.

Egli fece dono della parola scritta al popolo italiano, così che un giorno potessero leggere le istruzione dell'IPhone.

Oppure che potessero mandare alle stampe (quindi anche Gutenberg è complice) questa cosa qui:


Va detto che si tratta di una rivista d'origine americana, quindi Coppino, Gutenberg e Cristoforo Colombo possono essere considerati senza dubbio i mandanti morali di questo delitto.

Ma andiamo ad esaminare con attenzione l'utilizzo che i lettori di questa rivista fanno dei sacrifici dei nostri padri.

Il pezzo forte, cui si da sicuramente il risalto che merita, è titolato così:
"L'ironia si fa sexy! Come accendere la passione imparando a non-prendersi-sul-serio".
Noi prenderemmo sul serio l'ipotesi di imparare a non-usare-a-sproposito i trattini d'unione.
A parte questo, sottoscriviamo due volte. Chi di noi maschietti non sogna di essere abbordato da una donna spiritosa?
"Ciao bello, sai che alle ultime elezioni ho votato Pdl?"
"E questo che significa?"
"Che mi piace prenderla nel culo".

Ma il vero clou di questo numero è il seguente:
"Allena il tuo orgasmo! 30 esercizi fisici e mentali che ti faranno provare un piacere pazzesco"
Sì, vabbè.

Che dire di "Adele, vi spiego perchè sono felice di aver amato le persone sbagliate"?
"Bin Laden mi ha lasciato un sacco di soldi."
"Mi riempiva di pugni sugli occhi, così risparmiavo sull'ombretto"
"Lo so, mi stuprava, ma perlomeno non dovevo fingere l'orgasmo"
"Andava con le puttane e mi ha trasmesso l'AIDS: ora posso scambiarmi le siringhe di eroina con le mie amiche!"
A proposito, ma chi cazzo è Adele?

Visto che si avvicina il Natale, come possiamo combattere la terribile piaga dei regali riciclati? Cosmopolitan ce lo spiega: 156 (non uno di più, non uno di meno) regali che a nessuno verrà in mente di riciclare
"Un bidone di scorie radioattive" (toh, prova a riciclare queste!)
"Il cadavere di mia nonna"
"Il governo Monti" (nessuno vorrà mai più avercelo tra le palle, fidatevi)
"Una siringa usata" (a meno che non siate Adele)

Questi sono i momenti della vita in cui uno rimpiange di essere maschio. Ah, cosa sarebbe la mia vita se potessi dire all'edicolante "mi dia Cosmopolitan" senza che questi pensi di me cose degne di Buttiglione... e invece al massimo potrei comprare Men's Health.

lunedì 28 novembre 2011

Isylea the comic 16 - Nano Quest

Finalmente torna la nostra saga Isyleiana: Il Gioco delle Razze!
Terminato il prologo, nel quale tutte le pedine si sono disposte sulla scacchiera, entriamo nel vivo della vicenda.
Tutti cercano Gowen, nei cui log giace il segreto del COMANDO CHE TI SKILLA FINCHE' NON MUORI; tutti cercano una motivazione ON per cercare Gowen.
In questo capitolo andremo a scoprire il complicato meccanismo decisionale del popolo nanico. State alla larga, timorosi delle Info OFF!
NOTA: Anche noi del Grande Inquisitore dobbiamo campare; e per farlo non possiamo che piegarci alle regole del mercato. Per questo abbiamo deciso di ospitare nelle pagine del nostro fumetto, a partire da questo episodio, qualche pubblicità. Non ce ne vogliate: come faremmo altrimenti a pagarci le vacanze sulle spiagge di Ilcistya?

P.S. Si ringrazia Erodish per la collaborazione!



Continua!

Ci siamo quasi!


E anche stavolta abbiamo concluso.
Per quanto riguarda il concorso della volta scorsa, dopo attenta riflessione dichiariamo vincitore Gurlin, per averci segnalato il nostro amatissimo Piciolla! Anche lui va ad aggiungersi alla ormai lunga lista di vincitori di no-prize, che prima o poi no- premieremo (non appena ci viene in mente un'idea carina).
Per chi volesse vedere il proprio nome nella HAll of Fame dei Non-Premiati, lanciamo il prossimo concorsone:
Andate a scartabellare nel forum proposte, siore e siori. Chi riesumerà la proposta più inutile del decennio, avrà vinto! Forza, archivisti del forum!

venerdì 11 novembre 2011

Istruzioni per salvare un paese

E' proprio vero che non c'è limite al peggio. Quando pensavi che Berlusconi fosse il fondo, ecco arrivare Francia e Germania che ti porgono una pala dicendo "allonz scavè!" (trad. "muoviti e scava").

Siamo tutti in dolce attesa di questo governo di salvezza nazionale che ci scaverà un traforo nel culo che al confronto la TAV è una cannuccia. Napolitano e Monti già fanno le cenette tra loro per decidere i nomi dei prossimi ministri che serviranno solo a mettere la firmetta sul certificato di morte della sovranità italiana, mentre Bruxelles ci manda le letterine minatorie in perfetto stile Provenzano ("siamo sicuri che l'Italia potrà risorgere con le proprie forze, dovete solo obbedire e tacere..." ma vaffanculo!)

Noi del Grande Inquisitore non ci stiamo! Ce l'abbiamo noi la lista del prossimo governo.

Ministro dell'Economia: Lady Gaga


Non sa cantare, non sa ballare, non sa scrivere canzoni, ed assomiglia a Marilyn Manson. Una così te la immagini a pulire cessi, eppure è riuscita a diventare milionaria facendo la cantante. Questa qua ci aggiusterebbe i conti in un batter d'occhio.

Ministro degli esteri: Giucas Casella


Per presentarsi alle riunioni europee, versare il Falqui nei gingerini e poi ordinare a tutti:
"Ora unirete la vostra bocca con il culo del vostro vicino, e vi staccherete solo quando lo dico io!"
E' il metodo migliore per tenerli buoni mentre NON gli paghiamo i debiti.

Ministro della Difesa: il video porno di Belen Rodriguez


Quando Francia e Germania ci invaderanno militarmente, avremo bisogno di qualcuno che tenga distratti i loro rudi soldati. Visto però che la fanciulla ha un cachet troppo alto per le nostre casse, ci faremo bastare il suo video porno.

