mercoledì 24 agosto 2011

Viva l'Italia


L'Italia è un paese che non ti da mai ragione.
Per esempio qualche volta ti ci senti bene. Ti piace parlarne la lingua, oppure apprezzi l'immediatezza di un'espressione dialettale; e poi accendi la TV e scopri che c'è gente che usa quella stessa lingua per dire, nella migliore delle ipotesi, una gran cazzata. Nella peggiore, pur parlando, non dice niente.
Capita che fai un giro a Roma ed entri in una Chiesa a caso, e ti ritrovi una nicchia con due dicesi due quadri di un certo Caravaggio, messi lì, come un poster di Justin Bieber dentro la cameretta di una dodicenne, e tu puoi guardarli per ore senza che nessuno ti chieda un centesimo. Poi ti guardi attorno e scopri che tutti quelli che sono lì in contemplazione con te sono turisti stranieri. I tuoi studenti, quelli che hai accompagnato a Roma, stanno al Mek.
Cioè a questo:

Preferiscono questo:


E vabbè, saran fatti loro.
Può capitare anche che vai in vacanza nei pressi di Terracina, margine sud del celebre Agro Pontino, il secondo pezzo forte dei nostalgici fascisti assieme ai "treni che arrivano in orario" per rimpiangere Mussolini.
Beh, l'Agro Pontino non è più una palude, è vero. Serre piene di peperoni rossi come il fuoco si estendono per chilometri, pronti a rendere difficoltosa la digestione di milioni di affamati: però, una palude la sembra ancora. E' attraversato da un reticolo di puzzolenti canali, dove la gente, già che c'è, butta pure la monnezza.
Diresti che è un posto di merda, se non che il mare, per una miracolosa congiuntura tutta italiana, pare quello dei Caraibi.
Come vedete, non ti da mai ragione.

E non finisce qui. Può capitarti in Italia per esempio che, guardando la cartina per scoprire il distributore di metano più vicino, noti tre pallini con vicino scritto "Tempio di Giove Anxur".
E chi cazzo l'ha mai sentito sto tempio di Giove Anxur? E se non lo so io, vuol dire che non è niente di speciale.

E invece no. E' un Tempio, forse di Giove forse di Venere, innestato dall'imperatore Adriano (che, detto di sfuggita, era un gran fico) sopra un altro Tempio preromano le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Una robetta messa sopra il monte Giove (o monte San Michele), a ridosso di Terracina, che si affaccia sul mare senza alcun riguardo per le norme di sicurezza.
Un posticino da dove si vede roba così:

E ovviamente non è solo il paesaggio. Ci sono pietre, quelle che piacciono tanto ai professori di Storia, quelle che trasudano civiltà umane. Pietre messe lì da gente che ormai è polvere di polvere. Scale, stanze, altari, cisterne, torri medioevali.

Ecco, uno dice, solo in Italia ci stanno posti del genere senza che siano famosi in tutto il mondo.
Perchè qui è roba ORDINARIA.

Ora vorrei arrivare al punto. C'è pure una piccola chiesetta del IX secolo dopo cristo, dedicata a San Michele. C'è un abside dove un artista, 1200 anni fa, ha mischiato colori e dipinto l'unico soggetto che all'epoca ti garantiva una commissione: una madonna circondata da angeli.
Di questa opera d'arte, che attesta come, nella sanguinosa secolare storia dell'umanità, c'era gente che passava il tempo a creare invece che distruggere, non rimane che un'ombra. Eppure c'è ancora, a guardarla bene. Quel tizio che l'ha dipinta ha lasciato una traccia su questo piccolo sputo nello spazio, che è rimasta lì 1200 anni.

Ora ve la mostro, tripudiante d'orgoglio di essere italiano.



Lo vedete? Vedete l'arte che sfida il tempo ed i secoli, come riemergendo dagli abissi dei millenni bui?
No?
Non lo vedete?
Già, e lo sapete perchè non lo vedete?
Perchè qualcuno è passato con la bomboletta spray a scriverci una cazzata sopra.
Un italiano, a giudicare dalla lingua.

L'Italia è un paese che non ti da mai ragione.

Prima di lasciarvi, promettendo di tornare con più assiduità quando riavrò una connessione decente, vorrei lasciare un pensierino per il simpatico italiano bombolettaro.
Mio caro.
Spero che un giorno tu possa trovare soddisfazione nei tuoi graffiti. Spero che l'arte del writer assurga ai riconoscimenti che merita.
Spero che tu possa vivere della tua innata capacità di scrivere cazzate su muri antichi mille anni.
Poi, quando, il più tardi possibile, tirerai le cuoia come madre natura vuole, spero che la tua tomba rifulga tra le altre per dimensioni e bellezza. Che per decenni torme di fans piangenti vengano a metterci i loro pensierini malinconici.
Poi passeranno i secoli. E spero che un giorno una tribù di omindi post-guerra atomica adoratori di un'oscura divinità della merda scoprano la tua tomba. Che con le tue ossa consunte vengano intagliati con arte magnifici spazzoloni del cesso. Che il tuo teschio venga usato come teca per la Cacca Sacra. Che la tua lapide diventi il loro altare a Gianapozul Dio dello Sterco, su cui possano depositare i loro stronzi ex-voto a turno, finchè essa non sarà ricoperta da Colle Feci.
Il quale dopo altri mille anni sarà scoperto e scavato da archeologi futuristici che concluderanno, inesorabilmente, che quella era la tomba di un Uomo di Merda.


3 commenti:

  1. no, non lo vediamo perchè il comune se ne fotte e non l'ha restaurato, lasciando che si cancellasse completamente. quell'abside è stato così trascurato che sembra un angolino adatto ai drogati. ci credo che il primo pirla che è passato ha lasciato la firma.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina