venerdì 17 giugno 2011

Italy for dummies


Roma, Stazione Termini, Regionale Veloce per Ancona. Puzza di piscio dalle latrine. Ore 18, venti minuti alla partenza.
Il treno è già strapieno, nonostante che sia pomeriggio inoltrato il sole brilla in cielo come un Dio egizio incazzato. Il tasso di umidità è fuori scala, ed io ho passato una giornata di quelle che iniziano troppo presto. Tutto quello che voglio fare è sedermi e aprire il giornale, leggere fino all'ultima riga e richiuderlo quando ormai le familiari ciminiere dell'Acciaieria di Terni sono all'orizzonte.

Ecco, io sono uno di quelli che sul treno si vuole fare i cazzi propri. Ma l'unico posto libero era in mezzo a tre americani. Gli americani li riconosci perchè portano le infradito, i calzoncini corti e hanno quegli zaini da campeggio. E' la divisa da turista americano in Italia.
Chiacchierano tra loro e da dietro le pagine del giornale capisco che dicono qualcosa riguardo l'Italia. Sento distintamente le parole "Berlusconi" e "nuclear". Io ho il giornale in mano, che parla di "Berlusconi" e di "nuclear". In un'epifania della durata di un millesimo di secondo mi rendo conto che sono fottuto.

Gli americani come categoria io li odio; purtroppo però presi singolarmente mi sono pure simpatici. Ma anche presi singolarmente, gli americani condividono la categorica presunzione che gli altri vogliano parlare con loro per il semplice fatto che sono americani. Quando ad un americano metti in mano un cacciabombardiere quello è convinto che tu vuoi essere invaso da loro per il semplice fatto che sono americani.
"Excuse me ser", ed in un battito di ciglia capisco che non leggerò il mio giornale durante questo viaggio qua. Avrei dovuto far finta di dormire, ma ormai era troppo tardi.
Esce fuori che studiano una cosa che dovrebbe equivalere a Scienze Politiche e uno di loro vuol scrivere la tesi, o l'equivalente americana della tesi, sulla politica italiana. Ha seguito con passione il dibattito sui referendum ma non ha capito un cazzo (parafrasi mia). Potrei non credergli se non portasse un apparecchio odontoiatrico di quelle dimensioni: sembra un tirapugni messo sui denti. Gli da un'aria da studente di scienze politiche, non chiedetemi perchè.

Ora, ero sul treno con alcuni dei miei studenti che mi hanno chiamato in diretta "Prof" cinque o sei volte. Probabilmente è questo che ha fatto pensare a quell'americano biondo con la dentatura stile Terminator che io avessi voglia di spiegargli qualcosa. Ed aveva ragione. Nessun insegnante che sia degno di questo nome si rifiuta di fornire delle spiegazioni quando vengono richieste. Anche quando ti chiedono la strada per la stazione senti l'impulso irrefrenabile di tracciargliela su una lavagna: figurati se ti chiedono qualcosa sulla politica italiana.
Quello che il fanciullo non riusciva a capire era che cosa rappresentassero i vari partiti italiani. In USA ne hanno solo due, praticamente uguali, così non è addestrato a fare le sottili distinzioni che sappiamo fare noi. Quindi ho cercato di aiutarlo.

Sul People of Freedoms (Popolo delle Libertà) non è stato difficile. Su Berlusconi era preparatissimo, pareva Marco Travaglio. Quindi abbiamo sorvolato.
Il Democratic Party (partito democratico) rappresentava per lui un vero e proprio mistero. Quello che gli ho detto, in poche parole, è stato: "The Democratic Party è quel partito che vorrebbe essere il People of Freedoms ma purtroppo per lui non ha Berlusconi."
E la Italy of Valors? (Italia dei Valori) "E' quel partito che vuole arrestare Berlusconi".
E la Lombard League? (Lega Lombarda) "E' quel partito che usa Berlusconi per cacciare i negri dall'Italia".
E Future and Freedom? (Futuro e Libertà) "E' quel partito che vuole ereditare i voti di Berlusconi"
E The Union of Democratic-Cristians? (UDC) "E' quel partito che vorrebbe che Berlusconi pregasse di più e fottesse di meno".
E la Alleance for Italy? (Alleanza per l'Italia) "Non lo so nemmeno io, mi di sicuro di mezzo c'è Berlusconi"

Allora più tardi, mentre scendevo dal treno, ho capito perchè volevo profondamente che Berlusconi si togliesse dalle palle per sempre.
Non è per Berlusconi, no. E' perchè se togli lui li togli tutti.

(E Left Ecology and Freedom? Non ho risposto: non ero in grado di produrre la narrazione adatta in inglese).

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