Ministro dell'istruzione: il team di dottori del trattamento Ludovico


Nel tempo che avremo guadagnato con questi fantasiosi espedienti, avremo bisogno di rieducare il popolo italiano, spiegandogli che le tasse vanno pagate, che bisogna fare il bene comune, seguire la legge e non fidarsi dei vecchi bavosi pedofili. Un'operazione titanica che può però essere comodamente svolta col metodo Ludovico: basta costringerli a vedere a ruota le sedute dell'ultimo parlamento inframezzate da dosi di TG1, Studio Aperto e TG4 dopo avergli iniettato un medicinale che gli causa il mal di stomaco. Già che ci siamo le associamo alle canzoni di Vasco Rossi, così ce lo togliamo dalle palle per sempre.


Ministro della Sanità: l'Anitra WC


Il problema sanitario principale sarà curare l'Italia eliminando dalla faccia della terra tutti coloro che l'hanno portata a questo punto. Specializzata in stronzi, la nostra anatra assassina non avrà nessuna difficoltà a ripulire questo cesso di paese dalle sue incrostazioni.

Ministro dell'Ambiente: Ken di Hokuto


Uno che sa veramente che cazzo succede al tuo mondo quando scherzi col fuoco. Già ce lo vedo a premere il punto di pressione che esplodi se butti a terra una cartaccia. Dopo un periodo iniziale in cui dovremo ripulire le strade dagli innumerevoli frammenti di essere umano, alla fine la gente camminerà per strada con le pattine.

Ministro dell'interno: il cappellaio matto


Il problema più grande sarà, per il ministro degli interni, far capire alle forze dell'ordine che a volte devono pensare con la testa propria, e che se il tuo superiore ti da ordini del cazzo è meglio disobbedire. Chi meglio di una persona che spara frasi senza senso? "Manganellate le tapioche barbute" sarà in ogni caso molto più utile di "manganellate i manifestanti".

Ecco fatto. E gli altri ministeri, vi chiederete. Ma servono veramente a qualcosa?

lunedì 31 ottobre 2011

Fate largo, passa Ratzi!


Da Wikipedia:
Stalking (IPA: ['stɔːkɪŋ]) è un termine inglese che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, perseguitandola e ingenerandole stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità.

Bene, dovete sapere che è un paio di settimane che, avendo preso una benedettissima supplenza nel sostegno in una città non proprio vicino casa, faccio il pendolare duro e puro.

Da Ilgrandeinquisitorepedia:
Pendolare duro e puro è un termine italiano che indica un tizio che si sveglia alle 5 del mattino per prendere l'autobus che lo porterà alla stazione, da dove alle 6.10 prenderà il treno per una città, da dove alle 6.45 prenderà un altro autobus per la stazione della città dove lavora, dove percorrerà un chilometro e mezzo per raggiungere il luogo di lavoro alle ore 8 in punto.

Quando i neutrini di Mariastella hanno superato la velocità della luce, tutti si sono sorpresi e si agitavano per le strade urlando "E' la fine del mondo! La teoria della relatività non è valida!"
Ecco, io lo sapevo già, che non è valida. Bastava chiedere a me: il tempo non è relativo, perchè se uno solo di quei mezzi pubblici mi ritarda, io arrivo tardi al lavoro.
Col cazzo che il tempo è relativo.

Pochi giorni fa arrivo alla stazione alle 6 nette, notando strani transennamenti ed un singolare dispiegamento di forze dell'ordine armate di tutto punto con le borse sotto gli occhi.
E praticamente tutti i treni in ritardo.

Un incidente?
Dirottatori di treni?

No, niente di tutto questo.
Un papa.
Ah, la lettera maiuscola, è vero.
Un Papa.

Fatto sta che Maledetto XVI doveva andare ad Assisi ad incontrarsi coi rappresentanti delle religioni di tutto il mondo per dirsi l'un con l'altro, in sostanza, "guardate che non capite un cazzo, ma vabbè, volemose bene". Che bastava un sms.
E naturalmente già che c'era il suo treno avrebbe rallentato a Terni per permettergli di salutare la popolazione.
E naturalmente per far passare quel treno hanno ritardato tutti gli altri.
Ed io ho perso la coincidenza, arrivando tardi al lavoro.

Sono cose che capitano.
Nel pomeriggio avevo un Consiglio fino alle 17. Per tornare a casa c'è un autobus alle 19.30 diretto, che arriva a Terni alle 21.15; siccome però io sono un buon papà, ha cercato una coincidenza autobus-treno. Il viaggio sarebbe stato più lungo, ma partendo prima sarei arrivato alle 19.30, tutto per passare una quarantina di minuti in più con la mia famiglia.

Tutto diligente prendo il mio autobussino che mi porta alla stazioncina dove aspetto il mio trenino.
Che è in ritardo.
Di 40 minuti.

Dlin dlon, suona l'altoparlante. Si annuncia che il treno per Terni subirà un ritardo di 40 minuti per permettere il transito di un treno speciale con a bordo autorità religiose.

Il Papa torna a casa.

Tornando allo stalking:
Stalking (IPA: ['stɔːkɪŋ]) è un termine inglese che indica una serie di atteggiamenti (come ad esempio occupare i binari delle ferrovie) tenuti da un individuo (come ad esempio un Papa) che affligge un'altra persona (come ad esempio me), perseguitandola e ingenerandole stati di ansia e paura (come per esempio di venire licenziato), che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità (come per esempio il normale ritorno a casa).

Epilogo:
Mentre io ed altri poveri disgraziati vittima di stalking (ma solo io sia all'andata che al ritorno) discutevamo sulle banchine, chiedendoci se almeno avesse pagato il biglietto del treno (secondo voi?), eccolo là, che passa questo mini-Freccia Rossa strapieno di individui in tonaca rossa, nera e bianca, strani copricapi, barbe lunghe, suore, pope, imam, cardinali e chi più ne ha più ne metta.

E la gente ha cominciato ad urlare. Ecco alcune delle frasi che ho distintamente udito:
"a 85 anni stattene a casa come mì nonno"
"ma perchè non pigli la papamobile e lasci stà i treni!"
"guarda là, pare una festa in maschera!"
"se voi parlà cò gli amici fatti skype!"

e soprattutto:

"ma annate a lavorare!"

E mi sono sentito meno solo. Per la denuncia di stalking si potrà fare una Class Action?

domenica 23 ottobre 2011

[RECE] Coccolino Sensation

Oggi inauguriamo una rubrica di cui si sentiva sicuramente la mancanza: le recensioni!
Infatti se scriviamo la parola "Recensione" su Google otteniamo soltanto circa 55 milioni e mezzo di risultati.

