domenica 25 dicembre 2011

Lettera a Babbo Natale


Caro Babbo Natale,
Alan Moore dice che esiste un mondo dove i personaggi di fantasia esistono davvero. In quel mondo, più uno è conosciuto, più è cazzuto. Se questo fosse vero, tu praticamente te la giochi con Gesù, e vinci, perchè Gesù ci chiede di porgere l'altra guancia, tu invece ci chiedi "che regalo vuoi?"
Salvo poi, che siccome sei un personaggio di fantasia, i soldi per comprare il regalo di solito li caccia fuori qualcun altro. Bel paraculo.
Ora, io credo che tutto quello che dice Alan Moore sia vero. Quindi, caro Babbo Natale, apri bene le orecchie, perchè questi sono i miei desideri. Non me ne frega niente se poi li paga qualcun altro: l'importante è che me li esaudisci.

1- Caro Babbo Natale, potresti cambiare la mia data di nascita all'anagrafe? Perchè io adesso c'ho 34 anni, e non mi sento più tanto tanto giovane, ma manco sono vecchio: Muccino potrebbe fare una trilogia su di me. Solo che adesso Monti dice che bisogna fare largo ai giovani, però pure che i vecchi, in pensione, devono aspettare per andarci. Quindi lavoreranno i vecchi e i giovani. E io? Mi guardo allo specchio, Babbino caro, e non mi sembra di essere giovane. Però manco vecchio. Allora, magari, per andare sul sicuro, cambiami la data di nascita: fammi vecchio o giovane, così mi sento più tranquillo.

2- Caro Babbo Natale, potresti stampare qualche miliardata di euro? Che a noi servono proprio ma nessuno ce li stampa. Dice che non si fa. Però poi nel mondo tutti quanti hanno chi gli stampa i verdoni all'occorrenza (tipo la Gran Bretagna o l'America o la Russia o la Cina), tutti tranne noi. E noi pare che siamo gli unici veramente inguaiati. Significherà qualcosa?

3- Caro Babbo Natale, potresti spiegarmi perchè se dico che credo a Babbo Natale tutti mi pigliano per il culo, mentre se dico che credo che in cielo c'è un vecchio onnipotente che sta lì a guardare se mi tiro una sega col video di Belèn tutti mi pigliano sul serio?

4- Caro Babbo Natale, potresti trovare un lavoro a Fabio Volo? Lui ha questo grande problema, che non riesce a trovare un lavoro, e allora fa tutte le merdate che gli propongono di fare. "Vuoi scrivere un libro?" "Ma non so scrivere!" "Eh ma se vuoi mangiare ti tocca!" "E vabbè, allora lo scrivo". "Vuoi recitare in un film?" "Ma non so recitare!" Eccetera eccetera. Ti prego, trovagli un lavoro, così non sarà più costretto a umiliarsi pubblicamente per mangiare un pasto caldo.

5- Caro Babbo Natale, potresti dirmi cosa mangiare a pranzo? Che quando ero piccolo e figlio non mi immaginavo proprio che questa scelta fosse il lato più drammatico della vita dei miei genitori. Quante ore di angosciosa indecisione si celavano dietro al piatto di maccheroni con la salsa! Adesso aspetto con terrore la domanda fatidica "che mangiamo oggi?". Che poi dice, beato te che puoi scegliere. Grazie, mi sento veramente beato, davvero. Intanto però, che cavolo mangiamo oggi?

6- Infine, caro Babbo Natale, il mio desiderio più grande di tutti. Potresti insegnare ai miei gatti ad aprirsi la porta da soli? Perchè non so se sono solo loro o sono tutti i gatti, ma mi hanno veramente triturato i coglioni. Vogliono uscire, e gli apri, e dopo dieci minuti miagolano che vogliono rientrare, e gli apri, poi si appostano davanti alla finestra, e gli apri, e te li ritrovi dieci minuti dopo davanti alla porta, che vogliono rientrare. E se poi c'hai voglia di accarezzarli, ti dicono pure di no. Ma vaffanculo!

Ecco, Babbo Natale, questi sono i miei desideri. Non ti chiedo la pace nel mondo, nè l'incendio contemporaneo di tutte le Borse, nè la cancellazione dalla faccia della Terra e dai ricordi dell'umanità di Maria de Filippi. Perchè sono sicuro che te l'abbia chiesto già un sacco di gente.

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