martedì 5 aprile 2011

La filosofa del cazzinculo: i bambini


Di solito quando si ha a che fare con i bambini piccoli ci si scopre invidiosi della loro spensieratezza. Che ne sanno loro dell'affitto, del mutuo, degli straordinari, della solitudine, della noia? A loro basta avere qualcosa o qualcuno con cui giocare, il piatto in tavola all'ora giusta e un pò di carezze. E ci mancherebbe altro. Hanno quei maledetti occhioni grandi grandi e le guanciotte tonde tonde, e c'è poco da fare, ti strapperesti il cuore con le tue stesse mani pur di saperli felici.
Rimpiangiamo i ricordi della nostra infanzia almeno tanto quanto ci piace far finta di fronte alle donne di averla avuta triste: non c'è niente di meglio per renderti interessante che un'infanzia infelice. "Quand'ero piccolo mamma non mi cagava, lo capisci? Mi ha fatto mancare tante cose! Non ti senti stimolata a darmi ora ciò che non ho avuto? Beh, cominciamo subito. Partiamo dall'allattamento".

Ecco, noi del Grande Inquisitore siamo bastian contrari e affermiamo con la più grande sicurezza che la vita di un bambino è una gran merda. Anche quella del bambino coi genitori più all'avanguardia della terra. Sì, anche i figli di tata Lucia preferirebbero essere un topo di fogna adulto che un bambino piccolo.

Ad esempio l'altro giorno eravamo al supermercato con la nostra pargoletta, con occhioni e guanciotte d'ordinanza.
Alla cassa, come sapete tutti, i direttori dei supermercati sadici e spietati dispongono batterie di dolciumi cioccolatosi e caramellosi di una varietà tale che Willy Wonka è un dilettante. Sono così tanti, così colorati, così invitanti, che sono Legione.
Tu stai lì aspettando che la vecchia davanti a te paghi tutti e 40 gli euro della sua spesa con le monetine da 2 centesimi che trova nelle tasche della giacca del marito, "e che non so soldi pure questi?". La pargola sosta là davanti come Eva davanti all'Albero della Conoscenza del Bene e del Male.
"Mordimi, cazzo, mordimi" sussurrano melliflui alle sue innocenti orecchie.
Tu lo sai che glielo dicono, e sai anche che non sei Dio: a lui bastò condannare il Serpente a strisciare sulla pancia ed essere schiacciato dal tallone delle donne. Ma al Kinder Cereali che gli puoi fare? Il signor Kinder Cereali da qualche parte nel mondo potrà anche strisciare sul ventre, ma lo farà dentro la sua villa con piscina e jet privato, e si farà costruire delle gambe bioniche per poter tornare a camminare eretto.
Sei totalmente impotente, insomma.
Fatto sta che la pargola lo vuole il Kinder Cereali, porca puttana se lo vuole. E' lì a portata di mano, basta allungarla e afferrarlo. Perchè in questo mondo non dovrebbe poterlo prendere e sbranarlo? Manco ci deve aver paura della carie, tanto quei dentini le cadranno lo stesso.

Però deve chiedere il permesso ai genitori. Non è uno schifo di vita questo? Per fare una cosa tanto semplice bisogna chiedere il permesso. Manco i carcerati stanno messi così.

"Papà mi compri il kinder cereali?"
Ecco, in casi come questi, ti rendi conto, tu genitore, che come fai, sbagli.
Se glielo compri le insegni che ogni desiderio che prova va soddisfatto nel momento in cui lo prova: cioè rischi di mettere un piccolo mattoncino nell'edificio della pazzia psicopatica. Lo sappiamo tutti che quando cresciamo dovremo sopprimere il 99% dei nostri desideri, e se non saremo già capaci di farlo dall'inizio sono cazzi: finisce che per soddisfarli siamo persino capaci di ballare la lap dance travestiti da poliziotti nella discoteca privata di qualche vecchio riccone.
E poi il kinder cereali c'avrà pure i cereali, sarà pure buono, ma fa male, suvvia.

Quindi le dico, "No, non te lo compro. Tra un pò si cena, e poi abbiamo già comprato il budino al cioccolato" (e non sono mica un genitore così stronzo come sembra).
E lei piange, poveretta. Come darle torto? Per colpa di uno stronzo non può mangiarsi il Kinder Cereali che le piace tanto, e il perchè non lo capisce. Magari lo capirà tra quindici anni, ma adesso non capisce proprio niente della pedagogia e del nutrizionismo e della manipolazione mentale della pubblicità e vede solo che suo padre è un bastardo perchè non glielo fa mangiare.
E vede che deve subire le paturnie dei genitori che decidono della sua vita senza poterci fare un bel niente di niente.
E si sente completamente in balìa della volontà altrui.
Io al suo posto mi prenderei a pugni.

Questa cosa si chiama educazione, e i papà e le mamme si sentono tanto fieri di impartirla, e fanno pure bene. Ma ci dimentichiamo sempre tutti che l'educazione, qualche volta, non sempre, ma qualche volta, per chi la subisce, è una gran merda.

Così il Kinder Cereali non glielo compro, sento e so che ho fatto la cosa giusta ma non mi levo dalla testa l'idea di essere un tiranno, e che le sue lacrime non nascevano dal desiderio frustrato di comprare il Kinder Cereali, ma dalla consapevolezza non propriamente conscia di poter soffrire "per un sì o per un no" (parafrasando un tizio che la dittatura lo sa che cos'è).

L'unica cosa che mi consola è che so che quando sarà adolescente si vendicherà, oh se si vendicherà!

3 commenti:

  1. Ma poi a casa c'era il budino no? A meno che non te lo sei inventato li' per li'!
    Non ho figli miei, ne' in verita' sopporto granche' quelli degli altri, che trovo spesso molto, molto male educati. Non a caso infatti una coppia che fa un figlio e che prima aveva una allegra compagnia di amici tende a farsi il vuoto intorno. Ma dipende, si sa. E molto di questo "dipende" dipende proprio dalla forza di riuscire a dire NO alle loro richieste e, possibilmente motivandolo. Un bambino educato non e' l'esserino silenzioso che a casa di amici se ne sta in un angolo evitando di scassare le balle perche' "terrorizzato" da una eventuale reazione dei genitori o perche' ha ricevuto un'educazione rigida stile collegio svizzero. Un bambino educato e' un essere equilibrato per la sua eta', vivace, curioso, ma consapevole dei suoi limiti, che non puo' oltrepassare (per qualsivoglia ragione). Le cose nella vita si imparano solo tramite dolore e amore. E credo che nella famiglia tutto ruoti col giusto dosaggio di queste.

    PS. E si vendichera' comunque, quindi mettilo gia' di conto ^_-

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  2. Sì sì, il budino ce l'ha, e c'ha pure le Smarties e la cioccolata rigorosamente fondente!

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  3. Gia', forse e' meglio risparmiarsi un bel NO per una situazione piu' cazzuta (leggi=emotivamente piu' coinvolgente che le rimarra' nell'imprinting da bambina per usi successivi.

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