Sembra che tutta l'umanità, o almeno quella che utilizza internet, ritenga infatti di avere il titolo di dire la propria opinione su qualcosa.
Pure noi del Grande Inquisitore ci siamo impelagati nella fiera della banalità, punendoci la sera stessa con dieci frustate col gatto a nove code. (Non avendo un gatto a nove code, abbiamo utilizzato un semplice gatto con una coda sola: fidatevi, non sono adatti alle frustate, miagolano e si divincolano tutto il tempo, facendoti perdere il conto.)

Finchè, durante una lunga meditazione seduti sulla tazza del cesso, non ci è venuta l'illuminazione sotto forma di un flacone di ammorbidente poggiato sulla lavatrice.
Ma certo! Se dobbiamo recensire qualcosa, questo deve essere qualcosa che nessuno ha mai recensito! E così, benvenuti alla nostra prima vera recensione delle etichette di prodotti da supermercato.

(P.S. Se scrivete "recensioni di etichette" su Google otterrete solo 27.000 risultati. Il risultato è fuorviante, visto che se scrivete le parole senza senso "ghiotto di asfalto" ne escono fuori 54.ooo)

Coccolino Sensation
La nostra etichetta si presenta così sul lato frontale:

L'immagine ci presenta una rara e drammatica foto di Coccolino quando ancora non si era disintossicato dall'LSD mentre viene colto da un colpo della strega fulminante. La cosa comunque non sembra turbarlo troppo: questo perchè il poveretto non si è ancora accorto della stella che sta esplodendo sotto i suoi piedi. Non si capisce bene per quale motivo questa immagine, che ci riporta alla mente gli orrendi filmati dell'esecuzione di Gheddafi, serva a promuovere un ammorbidente.
Un'etichetta rossa in alto ci avverte che Coccolino Sensation è stato eletto prodotto dell'anno 2011 col sistema del mattarellum con collegio uninominale. La domanda a cui i consumatori dovevano rispondere era:
"Quale è secondo te il prodotto dell'anno 2011?
A- Coccolino sensation
B- Violator vibratore anale zigrinato
C- la manovra economica di Agosto"
(la schiacciante vittoria iniziale ottenuta da Violator si è rivelata frutto di brogli e intimidazioni a suon di vibratori).

In basso a sinistra una inquietante dicitura: "27 lavaggi". Non provate a farne uno di più perchè ricevereste la visita a casa di due energumeni vestiti da Coccolino ma armati di 4 Violator.

Più in basso notiamo una goccia violetta che contiene la dicitura "PURO". Tiriamo un sospiro di sollievo nell'apprendere che il nostro flacone di Coccolino sensation non è stato tagliato col borotalco e proseguiamo verso il basso, dove apprendiamo gli ingredienti che rendono Coccolino sensation così profumato: Orchidea Viola (da cui il colore vagamente funereo della confezione) e Mirtillo.

Passiamo allo sconcertante fianco:


"Per un pianeta più pulito" ci informa il caro Coccolino. "Coccolino curo si prende cura dei tuoi capi rispettando di più l'ambiente che ti circonda! Coccolino puro 750ml rispetto a Coccolino diluito ha una formula concentrata: ad ogni lavaggio contiene dil 70% in meno di acqua, risparmia il 57% di plastica e utilizza meno camion per il trasporto! Una piccola azione per te, un piccolo aiuto per la natura."
La natura ringrazia per l'aiuto portato nell'estinzione dell'arbusto del mirtillo e dell'orchidea viola. Ora la smetteranno di farci quelle marmellate schifose!

Infine passiamo al retro:

Dove, oltre ad avvertirci che Coccolino Sensation ha un profumo "unico e misterioso" (infatti sa di calzino), ci vengono mostrati inquietanti avvertimenti sulla pericolosità riscontrata nei crash-test:


State dunque attenti a:
1- Non appendere i vostri bambini alle mensole;
2- Non usate Coccolino sensation per ammorbidirvi le sopracciglia.

Inoltre l'etichetta ci da un consiglio:


Attenti camerati! Quando salutate il Duce, la bottiglia di lambrusco potrebbe cadervi nel cesto dei panni sporchi!

mercoledì 12 ottobre 2011

[RECE] Carnage

Anche noi del Grande Inquisitore vogliamo inscriverci nel solco della tradizione. Che blog è se non si recensiscono tutte le puttanate a cui si assiste? Anzi che, se non metti una recensione ogni tre per due, sembra quasi che sei uno che non legge libri-ascolta musica-guarda film-gioca ai videogiochi.

Allora siccome noi del Grande Inquisitore non siamo da meno, oggi recensiamo l'ultimo filmozzo cui abbiamo assistito!

Il film:
Visto che con mia moglie, ultimamente, andavamo al cinema a vedere soltanto i film per la pargola (ultima impresa, i Puffi, che pure pure; ma sfido chiunque ad andare a guardare il film di Garfield o Winnie the Pooh senza poi correre a disintossicarsi con dosi massicce di Tera Patrick), abbiamo deciso di fare gli impegnati e sorbettarci uno di quei film di cui puoi vantarti in giro.
Così ci siamo fiondati su questo Carnage.
Il regista: Roman Polansky, più che un uomo, è una puntata di Porta a Porta. Nel Nel '69 Charles Manson gli fa irruzione in casa, massacrando la moglie incinta; nel 1977 stupra, anzi no, ha un rapporto extraconiugale con una minorenne (sfigato lui che era negli Stati Uniti e non in Italia), per la quale accusa si fa un pò di carcere ed oggi non può rimettere piede oltre Atlantico.
La trama: Due famiglie della borghesia newyorkese si incontrano perchè il figlio di una ha staccato due denti a bastonate al figlio dell'altra. Tra sbocchi di vomito, pianti, discussioni ed ubriachezze, scopriamo quello che non ci saremmo mai mai creduti: pensate un pò, che dietro la bella facciata di educazione si nascondono nevrosi e conflitti! Chi l'avrebbe mai detto!
I Personaggi: Venite, siori e siore, a vedere quattro esemplari della specie in estinzione dello Steretiphus Amerindus! Ecco qua l'affarista senza scrupoli, sempre attaccato al cellulare, interpretato da Christopher Walz che pare un nazista! Guardate la donna in carriera depressa, ovvero Kate Winslet che rimpiange il giovane scapestrato conosciuto in nave! Guardate la nevrotica intellettuale impegnata per il Darfur, ovvero Jodie Foster! Ed ecco lì il rappresentante di arredamenti cinico e ubriacone, interpretato da uno che mi somiglia al cattivo di Il Bambino d'Oro. Manco Gabriele Muccino era mai riuscito a metter su un tale festival.
Lo Svolgimento: I personaggi parlano delle loro nevrosi. Dopo aver parlato delle loro nevrosi, si ubriacano nevroticamente.
Il peggior difetto del film: E' stato girato e distribuito nelle sale.
Il miglior pregio del film: Dura poco.

