mercoledì 8 dicembre 2010

Ritorno dal Futuro

Benvenuti alla nuova puntata de "I Misteri del Passato", in onda ogni settimana in GalassiaVisione.
Oggi, 14 Dicembre dell'anno 4010, i nostri poderosi Cronoesploratori clonati tenteranno di svelare finamente uno dei più grandi misteri della Storia Antica: la Settimana Nera.
Per quei nostri ascoltatori che siano a digiuno di storia, facciamo un piccolo riassunto.
Sul Pianeta Terra, la nostra dimora ancestrale, lì dove ora sorge la Penisola della Monnezza, un tempo viveva una popolazione, gli Italiani. Poco sappiamo di loro:una delle poche fonti storiche originali sopravvissute fino ad oggi, ad esempio, è una registrazione di una trasmissione televisiva dell'epoca, dall'esotico nome di Studio Aperto, probabilmente un varietà dedicato all'educazione sessuale (altri storici ipotizzano che la popolazione Italiana fosse molto aperta per quanto riguarda la sessualità, e che questa trasmissione fosse una forma di servizio pubblico dedicato ai giovani in età puberale allo scopo di favorirne un sano sfogo solitario dei propri istinti sessuali).
Sembra che questi Italiani fossero governati da un'Assemblea, chiamata Parlamento. La Settimana Nera ha rappresentato un enigma che fino ad oggi non ha trovato spiegazioni. Infatti, secondo alcune fonti successive, nei giorni dal 7 al 14 Dicembre 2010, il Parlamento degli Italiani rimase chiuso.
Qualcuno ipotizzò in seguito che accadde per un'evacuazione dovuta ad un'epidemia della celebre Piaga dell'Influenza Suina, una malattia che secondo altre fonti (chiamate "giornali") in quegli anni decimò la popolazione mondiale.
Altri parlano di uno sciopero dei parlamentari, indignati per la corruzione ed il malaffare che dominavano tra gli strati più bassi della società civile. A corroborare tale tesi ci sarebbero le numerose testimonianze che chiamano quell'epoca "l'epoca dei tetti", a simboleggiare l'usanza dei cittadini Italiani a salire sui tetti per gozzovigliare e darsi ad orge violente.
Altri storici ancora fanno notare la straordinaria concomitanza della Settimana Nera con la diffusione dell'Eresia chiamata "Vieniviaconme", la quale diffondeva odio, cultura della Morte e menzogna.

Oggi "Misteri dal Passato" ha potuto mandare i nostri Cronoesploratori direttamente dentro il palazzo dove si riuniva l'Assemblea, approfittando del fatto che fosse vuota e quindi senza alcun rischio di infrangere la direttiva sul Divieto di interferenza con la Storia. Abbiamo così raccolto dei reperti storici che potranno gettare una luce su quell'epoca così lontana e piena di segreti.
Ecco cosa hanno trovato i nostri Cronoviaggiatori all'interno del palazzo dell'Assemblea Italiana, all'epoca della Settimana Nera.

1- Il primo reperto consiste in una guaina in lattice di forma cilindrica. A detta dei nostri Cronoviaggiatori, il luogo ne era pieno: se ne trovavano gettati in ogni angolo.
Chiediamo al nostro storico di che cosa si possa trattare:
"Secondo i miei studi, questo oggetto si chiamava Lodoalfano. Serviva a proteggere le dita dei ministri Italiani dal contatto con oggetti infetti, come i pulsanti che si premevano per votare le leggi. Se ne indossava uno su ogni dito, conferendo ai ministri l'immunità. La presenza di questi oggetti pare corroborare l'ipotesi che la Settimana Nera fosse stata causata da un'improvvisa epidemia".

2- Il secondo reperto consiste in una sorta di indumento succinto dalle strane caratteristiche. Secondo i nostri Cronoviaggiatori, l'esemplare era infilato in un sedile nella parte destra dell'emiciclo.
"E' senza ombra di dubbio un paramento tipico dei membri dell'Assemblea, che serviva a mostrarne l'appartenenza. Possiamo comprenderlo dalla trasparenza del tessuto che lo compone, che va a simboleggiare la Trasparenza degli atti dell'Assemblea. Dalle trasmissioni televisive di quegli anni giunte fino a noi, sembra che mostrare questo indumento fosse simbolo di uno status sociale molto elevato, soprattutto per le donne, le cui inquadrature partivano proprio dalla zona inguinale. Era un messaggio per gli spettatori: "attenzione, questa donna indossa l'indumento, è quindi autorevole e degna di ascolto attento".
3- Nei bagni dell'edificio sono state rinvenuti diversi esemplari di alcuni fogli di carta numerata, arrotolati in modo da formare un cilindro. Ad un'estremità di questi cilindri sono state rilevate tracce di mucosa, ed un'analisi più approfondita ha trovato anche residui di una polverina bianca dagli effetti eccitanti.
"Il fatto che siano stati rinvenuti nei bagni indica che probabilmente si trattava di qualcosa che serviva ai membri dell'Assemblea per combattere la stitichezza. La mucosa ci dice che li infilavano nell'orifizio anale: la polverina serviva a rilassare la perete del colon. Probabilmente il lavoro dei membri dell'Assemblea era talmente stressante che provocava problemi di evacuazione."

4- Nei cestini dei bagno erano presenti diversi pannoloni di plastica di dimensioni ragguardevoli, contenenti tracce di urina.
"I membri dell'Assemblea evidentemente lavoravano tutto il giorno, tutta la settimana. Per non perdere il contatto con le loro famiglie è molto probabile che si portassero dietro i loro figli. Ciò che stona con questa interpretazione sono però le dimensioni dei pannoloni: o i bambini della popolazione Italiana erano anatomicamente più grandi di quelli di oggi, oppure dovremmo ipotizzare che li portassero i membri stessi dell'Assemblea. Ora però, noi sappiamo che in quegli anni gli unici adulti con problemi di incontinenza erano gli ultra settantenni, il che stride con l'immagine laboriosa e giovane che abbiamo di chi doveva svolgere un lavoro tanto stressante. Delle due l'una, e personalmente sono più propenso a pensare alla prima opzione: i figli dei membri dell'Assemblea erano molto grandi sin dalla nascita".

5- Infine, è strano notare come, sempre nei bagni, si trovino appesi ai muri dei plichi cartacei su cui sono scritte allocuzioni incomprensibili come: "legge sul conflitto di Interessi", "Legge sul Parlamento pulito". Alcune copie di questi plichi erano sporchi di feci umane.
"Per quanto singolare, i membri dell'Assemblea si portavano in bagno le leggi che avrebbero poi dovuto esaminare, per non perdere un solo secondo della giornata. Le studiavano sicuramente per farsi un'idea approfondita su di esse. Dopodichè, siccome doveva esserci una forte carenza di carta, che ricordiamo era ricavata dagli alberi, essi la usavano anche per pulirsi dopo i bisogni fisiologici. Queste tracce denotano un'attenta coscienza ambientalista, l'odio per lo spreco e il vivo desiderio di lavorare continuamente per il bene del popolo. Alla luce di questi reperti, ci pare ancon più incomprensibile quella Settimana Nera, e soprattutto come mai il territorio degli Italiani sia poi finito, nel giro di qualche anno, sommerso dall'immondizia".

I misteri della Storia sono insondabili, ma comunque abbiamo appreso moltissimo su quell'antico popolo chiamati Italiano. Alla prossima puntata!

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