Epilogo: all'ingresso in sala avevo questa espressione:



all'uscita avevo questa espressione:

martedì 27 settembre 2011

Non c'è limite al peggio

Noi italiani ci piace primeggiare, non c'è alcun dubbio.
Per esempio il Mussolini quando doveva trovare una scusa per inventarsi che gli italiani sono superiori alle altre nazioni ha dovuto scavare scavare scavare la storia fino ad arrivare all'antica Roma e ai suoi colli fatali.
Bisogna dire che anche nei secoli successivi, almeno fino al 1700, ancora contavamo qualcosina. C'avevamo il papa che quasi tutti i Re e gli Imperatori dovevano leccargli i piedi per ottenere l'incoronazione, e non sono bruscolini. Roba che oggi il caro Ratzi se la sogna
(e si sveglia tutto bagnato). E poi c'era il Rinascimento e i Comuni e gente come Michelangelo e compagnia bella. Insomma, ancora facevamo la nostra porca figura.

Se non che da un paio di secoli a questa parte abbiamo cominciato a contare come il 2 a briscola praticamente in tutti i campi. Ci salvava il calcio, fino a qualche anno fa. Adesso convochiamo Thiago Motta (se non è decadenza questa...)
Così ci siam detti: se non possiamo essere i migliori, saremo i peggiori. Ed ecco spiegati gli ultimi 17 anni.
Essì, perchè diciamocelo, abbiamo fatto di tutto per diventare la fogna di paese che ci ritroviamo. Abbiamo perseguito scientificamente il peggio del peggio, per farla vedere a quei fottuti "paesi emergenti". Noi siamo pur sempre l'Italia.
Ammettetelo, su: non provate una certa soddisfazione quando leggete dei giornali stranieri che ci sbeffeggiano? Via, essere i peggio nel mondo è pur sempre meglio che essere nella media.
Provate a chiedere ad un finlandese medio chi è il primo ministro inglese: al 90% ti risponderà "Blair". Provate ora a chiedergli chi è il primo ministro italiano: non solo riderà, non solo farà gesti inequivocabili verso la patta dei vostri pantaloni, non soloconoscerà perfettamente la risposta, ma comincerà anche ad inseguirvi brandendo un'aringa congelata.
Beccatevi questo, mangiaporridge!

Ebbene, noi del Grande Inquisitore siamo qui per distruggere anche questa esile soddisfazione italiana.
Perchè vi presentiamo la classifica dei 4 paesi che stanno messi peggio dell'Italia!


4- Mordor
Mordor è effettivamente un posto di merda. L'aria è irrespirabile e piena di fumo che manco Terni con le acciaierie; l'acqua corrente non c'è ed i fiumi sono fetidi e inquinati. Gli abitanti non sono esattamente amichevoli, si ammazzano per una partita di calcio o per parcheggiare per primi il carro. Il Re è un coso guerrafondaio fissato con i gioielli. E quel che è peggio è che una società militarizzata di questo tipo, dove la crudeltà e la morte regnano sovrani, dove moltitudini di orchi armati di tutto punto brulicano e devastano, non è in grado di fermare ed identificare due immigrati clandestini tappi e grassocci, che ne determinano la distruzione. Loro sì che avrebbero bisogno di una Bossi-Fini.

3- Il Paese delle Meraviglie
Un regno abitato da psicopatici inquietanti che capiscono fischi per fiaschi e trattano male i bambini, governati da una pazza decapitatrice che maltratta i fenicotteri usandoli come mazze da cricket e difesi da un esercito di carte da gioco. Inoltre hanno un sistema giudiziario che fa acqua da tutte le parti.





2- Flatlandia

A Flatlandia hanno soltanto due dimensioni, quindi niente tette e culi (anzi, le donne sono delle linee rette). Non riesco ad immaginare un luogo peggiore dove vivere.







1 la Germania

Volevano fare gli svelti progressisti eleggendo una donna a capo del governo, e poi ti scelgono una culona inchiavabile come la Merkel. Qualcuno gli insegni il buon gusto: se sei brutta e fai schifo devi startene a casa (Terry de Nicolò insegna). Mandiamogli la Gelmini, che di fronte a lei sembra la Venere di Botticelli, così pigliamo due piccioni con una fava!

venerdì 23 settembre 2011

Isylea the comic 15

Rieccoci dopo la pausa estiva con l'entusiasmante affresco epico chiamato "Il Gioco delle Razze!"
Attenzione, non aspettatevi dodici pagine come la scorsa volta... c'è un motivo perchè Settembre si chiama Settembre e non Luglio... (un no-prize a chi lo indovina!)



Attenzione: il vincitore dello scorso concorsone è, alla fine dei conti, Millardh!
Si faccia vivo se vuole il suo premio. Ed eccoci al prossimo concorso:
Postate il nome che ritenete sia stato il più assurdo tra i pg (o ex pg) di Isylea... ad insindacabile giudizio del sottoscritto, il peggiore vincerà un altro no-prize!

giovedì 15 settembre 2011

Isyleaks 2 - il ritorno


Salve a tutti, sono Suinollopa, il Maiale Binario. Mi scuso con tutto il mio pubblico per la mia prolungata assenza, ma dopo l'ultimo cablo lo staff sembrava avermi individuato nel mio nascondiglio dentro la pancia di Malabar, costringendomi ad una rocambolesca fuga. Ora che ho trovato un nuovo nascondiglio relativamente sicuro, posso mettere a vostra conoscenza un altro documento che attesta la pochezza e pirlaggine di questa casta staffica, composta da incompetenti perditempo che si pascionio nei loro privilegi.
Dovete sapere infatti che hanno cominciato a fare riunioni su skype, riunioni di cui abbiamo in esclusiva la sbobinatura. Ecco a voi il documento, che a mio parere parla da solo.
Nota: alla conversazione partecipa anche Drao, ma essendo sprovvisto di microfono i suoi interventi sono su chat.

Seavel: Eccoci qua, 14 Settembre. Dobbiamo decidere il nuovo regolamento attacchi. Siete tutti in linea?

Apollonius: Presente.

Lhaudian: Prhshnt.

Apollonius: Lhaudian, il microfono va messo fuori dalla bocca, non dentro.

Lhaudian: Ma Lamaresh ha detto che...

Lamaresh: Presente.

Dingwath: Ci sono.

Athulea: Eccomi.

Godwin: Ma non dovevamo discuterne durante l'estate?

-silenzio. Un tonfo.-

Seavel: Godwin non può più partecipare, deve andare al pronto soccorso.

Apollonius: Cavolo, che gli è successo?

Seavel: Sto testando in real i manganelli, sapete? Vorrei implementarli.

Athulea: Funzionano?

Seavel: Alla grande. (pausa) Allora, abbiamo visto che il vecchio regolamento non funziona, proviamo qualcosa di diverso.

Lamaresh: Concordo, che idee avete?

Seavel: Non eravate voi ad avere delle idee?

Apollonius: Io mi ricordo che Drao aveva detto che aveva un'idea.

-pausa, Drao scrive in chat-

Athulea: Non è implementabile, Drao.

Dingwath: Non è male come idea però. Potremmo settare una produzione speciale difficilissima. Materiali: uranio arricchito, fiore di donna...

Apollonius: Fiore di donna? Che attinenza ha con la bomba atomica il fiore di donna?

Dingwath: E' pur sempre un gioco fantasy.

Seavel: La guerra termonucleare mi sembra fuori luogo. I dryma userebbero le bombe atomiche per bruciare i pali di confine. Qualcuno ha altre idee?

Lhaudian: Io ne avevo pensata una.

Seavel: Qualcun altro?

Dingwath: Perchè non inseriamo il coefficiente di battaglia? Basta sommare la radice quadrata della media delle skill di un esercito con la fattura media delle armi al quadrato, fratto le ore di gioco medie. Confrontiamo i coefficienti e chi ce l'ha più alto vince.

-pausa-

Dingwath: Ho detto più alto, Drao, non più lungo. Che ne dite?

Apollonius: UUUUUU guarda, una foto di Scarlett Johansson nuda!

Lamaresh: Passa il link!

Athulea: [con voce atona] A me non interessa Scarlett Johansson nuda

Fidanzata di Athulea: [sussurra]Hai già la tua Scarlett Johansson in casa

Athulea: Ho già la mia Scarlett Johansson in casa.

Seavel: Suvvia non distraiamoci. I pg pensano che l'abbiamo già deciso, questo regolamento. Restiamo tette concentrati.

-pausa-

Seavel: TUTTI! Restiamo TUTTI concentrati.

Lamaresh: Secondo me qualsiasi regolamento scriviamo non andrà bene. Tutti si lamenteranno.

Apollonius: Evviva l'ottimismo.

Lamaresh: Non è pessimismo, è realismo. Lasciamo stare. Chiudiamo il gioco, tanto non serve a niente.

Apollonius: Facciamo così, vietiamo le guerre. Aboliamo il ruolo del guerriero. Forse all'inizio i pg protesteranno, ma sono sicuro che alla fine ne saranno contenti. A loro piace giocare le interazioni, risolveranno le contese parlando.

-pausa. Un tonfo-

Seavel: I manganelli funzionano anche a distanza, lo sapevate?

Athulea: Per carità, basta con le armi da lancio. Io non ci rimetto più mano.

Dingwath: Eppure il coefficiente di battaglia...

-pausa. Un tonfo-

Seavel: Ne resterà soltanto uno.

Lhaudian: Io però un'idea ce l'ho, se posso esprimerla.

Lamaresh: Ti ascolteremmo volentieri, ma visto che devi scrivere il verbale della riunione, non ce la fai a parlare contemporaneamente, no?

Lhaudian: ....no, non ce la faccio. Scusate.

Seavel: Allora? Che facciamo con questo regolamento?

-pausa-

Seavel: Ok Drao, scrivi la tua proposta definitiva.

-pausa-

Lamaresh: Ma è un'idea geniale! Un avviso ai capiclan avversari!

Seavel: Grande Drao!

Athulea: Ottimo, così possono gestirsela da soli!

Lhaudian: Ma veramente...

Seavel: E' davvero l'uovo di Colombo!

Dingwath: [con voce impastata] sì ho già il BG pronto.

Athulea: Di che?

Dingwath: Dell'uovo di Chol'Ombo, quello che poppa un drago. Non parlavate di questo?

-pausa. Un tonfo-

Seavel: Annota Athu,lo svenimento dei manganelli non dura a lungo.

Lamaresh: L'avviso ai capiclan... semplice ma efficace. Avrei voluto pensarci io.

Ecco qua, giudicate da soli, cari i miei players. Qui Suinollopa, Latore di Verità. Al prossimo aggiornamento, e ricordate: resistete, la rivoluzione è vicina!

martedì 30 agosto 2011

La Passione di un Insegnante (precario)

Fare l'insegnante in Italia è più difficile che fare il Consigliere Regionale.
Requisiti per fare il Consigliere Regionale:
- tette grosse

Requisiti per fare l'insegnante:
- laurea (tutto il ciclo completo)
- specializzazione di due anni

Dopo l'iter devi iscriverti ad una serie di graduatorie provinciali, pregando Dio di azzeccare la provincia giusta. C'è gente che paga per avere programmi che incrociano i dati di tutte le province d'Italia, numero di scuole per provincia, numero di insegnanti nominati ogni anno, numero di pensionati, numero di trasferimenti.

Poi arriva il fatidico fine Agosto.
Prima di tutto gli Uffici Scolastici ex-Provinciali (ora Dio sa come si chiamano) fanno le assunzioni a tempo indeterminato: il primo in graduatoria, magari i primi due, ascendono alla cattedra di ruolo, che significa, in parole povere, esser pagati anche d'estate e sapere dove lavorerai l'anno successivo.
Ci sono molte leggende riguardo questo avvenimento, che davvero pochi hanno davvero visto (quelli che pigliano la cattedra fissa smettono di parlare ai precari per paura di tornare a contagiarsi con la precariaggine, quindi tutto è avvolto nel mistero più assoluto).
Si dice che, il giorno della chiamata, ti srotolino davanti un tappeto rosso intessuto con i capelli che i precari si strappano ogni anno quando scoprono che quest'anno non si lavora. Qualcun altro dice che quel giorno un uomo elegante col pizzetto ti porga un contratto in pergamena ed una penna d'oca intinta del sangue. Quel che sia, nei pensieri dei precari l'immagine di questa scena è riassumibile più o meno così:

(in questa immagine, l'insegnante appena assunto ignora bellamente i precari che, sotto di lui, tentano di ghermirlo per strappargli il cuore a morsi).

Quando gli Eloìm, ovvero gli Eletti, sono passati dall'altra parte, si passa al secondo grado di umiliazione.
Gli Uffici Scolastici decretano che il giorno TOT tutti gli aspiranti ad una cattedra annuale (ovvero da Settembre a Giugno) si rechino nello stesso posto alla stessa ora.
E che sudino (siamo alla fine di Agosto). Sudare è salutare, si perdono chili.

Così, eccoli lì, questa massa di questuanti si accalca nel carnaio della speranza. Qui riporto un piccolo esempio:
Giù in fondo c'è la porta dove, se sei fortunato, chiameranno il tuo nome.
Ho visto gente al 40esimo posto in graduatoria venire lo stesso nonostante le cattedre disponibili fosseo 10. E tu sai, glielo leggi negli occhi, che sta sperando nella diffusione di una variante del virus ebola che colpisca soltanto gli insegnanti che stanno prima di lui nella sua graduatoria.

Finita questa giornata, la stragrande maggioranza esce senza un lavoro e molto dimagrito (e con tanti capelli in meno).

E spera nel terzo grado dell'umiliazione, detto anche "Il Campo di Prigionia".
E' detto così perchè sei prigioniero delle zone dove il tuo cellulare ha Campo, visto che le scuole ti chiameranno per eventuali supplenze brevi soltanto telefonicamente (qualcuno ha narrato di aver una volta ricevuto un telegramma, che lo convocava per il giorno prima). E se non rispondi, sei fottuto.
E' la fase in cui, ossessionato dalla possibilità di perderti la chiamata clou, tieni il telefono appoggiato al cuscino mentre fai l'amore con tua moglie, anche se sono le 11 di sera (hai visto mai). Che quando vedi che a chiamarti è un numero che non conosci spari una macumba, sgozzi un gallo nero bevendone il sangue, ti inchini verso la Mecca tre volte e ti metti un cilicio tutto insieme, e poi è Infostrada che ti fa un'offerta che non puoi rrrrrrifiutare.

E qui una buona bestemmia.

Ora vorrei parlarvi anche di come questi sacrifici valgano la bellezza di insegnare. Vorrei dirvi di come sia splendido trasmettere qualcosa e pensare che, un alunno alla volta, stai cambiando un pò il mondo.
Vorrei anche dirvi a quale grado di umiliazione son fermo io. Ma non posso.
Devo scappare.
Perchè qui dove ho il pc, non c'è campo.

sabato 27 agosto 2011

La sibilla Ilcistyana


"Eccoci qui" disse infine la guida, con la voce secca come il vento del deserto e quell'accento asteriano che schiacciava tutte le c fino a trasfigurarle in una anemica s.
Il suo dito ossuto indicò l'entrata della grotta.
"Ma chi l'ha buildata questa?" chiese Seavel dopo un rapido sguardo.
Era una grota come ce ne sono tante altre. Nascosta dieto una piega della montagna, non sembrava offrire al viaggiatore causale nessuna curiosità di visitarla. L'unica particolarità è che la luce solare sembrava arrestarsi uslla soglia, come un timodo attore debuttante dietro la quinta.
"E' pure piena di typo" osservò Lamaresh, scettico.
"E poi con una descrizione del genere manca poco che ci metti una freccia con scritto ZONA QUEST" disse Drao togliendosi della sabbia dai capelli.
"Shhhhhh" dissi io, impaziente. "Sono dettagli."
Dingwath srotolò una grossa pergamena, usando una pietra piatta come leggìo.
"Sul BG non c'è traccia di sibille" disse appoggiandosi un paio di occhialini sul naso. "Se ci fosse stato scritto, l'avrei saputo. Questo luogo non può esistere."
"Ma chi l'ha buildata?" insistette Seavel.
"Il server non ne ha idea" disse una voce nelle loro teste. Se le voci avessero avuto un colore, questo sarebbe stato il verde. Ad Athulea non piaceva incarnarsi: non poteva arrischiarsi, con tutti quei BUG che giravano, invisibili come batteri dell'ebola.
Istintivamente tutti ci voltammo verso Lhaudian. Lui tentò una risposta, ma il fiatone gli impediva di parlare.
"Te l'avevo detto di non caricargli tutti i bagagli sulla schiena" mi sussurrò Lamaresh all'orecchio. "Potevamo creare un carretto".
Gli risposi con uno sguardo denso di significati. Lamaresh capì subito.
Alla fine Lhaudian riuscì a parlare a stento.
"Non sono stato io" disse sputando fuori le ultime forze che gli restavano. Poi cadde a terra a faccia all'ingiù, inghiottendo boccate di sabbia.
Non ci facemmo caso. Quella grotta si era buildata da sola. L'avevo scoperta mentre mi aggiravo per i deserti Ilcistyani alla ricerca di un posto dove nascondere quel sassolino che serviva per la quest nanica che stavo preparando. Sembrava il posto ideale, dopo una bella de-typizzazione: abbastanza lontano perchè i nani impiegassero almeno qualche anno per trovarlo. Anni real: proprio come piace a me.
Prima di mettercela, però, volevo sapere se non si trattava di una qualche zona quest. Ma nessuno sembrava saperne niente.
Cercammo per un paio di mesi, finchè Godwin non scoprì una reazione di una guardia Ilcistyana che ne parlava. "La sibilla Ilcistyana" diceva. "Non posso dire di più".
Inutile dire che quella reazione non l'aveva scritta nessuno.
Il silenzio che seguì era pregno di inquietudine.
"Non può essersi buildata da sola". Seavel non ci aveva creduto sin dall'inizio. Era per questo che avevo organizzato la spedizione. Non ci sarei certo entrato da solo.
Avevo paura. La paura che può avere un essere dotato di poteri master è qualcosa che non può essere compresa dai comuni mortali. E' un'emozione che può distruggere universi con un comando errato.
"C'è qualcosa che non va" disse la voce-Athulea. "Non riesco a teleportarmici dentro, nè a vedere da server cosa c'è".
Drao rise. C'era una punta di isterica incoscienza in quella risata. "Allora dovremo entrarci coi vecchi metodi, no?" Tutti annuimmo. "Allora" continuò, "chi va avanti?"
Il vento sibilò. Covoni di paglia fuori contesto rotolarono.
Dingwath continuava a srotolare pergamene, mormorando parole di incredulità. Lo capivo: se anche il server cominciava a ribellarsi al BG, la sua esistenza non aveva più alcun senso.
Lhaudian alzò la testa dalla sabbia. "Ho compreso" disse sputacchiandone alcuni pugni, "vado io".
Poveretto, era convinto che fosse un altra prova d'ingresso, come quella volta che gli assegnammo l'incarico di scrivere un mob che avesse una reazione per ogni singolo animale della fauna Isyleiana, che ne spiegasse le caratteristiche minuziosamente.
Nessuno ebbe il coraggio di svelargli la verità. Tutto quel che volevamo era che qualcuno entrasse per primo.
"Vai" disse Seavel. "Ecco, ti ho uppato tutte le skill. Dovresti cavartela abbastanza bene". Gli diede una calda pacca sulla spalla, mentre Lhaudian spariva dentro il buio ingresso.
Aspettammo.
"Tutto bene" gridò da dentro. "E' solo molto buio!"
"Attiva la nicto, niubbo!" gli gridò dietro Drao.
"E' attivata!"
Sentimmo un brivido lungo la schiena. Eravamo inermi.
"Parlate, mortali!" disse la Voce della sibilla, di un rosa funereo, quando finalmente trovammo il coraggio di entrare. "Che cosa volete sapere?"
"Il Milan vincerà il campionato?" chiese Drao d'impulso.
Nel buio, qualcosa crollò a terra morente in uno sbuffo di messaggio viola.
"Credo di no" disse Seavel.
"Chiedetegli qualcosa di sensato" disse la voce-Athulea. "Fatela parlare, forse riesco a localizzarla su server".
"Che intendi per 'sensato'?" chiesi io, inciampando sul cadavere di Drao.
"Non so, vedete voi" rispose la voce-Athulea "qualcosa che la faccia parlare a lungo."
"Quali sono i nomi dei bravi player che hanno mollato Isylea per colpa nostra?"
Per un attimo ci chiedemmo chi avesse parlato. La terra tremò, sentimmo uno scricchiolio sassoso mentre una voragine si sostituì alla terra sotto i piedi di Lhaudian, richiudendosi sopra la sua ingenua testa.
"Che cavolo è successo?" chiese Lamaresh che si era allontanato a far pipì.
"Questo" disse la voce della Sibilla, mentre una nuova voragine si apriva sotto i suoi piedi.
"Tutto bene lì dentro?" chiese da fuori Dingwath, la voce attutita dalla montagna di pergamene srotolate in cui era rimasto imprigionato. Sentivo il respiro affannoso di Seavel. Non rispondemmo.
Proprio in quel momento mi cadde la connessione. Riaprii il client più velocemente che potevo.
Era ancora buio.
"Seavel, ci sei ancora" dissi stando ben attento a non mettere il punto interrogativo alla fine della frase.
Nessuna risposta. Ero solo.
"Forza" disse la voce-Athulea. "Piangeremo Seavel più tardi. Fai la domanda giusta, per l'amor di Vilmis". Avvertii la sua paura.
Prima di chiedere, mi passò tutta la vita davanti. Rividi la mia prima quest, quando ancora ero un ingenuo quester parvenu e Vaire mi faceva le smutandate.
Morire con quel ricordo in testa, era una buona morte. Mi feci forza e aprii la bocca:
"Cosa ci aspetta dopo la riapertura di Settembre?"
Chiusi gli occhi, sovrapponendo il buio al buio.
La Sibilla rispose, la sua voce rimbombava nella grotta:
"Ci sono luoghi che è meglio non visitare da soli. I rettili possono evolversi, ma non è detto che parleranno con noi. Antiche memorie si depositano su pergamena. Altre ancor più antiche si mischiano al fumo degli alambicchi, cantando con voce di forgia. Essere inghiottiti non è piacevole. Gli animali non sono più quello che sembrano, hanno nuove ossa. E più avanti, vi saran nuove guerre, in cui lo spazio sarà più importante del tempo. Meglio ascoltare i consigli del mattino. Nascere sarà più breve, ma la morte resterà la stessa."
Ed infine, la Sibilla tacque. Io ero ancora vivo.
"Torniamo a casa" dissi a Dingwath quando finalmente uscii a riveder il sole. Al posto della voce-Athulea ora c'era il rumore di un effetto neve alla TV.
"E gli altri?" mi chiede lui, rimettendo a posto le pergamene.
"Gli altri sono morti, baby" mi ritrovai a dire, "gli altri sono morti".

mercoledì 24 agosto 2011

Viva l'Italia


L'Italia è un paese che non ti da mai ragione.
Per esempio qualche volta ti ci senti bene. Ti piace parlarne la lingua, oppure apprezzi l'immediatezza di un'espressione dialettale; e poi accendi la TV e scopri che c'è gente che usa quella stessa lingua per dire, nella migliore delle ipotesi, una gran cazzata. Nella peggiore, pur parlando, non dice niente.
Capita che fai un giro a Roma ed entri in una Chiesa a caso, e ti ritrovi una nicchia con due dicesi due quadri di un certo Caravaggio, messi lì, come un poster di Justin Bieber dentro la cameretta di una dodicenne, e tu puoi guardarli per ore senza che nessuno ti chieda un centesimo. Poi ti guardi attorno e scopri che tutti quelli che sono lì in contemplazione con te sono turisti stranieri. I tuoi studenti, quelli che hai accompagnato a Roma, stanno al Mek.
Cioè a questo:

Preferiscono questo:


E vabbè, saran fatti loro.
Può capitare anche che vai in vacanza nei pressi di Terracina, margine sud del celebre Agro Pontino, il secondo pezzo forte dei nostalgici fascisti assieme ai "treni che arrivano in orario" per rimpiangere Mussolini.
Beh, l'Agro Pontino non è più una palude, è vero. Serre piene di peperoni rossi come il fuoco si estendono per chilometri, pronti a rendere difficoltosa la digestione di milioni di affamati: però, una palude la sembra ancora. E' attraversato da un reticolo di puzzolenti canali, dove la gente, già che c'è, butta pure la monnezza.
Diresti che è un posto di merda, se non che il mare, per una miracolosa congiuntura tutta italiana, pare quello dei Caraibi.
Come vedete, non ti da mai ragione.

E non finisce qui. Può capitarti in Italia per esempio che, guardando la cartina per scoprire il distributore di metano più vicino, noti tre pallini con vicino scritto "Tempio di Giove Anxur".
E chi cazzo l'ha mai sentito sto tempio di Giove Anxur? E se non lo so io, vuol dire che non è niente di speciale.

E invece no. E' un Tempio, forse di Giove forse di Venere, innestato dall'imperatore Adriano (che, detto di sfuggita, era un gran fico) sopra un altro Tempio preromano le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Una robetta messa sopra il monte Giove (o monte San Michele), a ridosso di Terracina, che si affaccia sul mare senza alcun riguardo per le norme di sicurezza.
Un posticino da dove si vede roba così:

E ovviamente non è solo il paesaggio. Ci sono pietre, quelle che piacciono tanto ai professori di Storia, quelle che trasudano civiltà umane. Pietre messe lì da gente che ormai è polvere di polvere. Scale, stanze, altari, cisterne, torri medioevali.

Ecco, uno dice, solo in Italia ci stanno posti del genere senza che siano famosi in tutto il mondo.
Perchè qui è roba ORDINARIA.

Ora vorrei arrivare al punto. C'è pure una piccola chiesetta del IX secolo dopo cristo, dedicata a San Michele. C'è un abside dove un artista, 1200 anni fa, ha mischiato colori e dipinto l'unico soggetto che all'epoca ti garantiva una commissione: una madonna circondata da angeli.
Di questa opera d'arte, che attesta come, nella sanguinosa secolare storia dell'umanità, c'era gente che passava il tempo a creare invece che distruggere, non rimane che un'ombra. Eppure c'è ancora, a guardarla bene. Quel tizio che l'ha dipinta ha lasciato una traccia su questo piccolo sputo nello spazio, che è rimasta lì 1200 anni.

Ora ve la mostro, tripudiante d'orgoglio di essere italiano.



Lo vedete? Vedete l'arte che sfida il tempo ed i secoli, come riemergendo dagli abissi dei millenni bui?
No?
Non lo vedete?
Già, e lo sapete perchè non lo vedete?
Perchè qualcuno è passato con la bomboletta spray a scriverci una cazzata sopra.
Un italiano, a giudicare dalla lingua.

L'Italia è un paese che non ti da mai ragione.

Prima di lasciarvi, promettendo di tornare con più assiduità quando riavrò una connessione decente, vorrei lasciare un pensierino per il simpatico italiano bombolettaro.
Mio caro.
Spero che un giorno tu possa trovare soddisfazione nei tuoi graffiti. Spero che l'arte del writer assurga ai riconoscimenti che merita.
Spero che tu possa vivere della tua innata capacità di scrivere cazzate su muri antichi mille anni.
Poi, quando, il più tardi possibile, tirerai le cuoia come madre natura vuole, spero che la tua tomba rifulga tra le altre per dimensioni e bellezza. Che per decenni torme di fans piangenti vengano a metterci i loro pensierini malinconici.
Poi passeranno i secoli. E spero che un giorno una tribù di omindi post-guerra atomica adoratori di un'oscura divinità della merda scoprano la tua tomba. Che con le tue ossa consunte vengano intagliati con arte magnifici spazzoloni del cesso. Che il tuo teschio venga usato come teca per la Cacca Sacra. Che la tua lapide diventi il loro altare a Gianapozul Dio dello Sterco, su cui possano depositare i loro stronzi ex-voto a turno, finchè essa non sarà ricoperta da Colle Feci.
Il quale dopo altri mille anni sarà scoperto e scavato da archeologi futuristici che concluderanno, inesorabilmente, che quella era la tomba di un Uomo di Merda.


domenica 14 agosto 2011

Pensieri sparsi


Il neurone1 si aggirava pigramente nella testa del Grande Inquisitore. Non incontrava altri neuroni ormai da qualche settimana, ma non se ne faceva un gran cruccio: l'ultima volta che gli era capitato aveva scoperto che bastano soltanto due neuroni per partorire un pensiero stupido. "Fa caldo" provò a pensare. "aldo, aldo, aldoooo" fece eco la vuota cavità occipitale che un tempo aveva ospitato tali e tanti pensieri profondi. Poi sudò. Stava lì a chiedersi cosa si fa normalmente quando si suda, quando un'affascinante neuronessa, chiamata neurone203920, fece capolino dietro un angolo. "Come mai non sei al mare?" le chiese con voce idiota. "Mi sono scottata" disse lei abbassandosi il bikini per mostrare l'eritema. "Facciamo un pensiero?" chiese lui tagliando corto.

Ne fecero qualcuno. Erano un pò striminziti, ma con questa temperatura è grasso che cola.

1- Non esiste una protezione solare resistente all'acqua.
Ne sono testimoni le scie chimiche che lasciate quando andate a fare il bagno. Se avete paura di affogare, fatevi un bel pigiamino di crema solare e andate pure al largo. Il bagnino vi rintraccerà seguendo il sentiero di mattoni bianchi che vi lascerete dietro.

2- Frugatevi nelle tasche: se ci trovate delle mani, sono quelle di Berlusconi.
Non andate nel panico. Sta solo cercando qualche spiccio. Se siete donne, NON INDOSSATE GONNE CON LE TASCHE. Non ha certo bisogno che gli diate ulteriori scuse per fare una ravanatina là in mezzo.

3- Se abitate in una provincia con meno di 300.000 abitanti, non soprendetevi se al ritorno dalle vacanze non la ritroverete più.
L'hanno cancellata. Costava troppo. Al suo posto metteranno un bel resort di lusso.

4- Il film di Capitan America fa cagare.
Moody's gli ha tolto una A dall'elmetto. Moody's sono dei tizi che paghiamo per farci dire che stiamo andando in bancarotta. L'umanità fa cose stupide.

La neurona203920 si alzò dal letto infilandosi le mutandine con una mano sola. "Tutto qui?" chiese il neurone1. "Per 5 euro che ti aspettavi?" chiese lei aggiustando le tette nel reggiseno. Neurone1 la guardò allontanarsi sculettando. Erano i suoi ultimi 5 euro. "E' il mercato, baby, e tu non puoi farci niente".